Balzo in borsa per Intek Group, holding milanese che gestisce, coordina e finanzia partecipazioni diversificate nel settore del rame, delle energie rinnovabili e dei servizi, che ieri ha chiuso a Piazza Affari in rialzo del 6,6%, a 0,39 euro. Merito della controllata Kme, che ha ceduto al private equity tedesco Paragon Partners il controllo dei business sui metalli speciali a un prezzo che sarà compreso tra 260 e 280 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa).
La notizia della cessione del business era attesa: dal primo luglio 2020 erano infatti state separate le attività speciali e quelle legate al rame, che inizialmente appartenevano alla società Kme Germany GmbH & Co. KG. e che da allora facevano capo rispettivamente a Kme Special Products GmbH & Co. KG e Kme Germany GmbH (entrambe direttamente controllate da Kme SE). La separazione era finalizzata a a consentire una migliore gestione operativa e a incrementare la focalizzazione del management, anche per “perseguire sentieri di valorizzazione individuali e soluzioni strategiche differenziate” (si veda qui il comunicato stampa).
I business speciali di Kme, leader mondiale nelle lingottiere per acciaierie e prodotti ad alta resistenza alla corrosione utilizzati principalmente nel settore navale e petrolchimico, ha prodotto nel 2020 ricavi per circa 260 milioni di euro generando un ebitda di circa 44 milioni.
Kme nell’ambito della transazione otterrà un vendor loan da 32 milioni, che sarà rimborsato dalla newco cui sarà conferito il predetto business. La newco sarà controllata al 55% da Paragon e al 45% da Kme. L’accordo è stato raggiunto sulla base di un’offerta vincolante di Paragon, totalmente finanziata con mezzi propri e di terzi, soggetta, oltrechè alla negoziazione del contratto definitivo, a una due diligence finale su aspetti legali e fiscali di società estere minori afferenti al business oggetto di cessione.
Paragon Partners è un private equity con sede a Monaco di Baviera che gestisce un 1,2 miliardi di euro. Fondato nel 2004, investe in pmi con un ebitda da 5 a 50 milioni. Prima dei business speciali di Kme, Paragon ha già in portafoglio altre 15 società. Dalla fondazione ha effettuato oltre 40 investimenti dalla fondazione (si veda qui il suo portafoglio).
La cessione del business degli speciali si inserisce nella strategia del gruppo Kme focalizzata sui laminati in rame e sue leghe, in cui il gruppo è leader europeo, e dove intende focalizzarsi e crescere nel futuro, dati gli interessanti tassi di crescita previsti per i principali mercati di riferimento. L’operazione, insieme ad altre allo studio su altri asset ed attività non core, dà un sostanziale contributo in direzione del progressivo deleveraging, permettendo al contempo di partecipare per la quota parte alla futura creazione di valore del business dei metalli speciali. Nel dettaglio, Kme impiegherà 60-80 milioni dei proventi della cessione per rimborsare finanziamenti infragruppo relativi al capitale circolante.
A proposito di operazioni straordinarie, ricordiamo che a inizio giugno Ilnor srl, società detenuta al 100% da Kme Italy, impresa italiana del gruppo Kme controllato da Intek, ha acquisito il business dei laminati di Eredi Gnutti Metalli spa (EGM), società da 70 dipendenti che ha fatturato 61,5 milioni nel 2020 . Quest’ultima è passata di mano per 21,8 milioni (si veda qui il comunicato stampa). L’intero corrispettivo sarà reinvestito in azioni Kme Italy di nuova emissione in modo che EGM ne deterrà il 16%.
Intek ha chiuso il 2020 con un utile di 6,5 milioni (contro una perdita di un milione nel 2019), un patrimonio netto di 507,2 milioni (500,8 milioni nel 2019), una posizione debitoria netta peggiorata da 49,2 a 67,4 milioni (si veda qui il comunicato stampa). Kme ha archiviato il 2020 con ricavi per 1882,4 milioni (-16,4% rispetto al 2019) e un ebitda di 75,1 milioni (-13,2%).