Un’altra eccellenza regionale italiana passa di mano e viene acquisita da un’azienda straniera. Questa volta è il caso della parmense Zanichelli Meccanica spa, conosciuta sul mercato come Zacmi, fra i fornitori più rispettati dell’industria alimentare di macchinari di riempimento, chiusura e sterilizzazione di alta fascia, acquisita dalla statunitense ProMach Inc, con una posizione di grande rilievo internazionale nelle soluzioni di processo e confezionamento (si vedano qui il comunicato stampa si Zacmi e qui quello di ProMach).
Sotto il cappello del gruppo statunitense convivono 49 marchi organizzati per nove linee di business, con l’obiettivo di fornire i migliori prodotti nell’intero spettro del packaging. ProMach opera in più sedi in Nord America, Sud America, Europa e Asia, con una presenza globale che le consente di servire i propri clienti in oltre 55 mila località, spiega la società.
ProMach fa capo al private equity Usa Leonard Green & Partners, che nell’agosto 2023 è stato affiancato con una quota di minoranza da BDT Capital Partners, un’affiliata della banca d’affari BDT & MSD Partners (si veda qui il comunicato stampa), in un’operazione che era stata annunciata a maggio (si veda qui il comunicato stampa). BDT Capital Partners è lo stesso fondo lo scorso anno ha acquisito il 45% di IMA, il noto gruppo di Ozzano (Bologna) attivo nella progettazione e produzione di macchine automatiche per il confezionamento di prodotti farmaceutici, alimentari, bevande e cosmetici, in un’operazione che ha visto uscire di scena il fondo BC Partners, che ha ceduto l’intera partecipazione detenuta nel gruppo emiliano, mentre la maggioranza, il 55%, è rimasta nelle mani della famiglia Vacchi (si veda altro articolo di BeBeez). E come è noto da qualche mese BDT Capital Partners è al lavoro proprio per dare vita all’aggregazione tra IMA e ProMach: l’idea è quella di far nascere un colosso da oltre 5 miliardi di euro di fatturato, da quotare a Wall Street entro il 2028 (si veda altro articolo di BeBeez). Un progetto che è stato confermato nei giorni scorsi anche dal presidente di IMA, Alberto Vacchi, in un’intervista a Repubblica.
Tornando all’acquisizione di Zacmi, l’accordo con ProMach prevede che rimangano in azienda sia Caterina Pagani, presidente e oggi principale azionista con il 71,07%, sia Giorgio Boselli, attuale amministratore delegato, che assumerà il ruolo di vicepresidente e direttore generale.
Nella trattativa la società emiliana è stata assistita da Cavour Corporate Finance come advisor strategico e finanziario e da LS Lexius Sinacta per gli aspetti legali, mentre Pro Mach è stata assistita da Advant-Nctm, Thompson Hine, KPMG ed EY.
Zacmi detiene quasi 50 brevetti e, fra gli altri, fornisce anche tunnel di pastorizzazione per la sterilizzazione dei prodotti alimentari oltre ad aver ideato linee di preparazione di piselli e legumi reidratati per clienti nel settore alimentare. Dalla creazione della società sono state installate oltre 2.500 macchine Zacmi in tutto il mondo, a testimonianza di un percorso di sviluppo durante il quale l’azienda, che ha mantenuto le caratteristiche di società fmailiare, è cresciuta fino a contare oltre 120 dipendenti. Negli ultimi due anni, in particolare, nella sua strada è stata affiancata da Cavour Corporate Finance per definire la strategia di valorizzazione e cercare un partner industriale in grado di garantire la continuità aziendale, ha spiegato la società.
Gli indicatori economico finanziari ne testimoniano l’andamento. Nel 2020, infatti, Zacmi aveva generato un fatturato di circa 22 milioni di euro, con un ebitda del 5% (1,1 milioni), nel 2022 i ricavi sono ammontati a 39,5 milioni, con un ebitda al 12,5% (4,9 milioni), e 570 mila euro di debiti netti (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Attualmente, ha fatto sapere la società, il fatturato è pari a 45 milioni con un ebitda del 15% (6,7 milioni).
“Siamo entusiasti di entrare a far parte dell’azienda di imballaggio e lavorazione più accreditata del settore”, ha dichiarato Boselli, che ha aggiunto: “ProMach ha una comprovata esperienza nell’investire nelle proprie aziende e nello sfruttare i propri punti di forza per soddisfare al meglio i clienti. Ci sforziamo di produrre prodotti di altissima qualità e di offrire soluzioni ai nostri clienti, ed entrare a far parte di ProMach rafforzerà questo aspetto. I nostri dipendenti beneficeranno dell’ampio portafoglio di soluzioni e relazioni di ProMach e sappiamo che questa mossa garantirà la continua crescita di Zacmi.”
E Mark Anderson, presidente e ceo di ProMach, ha dichiarato: “Siamo lieti di dare il benvenuto in ProMach al team di Zacmi”,”L’ingresso di Zacmi rafforza ulteriormente la nostra posizione di fornitori leader nel settore delle tecnologie di riempimento e di processo. Questa acquisizione ci consente inoltre di aggiungere prodotti chiave al portafoglio complessivo di sistemi per il packaging di ProMach, come il riempimento e l’aggraffatura di lattine per alimenti”.
La società italiana e il suo team si uniranno alla Business Line Primary Packaging dell’azienda statunitense, guidata dal presidente, Doug Stambaugh. “Il team di Zacmi è noto per la progettazione di soluzioni tecniche efficaci, per la produzione di macchinari di alta qualità e per la fornitura di un servizio clienti eccezionale”, ha detto Stambaugh, che ha continuato: “L’aggiunta di Zacmi al team di Primary Packaging non solo rafforza il nostro portafoglio di riempimento e chiusura, ma potenzia anche in modo significativo la nostra capacità di offrire sistemi integrati. L’opportunità di abbinare la tecnologia di riempimento e chiusura di Zacmi ad altre aziende ProMach, come Allpax, ci consentirà di servire meglio i nostri clienti offrendo soluzioni più complete”.