L’italiana KME SE, controllata da KME Group, uno dei maggiori produttori mondiali di laminati in rame e leghe di rame, quotato su Euronext Milan e sul quale si è conclusa lo scorso ottobre un’opa volontaria lanciata dagli azionisti di riferimento, affiancati da JP Morgan AM (si veda altro articolo di BeBeez), ha firmato un contratto relativo all’acquisizione del 100% delle azioni di Blackhawk Holding GmbH, holding tedesca che detiene il 100% di Sundwiger Messingwerk GmbH (SMW), attiva nel settore dei semilavorati laminati in bronzo e produttore di semilavorati laminati in ottone (si veda qui il comunicato stampa). Il closing dell’operazione, previsto per la metà del 2024, è soggetto all’avverarsi di alcune condizioni sospensive, tra le quali l’approvazione da parte delle competenti autorità antitrust.
Storicamente parte del gruppo Diehl, SMW era stata acquisita circa tre anni fa da un gruppo di investitori riuniti nella società Blackhawk Holding GmbH, ora oggetto di acquisizione da parte di KME SE.
Il prezzo previsto dell’acquisizione ora sarà di circa 62 milioni di euro (incluso lo stock di metallo) e sarà pagato per 41 milioni al closing e per il residuo mediante un vendor loan a tre anni senza interessi. L’operazione sarà finanziata con l’impiego di fonti proprie per quanto riguarda il valore dell’equity e con il finanziamento di terzi per il capitale circolante.
Con circa 320 dipendenti a Hemer (Renania), dove si trovano l’headquarter e il principale stabilimento, SMW ha realizzato nel 2022 un fatturato di circa 245 milioni di euro e un ebitda di circa 16 milioni di euro.
Il deal si inserisce nel contesto della strategia del gruppo KME di rafforzamento del core business dei laminati in rame e leghe di rame, al fine di sviluppare ulteriormente l’importante know-how produttivo d il portafoglio prodotti, con l’obiettivo di realizzare efficienze operative e di fornire il miglior servizio possibile alla clientela.
Il gruppo sta vivendo una complessa operazione di riassetto aziendale. Ricordiamo infatti che a valle dell’opa lanciata la scorsa estate, KME Group è arrivata a detenere complessivamente l’89,45% del capitale sociale della stessa KME. Un risultato sufficiente per il successo dell’offerta, ma non abbastanza perché scatti il delisting automatico del titolo (bisognava superare il 95%). Si procederà quindi al delisting “forzoso” mediante la fusione inversa nella controllata KMH spa, come annunciato anche lo scorso 18 settembre (si veda qui il comunicato stampa di allora).
E sempre nell’ambito di questa complessa operazione di riassetto aziendale, ricordiamo che due settimane fa KME Group ha comunicato che la sua controllata KME SE ha sottoscritto un Business Combination Agreement (BCA) che coinvolge il business dei prodotti speciali di cunova, della quale KME SE attualmente detiene una partecipazione indiretta pari al 45% (si veda altro articolo di BeBeez).
Il controllo di cunova (55% del capitale sociale) era stato trasferito da KME SE nel gennaio 2022 a Paragon, fondo di private equity tedesco. Tra le società firmatarie del BCA ci sono KME SE, Paragon e SDCL EDGE Acquisition Corporation (SEDA), una Spac quotata al NYSE. In base a quanto previsto dal BCA, cunova sarà acquisita indirettamente da un’entità quotata in borsa, subentrante a SEDA. Nel contesto dell’operazione,cunova acquisirà anche KME Aerospace dal Gruppo KME e la società risultante dall’aggregazione, per effetto della fusione, sarà quotata al NYSE.
In base a quanto previsto dal BCA, cunova sarà acquisita indirettamente da un’entità quotata in borsa, subentrante a SEDA. All’esito della Business Combination, KME SE convertirà la sua partecipazione al 45% in cunova ei crediti sempre verso cunova in azioni della società derivante dall’aggregazione quotata al NYSE. KME SE inoltre incrementerà ulteriormente la propria partecipazione nella Combined Company per effetto del trasferimento del proprio business aerospace, primario operatore di engineering business che fornisce componenti in leghe di rame ad alta tolleranza ai principali operatori dell’industria aerospaziale.
Al perfezionamento dell’operazione, KME SE deterrà una partecipazione di maggioranza nel capitale della Combined Company quotata al NYSE e riceverà liquidità per 20 milioni di dollari. Paragon invece uscirà completamente dall’investimento in cunova
Secondo le previsioni, al closing la Combined Company dovrebbe avere un pro-forma enterprise value di circa 736 milioni di dollari, comprensivo di un indebitamento netto pro-forma di 289 milioni di dollari, e un equity value pari a circa 447 milioni di dollari, di cui il 60% circa detenuto da KME SE.