Riassetto azionario per Fondo Italiano d’Investimento sgr. Lo ha annunciato ieri Cassa Depositi e Prestiti, azionista di maggioranza, attraverso CDP Equity, della società di gestione di fondi di private equity e di private debt, che ora vede , da un lato, entrare nel capitale Banco BPM, BPER Banca, Fondazione Enpam e Fondazione Enpaia, e dall’altro uscire dal capitale Confindustria (che aveva il 3,5%) e CDP scendere dal 68% al 55% (si veda qui il comunicato stampa).
Fondazione Enpam, l’Ente previdenziale e assistenziale di riferimento di 460mila medici e odontoiatri, e Fondazione Enpaia l’Ente nazionale di previdenza per gli addetti e per gli impiegati in agricoltura che associa circa 9mila aziende e circa 40mila iscritti, avranno così il 5% ciascuna, mentre Banco BPM e BPER Banca avranno il 3,25% cadauna. Intesa Sanpaolo e UniCredit confermano le rispettive partecipazioni del 12,5% già detenute in precedenza, così come ABI che mantiene una quota del 3,5%
Ricordiamo che CDP era salita dal 43% al 68% del capitale di FII sgr a fine 2019 (si veda altro articolo di BeBeez), quando aveva acquisito un ulteriore 25%, rilevandolo in parte da Montepaschi e in parte da DEPOBank, che aveva ereditato la quota da Nexi, al momento della scissione delle attività di banca depositaria da quelle di pagamento del gruppo Nexi (si veda altro articolo di BeBeez). Sinora, quindi, il resto del capitale faceva capo a Intesa Sanpaolo e Unicredit, ciascuna per una quota pari al 12,5%; e ad ABI e Confindustria, ciascuna con una quota pari al 3,5%.
CDP aveva raggiunto il 43% del capitale di FII sgr dopo che nel 2016 aveva acquistato la quota che era del Ministero dell’Economia e delle Finanze, salendo così dal 12,5% al 25% del capitale, e successivamente aveva acquistato anche parte delle quote in capo ad ABI e Confindustria. L’obiettivo dichiarato di Cdp era da tempo quello di salire al 51% e oltre, per riallineare i suoi impegni di investimento nei fondi gestiti dalla sgr con le quote di controllo della stessa sgr.
Dal punto di vista gestionale, il rinnovato assetto proprietario di FII sgr comporterà l’ampliamento del Consiglio di amministrazione a 13 membri rispetto agli attuali 11. Con il rinnovo dell’assetto azionariato vi sarà un’altra novità in termini di governance: verrà costituito un Advisory Board a livello di sgr con funzioni consultive relative principalmente alla definizione delle politiche di investimento e asset allocation dei fondi, a beneficio dell’attività del CdA. L’Advisory Board sarà composto da 8 membri, ciascuno designato da un socio.
CDP in questo modo si intende offrire un maggiore coinvolgimento a soggetti istituzionali che hanno contributo e contribuiranno, attraverso l’investimento di risorse, alla creazione e allo sviluppo di nuovi fondi di investimento. Il tutto in linea con il Piano Industriale di FII sgr, che prevede anche il sostegno all’internazionalizzazione di imprese italiane di qualità con elevate potenzialità e attive in settori d’eccellenza dell’economia e delle filiere a esse connesse.
Nata nel 2010 su iniziativa del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), FII sgr attualmente gestisce 13 fondi di investimento mobiliari chiusi riservati a investitori qualificati, con 2,5 miliardi di euro di asset in gestione e opera sia attraverso investimenti diretti sia attraverso investimenti indiretti (fondi di fondi). A fine 2021, il totale delle attività in portafoglio vede il coinvolgimento di oltre 330 aziende, per un fatturato complessivo superiore a 38 miliardi di euro e un totale di più di 188mila dipendenti.