Ipo Club, il fondo chiuso lanciato nel maggio 2016 da Azimut Global Counseling (gruppo Azimut) ed Electa Ventures (gruppo Electa) e focalizzato sulle medie aziende italiane eccellenti in fase di pre-ipo, ha annunciato ieri il primo closing della raccolta a quota 120 milioni di euro, su un target complessivo di 150 milioni (scarica qui il comunicato stampa).
La raccolta è avvenuta tramite i canali distributivi del gruppo Azimut ed ha coinvolto circa 100 investitori, di cui 70 imprenditori. Come noto, Ipo Club investirà in obbligazioni emesse da cosiddette pre-booking company. Queste ultime saranno veicoli di investimento non quotati costituiti per convogliare il capitale di investitori nell’acquisizione di quote di capitale di società target da quotare in Borsa (si veda altro articolo di BeBeez).
Il nuovo fondo consentirà di alimentare e replicare in modo seriale il modello di successo di Ipo Challenger strutturato da Simone Strocchi, fondatore di Electa, nella primavera 2014. Ipo Challenger aveva raccolto 52 milioni di euro, collocando un’obbligazione convertibile tra gli investitori, e a fine anno aveva poi dato vita a Italian Wine Brands (Iwb), il gruppo vinicolo nato dall’aggregazione di Giordano Vini e Provinco Italia poi quotato all’Aim Italia (si veda altro articolo di BeBeez).
Ipo Club investirà infatti in strumenti finanziari emessi principalmente da pre-booking company, veicoli di investimento evoluzione delle Spac costituiti ad hoc da Ipo Club per convogliare il capitale degli investitori nell’acquisizione di quote di minoranza di medie imprese eccellenti (società target) da quotare in Borsa entro pochi mesi dalla definizione dell’accordo di investimento.
Delle pre-booking company costituite, Ipo Club sarà il principale investitore con il 30% del capitale totale, mentre il restante 70% sarà raccolto tra gli investitori qualificati di volta in volta interessati alle singole operazioni. Grazie a questo sistema aperto, la portata dell’iniziativa è molto più ampia rispetto alla sola dotazione del fondo, arrivando a mettere a disposizione dell’imprenditoria italiana eccellente oltre 400 milioni di euro per ipo accelerate.
L’obiettivo finale del fondo, che ha un orizzonte di investimento di 5 anni, è quello di investire in una decina di imprese italiane, industriali o di servizi, con un valore del capitale sociale sino a circa 300 milioni di euro ciascuna, che presentino concrete possibilità di sviluppo, anche a livello internazionale, e di redditività tali da condurle alla quotazione in Borsa e a un processo di importante crescita nel corso dei successivi 3-5 anni. Grazie a un’importante pipeline di aziende target, il fondo conta di realizzare i primi due investimenti entro la prossima estate.