ReLife, gruppo basato a Genova, leader sul territorio nazionale per la gestione dell’intero processo di valorizzazione delle raccolte differenziate, dalla raccolta al recupero dei rifiuti valorizzabili, dal monitoraggio puntuale del tasso di riciclo alla vendita finale di prodotti, controllato dal Fondo Infrastrutture Sostenibili di F2i sgr, ha annunciato l’acquisizione di Centro Brianza Macero (CBM), azienda con base a Seregno (Monza e Brianza), fondata nel 1960 da Isidoro Pellegatta e gestita da Alessandro, Mauro e Luca Pellegatta (si veda qui il comunicato stampa).
CBM, che impiega 40 persone e tratta 95.000 tonnellate di rifiuti all’anno, in particolare carta da macero, da avviare a riciclo in 2 siti produttivi, ha chiuso il 2021 con circa 11 milioni di euro di ricavi, dopo aver chiuso 2020 con 5.9 milioni di ricavi, un ebitda di 1,3 milioni e circa 690 mila euro di liquidità netta (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Grazie all’acquisizione, Il gruppo ReLife, che produce in 20 siti produttivi, in Liguria, Piemonte, Lombardia, Veneto e Toscana, che occupano 694 persone, genera un fatturato di circa 300 milioni di euro pro-forma (per tenere conto di tutte le recenti acquisizioni).
“Siamo molto orgogliosi e soddisfatti di avere portato a termini questa operazione”, ha commentato il ceo di ReLife Group, Marco Benfante, che ha aggiunto: “Con l’acquisizione di CMB, il Gruppo ReLife va a estendere i propri servizi di raccolta e di trasformazione dei rifiuti in un’area strategica come quella delle province di Milano, Como, Lecco e Bergamo, offrendo i propri servizi ambientali a primari Clienti dei settori della Logistica, GDO e Alimentare, e, in aggiunta, svolgendo il ruolo di hub come piattaforma di valorizzazione per le raccolte differenziate di importanti soggetti pubblici”.
Ricordiamo che l’ingresso di F2i nel capitale di ReLife era stato annunciato lo scorso agosto 2021. Il fondo ha acquisito il 70% del capitale di ReLife dai precedenti azionisti e cioé la famiglia Benfante, la famiglia Ghigliotti, la famiglia Malaspina e Xenon Private Equity, che hanno conservato una quota di minoranza della società, il tutto sulla base di una valutazione del gruppo superiore ai 500 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Il gruppo ReLife era stato costituito nell’ottobre 2018 dall’integrazione tra Il gruppo Benfante, operativo con un network di aziende di raccolta, trasporto, selezione di materiali recuperabili, e la Cartiera Bosco Marengo, produttore di cartoncino da carta recuperata (si veda altro articolo di BeBeez). Il progetto aveva coinvolto ben 11 imprenditori, con il supporto di Xenon, già azionista di minoranza del gruppo Benfante dal 2014 (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo, inoltre, che lo scorso luglio ReLife ha collocato un bond da 265 milioni di euro, che è stato sottoscritto interamente dal fondo europeo di debito di Pemberton Asset Management (si veda altro articolo di BeBeez). II proventi del bond sono serviti in parte a finanziare l’acquisto del 100% di General Packaging, una delle principali realtà italiane nella produzione di fogli e scatole di cartone ondulato, realizzate per oltre l’80% da carta riciclata, e del gruppo Plastipoliver, specializzato nel recupero e nel trattamento di materiali plastici. La sigla dell’accordo per le due acquisizioni era stato annunciato a fine giugno (si veda altro articolo di BeBeez). La restante parte dei proventi del bond sarà invece messa a disposizione del gruppo ReLife per finanziare ulteriori acquisizioni nel mondo dell’economia circolare.
Quanto alle acquisizioni, Benfante aveva cominciato la sua campagna di m&a già un anno prima dell’integrazione in ReLife, nel 2017, quando aveva infatti acquisito il 100% del Gruppo Ecolfer, primaria realtà che opera nel Triveneto da oltre ‘60 anni principalmente nella raccolta e avvio al riciclo di rottami ferrosi, legno, carta e plastica, con la famiglia Cecotto che ha continuato a gestire Ecolfer e che ha reinvestito per una minoranza in Benfante (si veda altro articolo di BeBeez). Nel febbraio 2020 ReAl, joint venture tra Alia Servizi Ambientali spa e ReLife, aveva poi annunciato l’acquisizione dell’intero capitale di Metalcarta srl, società attiva nel settore del riciclo di carta da macero e altri rifiuti riciclabili (si veda qui il comunicato stampa di allora). Infine, nel gennaio 2021 ReLife ha acquisito San Ginese Recuperi srl, titolare di un impianto di trattamento e riciclo dei rifiuti a Capannori (Lucca) (si veda qui il comunicato stampa).