Scade domani 25 agosto il termine per depositare le offerte vincolanti degli investitori interessati alla Lega Calcio Serie A. Mentre il 2 settembre l’Assemblea della Lega si riunirà per il voto.
Nelle ultime settimane si sono riuniti in cordata i fondi di private equity internazionali Advent International e CVC Capital Partners e l’italiano FSI, con una proposta che prevede l’acquisto di una quota del 10-15% della media company che la Lega Calcio andrà a costituire per gestire i diritti tv e commerciali e che nel complesso sarebbe valutata attorno a 15 miliardi di euro. I fondi, quindi, inietterebbe 1,5-2 miliardi di euro di capitale. Cifre, queste, ben più alte di quelle circolate lo scorso giugno, quando ciascun fondo correva per sé e si diceva che Advent avesse valutato la Lega Calcio Serie A 13 miliardi di euro, rispetto alla valutazione di 10-11 miliardi sulla base della quale stava ragionando CVC, mentre si diceva che Bain Capital stesse ragionando su una cifra più vicina ai 12 miliardi.
La cordata dei tre fondi pare particolarmente forte, visto che CVC ha già una solida esperienza di investimento in campo sportivo (Formula 1, MotoGP e rugby), e Advent nel settore dei media (si veda qui l’elenco degli investimenti), mentre FSI, guidato da Maurizio Tamagnini, garantisce alla cordata un lato italiano. Inoltre, il progetto della cordata non si ferma qui, perché è tornata in auge anche l’idea di utilizzare parte dei capitali per lanciare un fondo infrastrutturale, che potrebbe fornire supporto finanziario per la creazione di nuovi stadi, per i club italiani che lo hanno in programma, oppure per la ristrutturazione degli stadi esistenti. Un’idea, questa, che è allo studio di CVC dallo scorso maggio (si veda altro articolo di BeBeez).
Ma certo la strada per la cordata non è spianata, perché ci sono concorrenti agguerriti. Fra i venti club di Serie A, una parte sostiene infatti la soluzione caldeggiata dal presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, che prevede una media company gestita dalla Lega in autonomia, con la un partner industriale per la realizzazione del canale della Serie A . Un progetto che potrebbe essere finanziato per 400 milioni di euro con un prestito-ponte erogato dall’asset manager specializzato in debito di Blackstone, GSO Capital Partners.(si veda altro articolo di BeBeez). GSO potrebbe in alternativa fungere da anticipo dei pagamenti dei diritti tv 2020-2021 alla nuova media company.
L’interesse di Blackstone per Lega Calcio di Serie A era noto dal maggio scorso, ma all’epoca si parlava di un prestito da 100 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Altri nomi che sii fanno sul fronte del debito sono quelli di KKR, Apollo Global Management e Fortress. Mentre pare che Tikehau Capital abbia studiato il dossier senza poi voler proseguire nell’operazione. Tra i fondi di private equity, invece, l’ultimo nome che si è aggiunto alla lista è quello di Cinven (si veda altro articolo di BeBeez).
Lo scorso giugno FSI era entrato in gioco al fianco di CVC quando ancora il fondo era in trattativa esclusiva con la Lega e si diceva che coinvolgere anche un investitore italiano nell’operazione sarebbe stato più gradito ai presidenti dei vari club (si veda altro articolo di BeBeez). Poi CVC ha fatto scadere l’esclusiva senza un nulla di fatto, anche perché nel frattempo erano arrivate offerte informali molto più alte da altri soggetti (si veda altro articolo di BeBeez) e quindi la gara si è riaperta ufficialmente, con Lazard a fare da advisor (si veda altro articolo di BeBeez). FSI è poi tornato nella partita, al fianco di Advent International.
Secondo l’Annual Review of Football Finance 2020 sempre di Deloitte. La Serie A è la quarta lega calcistica più ricca d’Europa, alle spalle di Inghiterra, Spagna e Germania, in grado di generare nella stagione 2018-2019 circa 2,5 miliardi di euro di ricavi, su un totale europeo di 28,9 miliardi.