Alberto Recordati, presidente e azionista del gruppo Recordati, ha confermato ieri le voci di stampa che si rincorrono da qualche mese su trattative in corso con CVC Capital Partners per la cessione di una quota del gruppo farmaceutico quotato a Piazza Affari (si veda qui il comunicato stampa).
Martedì 19 giugno, infatti, il Financial Times (si veda altro articolo di BeBeez) ha rilanciato per ultimo i rumor già riferiti nelle scorse settimane da Bloomberg (si veda altro articolo di BeBeez) e prima ancora da Reuters (si veda altro articolo di BeBeez) relativi a trattative tra CVC e la famiglia Recordati per rilevare una quota del valore di oltre 3 miliardi di euro nel gruppo, sottolineando che il deal interessa anche a Bain Capital e Cinven. In passato, invece, in coincidenza con la scomparsa del presidente Giovanni Recordati nel 2016, si era parlato di un interesse da parte di gruppi industriali cinesi.
Nel dettaglio nella nota di ieri, inviata alla stampa da Fimei spa, la holding di famiglia che controlla Recordati al 51,7%, il presidente “conferma che sono intercorse delle trattative con il fondo CVC per la cessione da parte della famiglia Recordati del controllo indiretto di Recordati spa, ma vi sono ancora molti ostacoli da superare e non vi è certezza sulla prosecuzione delle trattative e sui tempi delle stesse”.
Questo perché, come già precisato da BeBeez ieri, non è chiaro se famiglia voglia cedere l’intero pacchetto di controllo oppure soltanto una quota. Dalla scomparsa di Giovanni, infatti, le quote di Fimei sono detenute in maniera paritetica dai membri della famiglia Recordati (la moglie Hillary e i fratelli Cristina, Alberto e Andrea), che non sono allineati sul da farsi: c’è chi vuole vendere tutto e chi invece vorrebbe mantenere una partecipazione nel gruppo conservando posizione manageriale e posto in consiglio di amministrazione.
In ogni caso ieri la conferma delle trattative ha dato ulteriore sprint al titolo Recordati in Borsa, che ha chiuso a 34,48 euro, con un guadagno del 2,74%, per 6,94 miliardi di euro di capitalizzazione, dopo aver toccato un massimo intraday a quota 35,28 euro per azione per unna capitalizzazione superiore ai 7 miliardi. Il che significa che il 51,7% del gruppo ha un equity value di circa 3,6 miliardi di euro e che l’enterprise value del gruppo è di circa 7,5 miliardi, tenuto quindi conto della posizione finanziaria netta che a fine marzo era di 484,6 milioni (+102,3 milioni dai 381,8 milioni di fine 2017, a seguito del buyback azionario per un esborso complessivo di 169,8 milioni).
Recordati ha chiuso il primo trimestre 2018 con 366,5 milioni di euro di ricavi (+7,2% dal primo trimestre 2017) e un ebitda di 134,4 milioni (+14,2%). Il gruppo aveva invece chiuso il 2017 con 1,288 miliardi di euro di ricavi (+11,6%), un ebitda di 454,7 milioni (+22,5%) e un utile netto di 288,8 milioni.
CVC Capital Partners, guidato in Italia dal managing partner Giampiero Mazza, oggi ha in portafoglio tre aziende italiane: DOC Generici (la società farmaceutica acquisita nel 2016 da Charterhouse), Pasubio (leader italiano nella produzione di pelli di alta qualità per il mondo automotive, acquisita nel giugno 2017 dalla famiglia Pretto) e Sisal (il gruppo specializzato in giochi e servizi di pagamento, acquisito nel maggio 2016).
Nel settore farmaceutico, oltre a DOC Generici, nel mondo CVC possiede partecipazioni in altri due gruppi farmaceutici. Nel giugno 2015 CVC ha rilevato Alvogen, con base in Islanda ma attività globale, insieme al fondo sovrano di Singapore, Temasek. comprandolo dal fondo Pamplona sulla base di una valutazione del gruppo di 2 miliardi di dollari (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso febbraio, invece, CVC ha siglato il closing dell’acquisizione di Theramex, società britannica nella quale sono confluite le attività farmaceutiche specializzate nella salute femminile, rilevate dalla israeliana Teva Pharmaceutical Industries (si veda altro articolo di BeBeez).