Dopo il dietrofront di Sun Capital a inizio maggio (si veda altro articolo di BeBeez), Seves si prepara a passare nelle mani di Triton Partners. Lo rivela oggi MF-Milano Finanza, che precisa che il gruppo produttore di mattoni in vetro, nato dall’ex Vetroarredo e controllato dal 2006 dai fondi Vestar ed Ergon Capital, potrà quindi riprendere l’attività grazie all’iniezione di nuova finanza per circa 70 milioni, tra equity e nuove linee di credito, a fronte di un abbattimento del debito a 50-70 milioni.
Triton Partners, operatore di private equity anglo-tedesco, è pronto a rilevare per un euro l’equity di Seves dagli attuali azionisti e a investire capitali freschi. A fine 2012, a fronte di un fatturato di 340 milioni (dai 368,4 del 2011) e di un ebitda di 22 milioni (da 32,5), il debito finanziario netto di Seves era ancora di ben 230 milioni, anche se già dimezzato dai 460 di fine 2011, in seguito a due successive conversioni di crediti in strumenti partecipativi del capitale da parte delle banche creditrici. Ora Unicredit e Ge Capital, le banche meno esposte, hanno deciso di fare un passo indietro e accettare la proposta di Triton di rimborso al 15% delle linee sindacate. Per contro, Bnp Paribas e Intesa Sanpaolo stanno ragionando su una proposta di rimborso al 19% delle linee sindacate e di conversione in equity per il credito residuo. Il tutto, in presenza di una proposta di rimborso al 100% delle linee revolving. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, a essere ancora in dubbio sarebbe soltanto Intesa Sanpaolo, mentre Bnp Paribas avrebbe già trovato l’accordo di massima. Una volta che l’accordo sarà definito, Seves depositerà una domanda di concordato in bianco al Tribunale di Firenze alla quale seguirà una domanda completa di ristrututrazione del debito sulla base dell’art. 182 della Legge Fallimentare.