di Salvatore Bruno
La famiglia Pellegrini ha ceduto la maggioranza del produttore di nastri adesivi PPM Industries spa al private equity tedesco Auctus Capital Partners. Il presidente e amministratore delegato di PPM Matteo Pellegrini, esponente della famiglia venditrice, reinvestirà per una minoranza e manterrà il suo ruolo. L’operazione sarà finanziata dai fondi di Anthilia Capital Partners sgr (si veda qui il comunicato stampa).
Mediobanca, Studio Legale Pedersoli, Bellini Bressi & Associati, Olivo & Partners, Pirola Pennuto Zei & Associati (aspetti fiscali) ed Accuracy (advisor contabile) hanno assistito il presidente Pellegrini. Ethica Group ha assistito Auctues per la strutturazione del finanziamento concesso da Anthilia sgr, assistita a sua volta da Orrick per gli spetti legali. Advant NCTM ha agito come consulente legale e fiscale degli sponsor, mentre EY ha seguito gli aspetti contabili e finanziari della transazione. Vitale&Co, LS Laghi & Partners e l’avvocato Fulvia Astolfi hanno invece assistito i venditori.
PPM, nata nei primi anni ’90 a Brembate di Sopra (BG), produce nastri adesivi per mascheratura, condotti e imballaggi sia con prodotti private label sia a marchio proprio Q1 Premium Masking Solutions. In precedenza i proprietari di PPM risultano essere Giuseppe Pellegrini (90%) e la stessa PPM Industries (9.9%) a titolo di azioni proprie. L’Azienda opera attraverso 4 stabilimenti produttivi, due in Italia, uno nel Regno Unito ed uno in India con circa 500 dipendenti. Nel 2020 PPM ha generato ricavi per 67 milioni di euro,registrando un ebitda di 5,3 milioni a fronte di un debito netto 28 milioni (si veda qui il report di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente).
Auctus Capital, nato nel 2001 e con sede a Monaco, si concentra su aziende attive in settori frammentati ma dalle forti posizioni di mercato e dal buon potenziale di crescita. Punta generalmente ad investire in società con un valore compreso tra i 10 e i 100 milioni di euro e un fatturato compreso tra i 10 e i 150 milioni di euro. Le aree di interesse includono la sanità, il settore automobilistico, la chimica fine/farmaceutica, software e informatica, istruzione e servizi alle imprese. In Italia ha investito nel 2015 anche nella bresciana Italpresse, produttore di macchine per la pressofusione per l’industria dell’automotive (si veda altro articolo di BeBeez).
A luglio 2020, Auctus Capital aveva acquisito dalla famiglia Alfieri la maggioranza di Profiltubi, azienda italiana che da oltre 40 anni produce tubi in acciaio elettrosaldato di molteplici forme e dimensioni (si veda qui altro articolo di BeBeez). L’operazione era stata finanziata da Mps Capital Services e Banco Bpm, con quest’ultima che aveva agito anche come banca agente. Un anno più tardi, la stessa Profiltubi ha acquisito il 100% di Officine Metallurgiche Ventura (OMV) dalla omonima famiglia (si veda altro articolo di BeBeez). OMV aveva chiuso il 2020 con 19,3 milioni di euro, un ebitda di 42 mila euro e una posizione finanziaria netta di 7 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus).