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Aumento di capitale da 15 milioni per Etro, la fashion maison controllata dal fondo L Catterton Europe attraverso il veicolo Sl 11 sarl (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scrive MF Milano Finanza, precisando che la decisione sulla ricapitalizzazione, tutta a opera del fondo, nel caso in cui la famiglia Etro non intendesse sottoscrivere la sua quota, è arrivata dopo che i bilanci 2022 si sono chiusi con una forte perdita sia nel civilistico (28,3 milioni) sia nel consolidato (23,6 milioni) e dopo che in estate Etro ha assorbito, mediante fusione, la controllata Nuova Publitex. L’operazione si concluderà entro fine anno.
L Catterton aveva annunciato l’ingresso nel capitale di Etro con il 59,69% di Etro nel luglio 2021, con l’omonima famiglia che aveva mantenuto la proprietà del restante 40% attraverso Gefin spa. La società è guidata dall’amministratore delegato Fabrizio Cardinali, mentre dal giugno 2022 il direttore creativo è Marco De Vincenzo.
Dopo la pubblicazione dell’articolo, Etro ha diffuso una nota nella quale spiega che “la società ha chiuso il 2022 con un fatturato pari a 277 milioni di euro, in crescita del 17% rispetto al 2021, tornando in utile operativo per la prima volta dopo il Covid, con un ebitda positivo e in crescita di 9 milioni di euro rispetto al 2021 e di oltre 25 milioni rispetto al 2020. La perdita di esercizio, pari a 23,6 milioni di euro, risulta principalmente impattata da ammortamenti e da oneri di natura straordinaria, evidenziando a ogni modo un netto miglioramento rispetto al risultato dell’esercizio precedente. L’intervento di rafforzamento patrimoniale da parte del socio L Catterton, finalizzato al finanziamento degli ingenti investimenti del gruppo, si inserisce all’interno del complessivo progetto di rilancio della maison iniziato a dicembre 2021”.
Proprio nel dicembre 2021, si legge nella Relazione al bilancio 2022 (disponibile agli abbonati a BeBeez News Premium e BeBeez Private Data), il gruppo aveva ottenuto un finanziamento da 60 milioni di euro a 7 anni da Banco BPM (capofile), Unicredit, illimity Bank e Solution Bank con garanzia SACE al 90% e tasso euribor 3 mesi più 400 punti base e a garanzia del quale è stato costituito in pegno in marchio Etro. Il finanziamento era condizionato nel 2022 al rispetto di un covenant relativo al rapporto tra PFN e patrimonio netto inferiore alle 0,75 volte, che è stato rispettato, dato che la PFN è stata di 6,8 milioni a fronte di 74,5 milioni di patrimonio netto; mentre per fine 2023 la società deve rispettare anche il covenant aggiuntivo di raggiungimento di un ebitda positivo. Obiettivo, peraltro, che come detto è già stato raggiunto a fine 2022, quando l’ebitda si è portato a 2,8 milioni dal precedente dato negativo per 6,1 milioni nel 2021.
Sempre nella relazione al bilancio 2022 si legge inoltre che la società in riferimento all’esercizio 2022 ha raggiunto risultati superiori alle proiezioni del business plan predisposto con il supporto di Boston Consulting Group e che “al fine di rafforzare le disponibilità finanziarie del gruppo alla luce delle incertezze del citato contesto economico di riferimento, la società ha avviato trattative con gli istituti di credito facenti parti del pool in essere sull’attuale finanziamento di euro 60 milioni, per ottenere un ulteriore finanziamento di ammontare compreso tra euro 30 e euro 40 milioni, assistito fino a euro 30 milioni da garanzia SACE SupportItalia”.