Secondo quanto anticipato oggi da MF-Milano Finanza, nei giorni scorsi Goldman Sachs ha ottenuto infatti dagli azionisti di Octo Telematics il mandato per esplorare possibili strade di valorizzazione della partecipazione. Che comprendono, appunto, anche l’ipotesi della quotazione in borsa, non necessariamente a Piazza Affari. Anzi, l’idea sarebbe quella di sbarcare su un listino dove le società tecnologiche sono di casa; quindi a New York, Londra o un listino del Nord Europa.
Nel 2011 il gruppo aveva chiuso il bilancio con un fatturato di 69,6 milioni (dai 56 milioni del 2010), un ebitda di 44,3 milioni (+28%) e un utile netto di 6,7 milioni (da 4 milioni), in presenza di un debito finanziario netto di 50,2 milioni (in calo da 58,5 milioni). E per il 2012 l’ebitda è previsto in crescita di un ulteriore 30% e quindi vicino ai 55 milioni, che potrebbe raggiungere i 70 milioni nel 2013.
Secondo quanto riportato da Mergermarket nei giorni scorsi, si parla di una valutazione di almeno dieci volte l’ebitda del 2012 e cioè di oltre 500 milioni di euro. Ma, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, Goldman Sachs sta ragionando addirittura su un valore attorno a 1 miliardo di euro.
Per Matteo Di Montezemolo, alla guida di Charme, e per gli altri fondi potrebbe rivelarsi un’operazione molto redditizia, visto che sono entrati nel capitale di Octo Telematics nell’aprile 2010 con una valutazione di 4-5 volte l’ebitda del 2009, cioè di 130-160 milioni.