Partners Group ha siglato con Atlantia l’accordo per l’acquisto del 49% di Telepass, il gruppo specializzato nei sistemi di pagamento automatico del pedaggio autostradale per 1,056 miliardi di euro, in linea con la valutazione attesa di circa 2 miliardi per l’intera società. Lo ha annunciato sabato 17 ottobre Atlantia, che manterrà il controllo del restante 51% e quindi continuerà a consolidare la società in bilancio (si veda qui il comunicato stampa). Grazie al potenziale di crescita dei nuovi servizi di mobilità e della piattaforma assicurativa sviluppata, Telepass ora punta a cogliere le opportunità collegate ai trend di crescita legati al fintech, all’insurtech e alla valorizzazione dei dati, anche attraverso il contributo strategico da parte del nuovo socio.
Nell’operazione Atlantia è stata assistita da Goldman Sachs International, Intesa Sanpaolo/Banca Imi e Mediobanca in qualità di advisor finanziari, dallo Studio Bonelli Erede per gli aspetti contrattuali e dallo Studio Gianni Origoni Grippo per gli aspetti di due diligence su Telepass. EY ha avuto il ruolo di advisor finanziario per Partners Group per i servizi di due diligence finanziaria e fiscale e per il tax structuring.
Partners Group si era aggiudicato l’esclusiva a trattare lo scorso settembre (si veda altro articolo di BeBeez). Le offerte per Telepass erano arrivate a fine giugno, oltre che da Partners Group, anche da Warburg Pincus in tandem con Neuberger Berman; e dal consorzio Bain-Advent-Fsi (si veda altro articolo di BeBeez). Tutti nomi che già circolavano da un anno, cioé da quando Atlantia aveva messo sul mercato una quota della controllata. All’epoca si diceva già che la valutazione di Telepass fosse attorno ai 2 miliardi di euro, sulla base di un multiplo di 12-13 volte l’ebitda previsto per il 2019, visto allora attorno ai 150 milioni di euro dai 111 milioni del 2018, a fronte di ricavi operativi per 188 milioni di euro, prevalentemente costituiti dai canoni Telepass per 116 milioni di euro, dalle quote associative Viacard per 21 milioni di euro e dalle Opzioni Premium per 27 milioni di euro (si veda qui il bilancio 2018 di Atlantia). Telepass ha poi chiuso il 2019 con 228 milioni di euro di ricavi operativi e un ebitda di 125 milioni di euro (si veda qui il bilancio 2019 di Atlantia).
Dopo uno stop dell’asta a ottobre 2019, il processo era ripreso a novembre, questa volta con l’ipotesi di vendere anche oltre il 50% del capitale di Telepass (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza si era parlato anche di un interesse anche da parte di una cordata formata dal fondo FSI, Sia e Generali e si erano diffuse le cifre relative ad alcune delle offerte arrivate nel frattempo sul tavolo degli advisor Goldman Sachs, Mediobanca e Banca Imi: Partners Group aveva offerto 2,1 miliardi di dollari, Apax 1,95 miliardi di dollari, e la cordata composta già allora da Warburg Pincus e Neuberger Berman 2,3 miliardi di dollari. Poi però il lockdown da coronavirus aveva di nuovo bloccato il deal sino a inizio maggio, quando la macchina si è rimessa in moto, con un’ipotesi di cessione del 49% (si veda altro articolo di BeBeez).
Telepass è già un leader europeo nei servizi di telepedaggiamento con 7 milioni di clienti e oltre 12 milioni di dispositivi in circolazione, una piattaforma che gestisce transazioni per oltre 7 miliardi di euro l’anno nei 14 paesi europei nei quali opera, coprendo oltre 105.000 chilometri di reti autostradali. Negli ultimi anni, Telepass ha aggiunto al servizio base del telepedaggiamento servizi addizionali collegati ai nuovi stili di mobilità, quali ad esempio i pagamenti cashless per il carburante, il parcheggio, i taxi e i servizi di mobilità condivisa; nonché prodotti assicurativi ad essi collegati e servizi di pagamento digitale.
A valle della transazione appena annunciata, Partners Group e Atlantia lavoreranno a stretto contatto insieme a Telepass su una serie di iniziative strategiche per accelerare la crescita del business attuale e per sviluppare la piattaforma a livello paneuropeo. Gli elementi chiave di questo percorso saranno il consolidamento del mercato dell’Electronic Tolling Collection (ETC) sia attraverso la crescita organica sia acquisitiva; il rafforzamento delle soluzioni di pagamento “one-stop” non solo per i clienti consumer ma anche per il nuovo segmento corporate; la crescita del business assicurativo attraverso lo sviluppo di polizze innovative; il tutto con la sempre costante attenzione alle iniziative ESG in collaborazione anche con le nascenti smart city europee, contribuendo a ottimizzare il trasporto multimodale e a ridurre le emissioni di CO2.
Partners Group, con oltre 96 miliardi di dollari di asset in gestione e oltre 136 miliardi investiti in private market a livello globale per conto dei propri clienti è presente in 20 paesi ed è quotata alla Borsa svizzera.