Milano sta lavorando a un fondo infrastrutture. Lo scrive MF Milano Finanza, stando al quale il progetto è sponsorizzato dalla Struttura di Missione Investitalia, che fa capo alla Presidenza del Consiglio dei ministri, che il 30 giugno scorso ha lanciato un bando per individuare “proposte progettuali per l’elaborazione di modelli di rilancio degli investimenti”.
Tra le proposte finaliste rientra quella di Università di Parma, Città Metropolitana di Milano e Audis, associazione che raccoglie enti tra cui Itc- Cnr. Il piano, coordinato da Claudio Cacciamani (docente di Scienze Economiche e Aziendali all’Università di Parma), prevede il lancio di fondi comuni d’investimento ad apporto per la realizzazione di infrastrutture, a partire dal Piano Urbano di Mobilità Sostenibile (Pums) della Città Metropolitana di Milano. Il Comune di Milano ha già approvato il suo e ora tocca alla Città Metropolitana.
Il progetto parte dalla ricognizione, nell’area metropolitana milanese, di aree e immobili pubblici dismessi o sottoutilizzati che possono essere utili per lo sviluppo del modello da poter apportate entro una Oicr in cambio di quote. Nelle prossime settimane è atteso il censimento da parte della città di Milano delle aree che potrebbero potenzialmente essere apportate al primo fondo. Al centro dell’iniziativa c’è per esempio lo sviluppo della nuova mobilità, al fine di ridurre l’utilizzo delle automobili private. Si punta a costruire e potenziare parcheggi d’interscambio tra mobilità a breve e a medio-lungo raggio, affiancati magari da magazzini per la logistica dell’ultimo miglio, per rispondere alla crescita dell’e-commerce, spinta anche dai nuovi stili di vita imposti dall’epidemia di coronavirus. Inoltre, potrebbero essere sviluppati nuovi sistemi di mobilità, come i droni sperimentati già a Dubai. Il valore del progetto è dell’ordine di alcune centinaia di milioni di euro. In futuro, il modello del fondo infrastrutture potrebbe anche essere replicato in altre città metropolitane.