Gervasoni spa, storico marchio italiano dell’arredo , da circa 25 milioni di euro di ricavi, specializzata nel design e produzione di divani, letti e sedie firmati da Paola Navone, sarà la base di quello che è destinato a divenire un polo del design italiano nel settore dei mobili e dell’arredamento di alta qualità.
I fratelli Giovanni e Michele Gervasoni avevano infatti incaricato l’advisor DVR Capital di selezionare un nuovo socio per far crescere la società all’estero. L’operazione si è però nel frattempo trasformata in un progetto più complesso. Perché due volti noti del private equity italiano e cioé Fabio Sattin (tramite Private Equity Partners spa, la società con la quale Sattin insieme al socio Giovanni Campolo coinvestono con i fondi gestiti da Private Equity Partners sgr) e Paolo Colonna (presidente e amministratore delegato di Permira e associati spa) si sono fatti promotori di un club deal per creare un polo italiano dell’arredamento di design di alta qualità in grado di porre in essere sinergie dimensionali, organizzative, manageriali, strategiche e distributive, difficilmente realizzabili dagli operatori singoli.
Pep spa e Colonna hanno quindi costituito la holding Italian Design Brands spa con il supporto gruppo selezionato di investitori privati di alto livello al fine di unire consistenti forze finanziarie, strategiche e relazionali a solide e consolidate esperienze industriali e commerciali.
Sattin e Colonna hanno scelto la Gervasoni come base dalla quale partire. Così Italian Design Brands ha acquisito Gervasoni spa, con i fratelli Gervasoni che hanno reinvestito per una minoranza nella holding. Giovanni e Michele Gervasoni continueranno a essere attivamente coinvolti nella gestione dell’azienda e ricopriranno rispettivamente le cariche di presidente e di Consigliere Delegato del nuovo Gruppo. Nel consiglio di IDB siederanno anche Sattin e Paolo Colonna (entrambi vicepresidenti) e Alessandra Stea, in rappresentanza degli investitori finanziari.
L’operazione è stata assistita dagli studi legali Eversheds Bianchini e NCTM, dallo studio Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi e Associati, da NEC ed Ernst & Young, oltre che da DVR Capital, in qualità di consulente dei Fratelli Gervasoni.
L’interesse dei tre manager per Gervasoni era stata anticipato un mese fa dal Corriere della Sera, avanzando anche l’ipotesi che un altro target potenziale degli investitori nel settore dell’arredamento e design possa essere la Giorgetti di Monza,. Gli azionisti di quest’ultima, con circa 35 milioni i ricavi, per ragioni legate al passaggio generazionale hanno dato mandato a Banca Imi per la ricerca di un socio.