Pollen Street Capital, investitore britannico e paneuropeo specializzato in financial services, con oltre 4,1 miliardi di euro di asset under management, ha investito in Wide Group spa, innovativo broker assicurativo italiano, molto forte per crescita, modello e struttura tecnologica, realizzando così una delle più grandi operazioni nel mercato assicurativo italiano del 2023 (si veda qui il comunicato stampa). Obiettivo di Wide Group, che ha come motto ‘L’unico rischio è non rischiare’: è quello di diventare il principale consulente assicurativo commerciale in Italia, andando a consolidare un mercato tuttora molto frammentato. L’operazione, il cui closing è previsto per i prossimi mesi, è una partnership con i manager e i soci correnti. In quest’ambio, Wide Group sarebbe stata valutata tra i 50 e i 100 milioni di euro.
Wide Group è stato assistito da Jefferies in qualità di sole financial advisor, da BonelliErede Grimaldi Alliance e EY in qualità rispettivamente di advisor legale, fiscale e industriale.
Il broker italiano, nato nel 2016, si è sviluppato rapidamente attraverso aggregazioni di realtà di brokeraggio e di consulenti qualificati sul territorio nazionale, affermandosi come il più grande BrokerTech-enabler in Italia. Il gruppo, che conta più di 200 collaboratori nelle undici sedi operative di Bolzano, Bologna, Treviso, Milano, Torino, Padova, Verona, Brescia, Reggio Emilia, Roma e Pescara, continuerà a essere guidato dai suoi fondatori Gianluca Melani, Gerardo Di Francesco e Matteo Barbini e si avvarrà delle risorse e dell’esperienza del private equity britannico e paneruropeo in processi di consolidamento del settore. L’investimento e il supporto continuo di Pollen Street rafforzeranno, valorizzeranno e accelereranno l’integrazione e l’implementazione dei servizi di Wide Group per i propri consulenti e clienti. L’investimento da parte di Pollen Street sarà impiegato per accelerare la crescita, ampliare la tipologia di servizi offerti e favorire il continuo sviluppo delle tecnologie proprietarie della società, si legge in una nota.
Wide Group gode di ottima salute. Ad aprile 2022 segnava ricavi per 15,3 milioni di euro, 1,8 milioni di ebitda e liquidità netta per 6,7 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Tra i primi dieci player del settore dell’intermediazione assicurativa, ha registrato negli ultimi cinque anni un tasso di crescita molto robusto.
Gianluca Melani, fondatore del gruppo assicurativo italiano, ha dichiarato: “Abbiamo scelto di collaborare con Pollen Street in quanto vanta una competenza e un’esperienza senza pari nell’offrire supporto alle imprese assicurative europee tech-driven. L’importante investimento e il continuo supporto professionale e finanziario di Pollen Street ci consentiranno di sviluppare ulteriormente la nostra piattaforma tecnologica per accelerare la diffusione dei servizi e il modello di aggregazione organica correlato, fornendoci al contempo capitale e competenze che ci permetteranno di ampliare il nostro programma strategico di crescita al fine di concretizzare il nostro obiettivo di diventare il principale consulente assicurativo commerciale in Italia”.
Ian Gascoigne, partner di Pollen Street, ha aggiunto: “Wide ha sviluppato una proposta innovativa e altamente differenziata che le consente di vantare un posizionamento esclusivo sul mercato italiano del ramo danni, il cui valore ammonta a 36 miliardi di euro. Pollen Street è orgogliosa del suo track record nel supportare aggregatori e consolidatori nel settore dei servizi finanziari e crede che Wide abbia il potenziale per essere una vera rivoluzione in un mercato altamente frammentato e destinato a vivere una trasformazione guidata dalla tecnologia. Wide è gestita da un team dinamico e altamente stimato e non vediamo l’ora di lavorare con Gianluca, Gerardo e Matteo per accelerare lo sviluppo della società”.
Pollen Street è stato fondato da Lindsey McMurray nel 2013 e ha già realizzato investimenti in società assicurative caratterizzate da una forte crescita, tra cui Specialist Risk Group, Markerstudy e Punkta. In ambito fintech, invece, ricordiamo che a ottobre 2022 il private equity aveva rilevato la maggioranza della società di recupero crediti berlinese Pair Finance (si veda altro articolo di BeBeez). La fondatrice McMurray, che ha un passato in Cabot Square Capital e in RBS Global Banking & Markets (dove era head of equity finance) è anche ceo e presidente del comitato di investimento del private equity che impiega oltre 80 professionisti negli uffici di Londra e New York.