“In merito ad alcune speculazioni pubblicate in data odierna, con particolare riferimento alle ipotesi di cessione di FC Internazionale Milano, il presidente Steven Zhang smentisce categoricamente quanto erroneamente riportato e precisa che si tratta di notizie prive di ogni fondamento”.
E’ il contenuto del comunicato stampa diffuso dall’Inter il 2 gennaio scorso, dopo le indiscrezioni pubblicate dal Corriere dello Sport e da Il Sole 24 Ore a proposito di un mandato dato a Rothschild per la ricerca di un nuovo investitore, che vada a sostituire Lion Rock nel capitale della squadra di calcio. A sua volta anche Rothschild ha smentito di avere un qualsiasi incarico da parte degli azionisti dell’Inter e ha detto di non essere coinvolta in nessun dossier riguardante il club.
Detto questo, Il Corriere dello Sport è tornato ieri sull’argomento, difendendo quanto raccolto dalle sue fonti, precisando che il tema cruciale, oltre alla sostituzione del socio, è anche la mancanza di liquidità, dovuta all’emergenza Covid-19, mentre sullo sfondo resta la necessità di rifinanziare per tempo i bond in scadenza il 31 dicembre 2022 per 375 milioni di euro.
Ricordiamo infatti che lo scorso agosto 2020 Inter Media and Communication spa, unico amministratore e gestore dei settori media, broadcasting e delle sponsorizzazioni di FC Inter , ha collocato bond per 75 milioni di euro che sono stati quotati alla Borsa del Lussemburgo (si veda altro articolo di BeBeez) e che hanno caratteristiche identiche a quelle del bond collocato per 300 milioni nel dicembre 2017 (si veda altro articolo di BeBeez).
Il tutto, appunto, mentre i conti dell’Inter soffrono. Già a fine ottobre il Consiglio di amministrazione, presieduto da Steven Zhang, aveva approvato il bilancio al 30 giugno 2020, con una perdita che era stata “solo” di circa 100 milioni grazie alla plusvalenza incassata per la vendita di Icardi (si veda altro articolo di BeBeez). E infatti poi l’assemblea di fine novembre aveva licenziato un bilancio 2019/2020 che evidenziava un calo dei ricavi di circa 45 milioni di euro, con il dato consolidato che si attestava a quota 372,4 milioni, con un ebitda pari a 14,5 milioni e una perdita di esercizio di 102,4 milioni (si veda qui il comunicato stampa).
Lion Rock Capital, con sede a Hong Kong, aveva rilevato il suo 31,05% di FC Internazionale Milano dall’indonesiano Erick Thoir nel gennaio 2019 per 150 milioni di euro, attraverso International Sports Capital spa (si veda altro articolo di BeBeez). Fondato nel 2011 da Daniel Kar Keung Tseung, uomo d’affari sino-americano, formatosi negli Usa a Princeton e Harvard, il fondo investe principalmente nei settori sportivo, e-commerce, alimentare e medico e nel suo portafoglio ha anche una partecipazione significativa in Suning Sports, a sua volta controllata dal colosso cinese del retail elettronico gruppo Suning della famiglia Zhang, che aveva comprato il 68,55% dell’Inter nel 2016 per 270 milioni di euro (il restante 0,4% del capitale fa capo ad altri azionisti minori).
Al momento dell’ingresso nel capitale dell’Inter, LionRock aveva comunque siglato con Suning un patto parasociale che impegnava LionRock a non trasferire a terzi la propria partecipazione nell’Inter “sino alla data del quinto anniversario della data di perfezionamento del patto parasociale”, salvo il consenso scritto di Suning. Emergeva dal verbale dell’assemblea dei soci della società nerazzurra del 18 febbraio 2019, che ha deliberato le modifiche allo statuto per adeguarlo all’arrivo del nuovo socio asiatico. I 5 anni non sono passati, quindi nulla accadrà se Suning non lo vorrà. Ma certo, è ragionevole immaginare che Suning non si opporrebbe, se nel capitale entrasse un nuovo socio che volesse anche immettere capitali freschi per supportare la squadra in questo momento difficile. Suning, infatti, pur essendo un colosso, al momento ha le mani legate, perché di recente il governo cinese ha imposto significative restrizioni alle aziende locali sugli investimenti del calcio.