Il gruppo francese di distribuzione di ricambi per veicoli Ital Express, il cui controllo è passato all’inizio di maggio al private equity transalpino Naxicap Partners (si veda qui il comunicato stampa di allora), ha rilevato nei giorni scorsi la maggioranza della piemontese Sidexport assieme al suo management team (si veda qui il comunicato stampa). A vendere sono stati il proprietario Antonio Giordana, titolare del 66,92% del capitale, Ivana Caffo (7,69%) e il direttore commerciale Massimo Iodice (2,31%), che hanno reinvestito per una minoranza. Il restante 23,08% era posseduto dalla società semplice Cagi. A BeBeez risulta che l’operazione, cui ha partecipato per una minoranza anche Andrea Giordana, il figlio di Antonio, ha un valore che oscilla intorno ai 20 milioni di euro.
L’obiettivo della società finanziaria, che gestisce 6,3 miliardi di euro di capitali, è quello di creare un colosso nel comparto in Europa tramite acquisizioni di aziende sia in Francia che all’estero. L’aggregazione della società di Grugliasco (Torino) con quella francese darà vita a un soggetto che avrà un fatturato consolidato nel 2025 superiore ai 100 milioni di euro.
Fondata nel 1972, Sidexport è uno dei principali attori nel mercato italiano per la distribuzione di ricambi originali per la manutenzione e la riparazione dei veicoli per professionisti: leggeri e industriali. La società si distingue in particolare per la sua competenza nei ricambi per carrozzeria, per un’offerta digitale in rapido sviluppo, per un portafoglio con oltre 25mila referenze in stock e più di oltre 4 milioni di codici di prodotto originali e per un’efficiente piattaforma logistica, ha spiegato Naxicap Partners. I ricambi originali forniti sono quelli dei principali marchi dell’automotive: Fiat, Alfa Romeo, Lancia, Peugeot, Dacia, Renault, Iveco, Opel, Citroen, Jeep, Nissan, Toyota, Suzuki, Kia, Hyundai e Mercedes.
L’azienda ha registrato nel 2023 un fatturato di oltre 30 milioni di euro e un ebitda che a BeBeez risulta superiore a 3,8 milioni. Nel 2022 i ricavi netti erano pari a 28,2 milioni, in crescita del 29% circa rispetto all’esercizio precedente, l’ebitda a quasi 1,5 milioni e l’indebitamento finanziario netto a 10,7 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Nell’operazione il gruppo Ital Express è stato supportato, oltre che dal private equity transalpino, anche dai suoi co-investitori di minoranza CAPZA (azionista di maggioranza dal 2019 allo scorso mese di maggio), Nord Est Expansion, Euro Capital e CEGEE Capital. La transazione prevede anche un finanziamento erogato da un pool di banche composto da Banque Palatine, Banque Populaire Alsace Lorraine Champagne, Crédit Agricole Nord Est, Le Crédit Lyonnais e Caisse d’Epargne et de Prévoyance Grand Est Europe.
Gli istituti di credito sono stati supportati da Bird & Bird in veste di advisor legale. Ital Express è stata invece assistita sotto il profilo legale da Nabarro Béraud Avocats, da Edge Avocats e Archers per i profili m&a e corporate e da Eight Advisory e New Deal Advisors per la due diligence finanziaria (si veda qui il comunicato stampa).
Questa operazione, a pochi mesi dall’acquisizione della quota di maggioranza del gruppo Ital Express da parte di Naxicap Partners, è perfettamente in linea con la strategia annunciata di continuare ad arricchire l’offerta e i mercati target, sia sostenendo la crescita organica che attraverso nuove acquisizioni in Francia e all’estero, ha rimarcato il private equity francese. Questa acquisizione assicura a Ital Express una presenza in due mercati chiave in Europa, Francia e Italia, e aumenta significativamente la sua attività nel settore dei ricambi per carrozzeria, che costituisce un asse strategico per gli anni futuri, ha aggiunto.
“Siamo lieti di questa fusione con Sidexport, che conosciamo da molti anni, e siamo entusiasti di poter lavorare con il management italiano sulle numerose sinergie previste”, ha commentato l’amministratore delegato di Ital Express Patrice Claverie.
“Naxicap Partners è lieta di annunciare questa acquisizione strategica, che consente a Ital Express di perseguire la sua ambizione di diventare leader distributore europeo di ricambi per veicoli professionali, diversificando la propria offerta verso i ricambi di carrozzeria e rafforzando la propria presenza nel dinamico mercato italiano”, ha aggiunto il direttore degli investimenti di Naxicap Partners Laurent Chouteau.
Ital Express, fondata nel 1975, ha un portafoglio di oltre 2 milioni di referenze, una rete di fornitori internazionali di qualità e una piattaforma logistica all’avanguardia, che le consentono di offrire ai propri clienti uno dei migliori rapporti qualità-prezzo.
Supportata come detto da CAPZA dal 2019, il gruppo transalpino è cresciuto combinando sviluppo organico (ampliamento delle gamme, diversificazione dei canali di distribuzione, in particolare digitali) e acquisizioni mirate per penetrare nuovi mercati: Consogarage nel 2019 (attrezzature e utensili per garage), Anjou Diffusion nel 2020 (cuscinetti tecnici e organi di trasmissione per macchine agricole) e DPM Motis nel 2023 (ricambi per attrezzature da giardinaggio e forestali).
Naxicap Partners conta più di cento professionisti degli investimenti, distribuiti in sei uffici situati a Parigi, Lione, Tolosa, Nantes, Francoforte e Zurigo. Negli ultimi due anni ha effettuato tre operazioni in Italia, escludendo Sidexport. L’ultima risale alla fine del 2023, quando la controllata belga Ceres Pharma ha rilevato l’intero capitale della bresciana Aesculapius Farmaceutici (si veda altro articolo di BeBeez). La stessa casa farmaceutica, con sede a Gent, nel precedente mese di maggio aveva acquisito Amnol Chimica Biologica, gruppo italiano leader nello sviluppo e commercializzazione di integratori alimentari e dermocosmetici rivolti alle aree terapeutiche della linfologia e flebologia, e la sua controllata Euronational (si veda altro articolo di BeBeez).
Nell’autunno del 2022 un’altra controllata di Naxicap Partners, Moria Surgical, produttrice di strumenti per la microchirurgia oftalmica, la chirurgia refrattiva e quella dei trapianti oftalmici, aveva acquisito il 100% dell’italiana Alchimia, che produce anch’essa dispositivi medici per la chirurgia oftalmica e per le banche dei tessuti umani (si veda altro articolo di BeBeez).