IMA, leader mondiale nella progettazione e produzione di macchine automatiche per il processo e il confezionamento di prodotti farmaceutici, cosmetici, alimentari, tè e caffè, quotata a Piazza Affari, ha comprato il controllo di ATOP, società fra i leader mondiali nelle linee automatiche per la produzione di motori elettrici per applicazioni industriali, insieme al fondo Charme III (si veda qui il comunicato stampa).
La notizia era stata parzialmente riferita un paio di settimane fa dal Sole 24 Ore, che parlava del solo coinvolgimento di Charme.
Nel dettaglio Charme III e IMA insieme hanno acquisito tramite una società veicolo l’84% del capitale di ATOP, mentre i soci fondatori (Luciano Santandrea, Fabrizio Cresti e Massimo Ponzio) hanno reinvestito per il restante 16%. Ima ha investito 15,8 milioni di euro per il 25% della società veicolo (o 21% di Atop). L’operazione è stata finanziata da Unicredit.
ATOP è stata assistita da K Finance in qualità di advisor finanziario, da Deloitte e dallo Studio Legale Gattai Minoli Agostinelli & Partners. IMA e Charme si sonoinvece avvalsi del supporto di Poggi & Associati, Legance, AlixPartners e EY.
Fondata nel 1993 e con sede a Barberino Val D’Elsa (Firenze), ATOP è tra le società leader a livello mondiale nella realizzazione di innovativi macchinari e linee automatiche per la produzione di statori e rotori per motori elettrici.
ATOP ha registrato, negli ultimi 3 anni, tassi di crescita superiori al 10%, chiudendo il 2016 con circa 48 milioni di euro di ricavi, un ebitda di circa 10 milioni, liquidità netta e oltre 180 dipendenti. Il 2015 si era chiuso con 34,7 milioni di euro di ricavi (45 milioni di valore della produzione), 8 milioni di ebitda e una posizione finanziaria netta positiva (liquidità netta) di 9,5 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
(Articolo modificato alle ore 5:56: del 26/05/2017, aggiunti dettagli sull’investimento di Ima)