Space Holding, la holding fondata da Sergio Erede, Roberto Italia, Carlo Pagliani e Edoardo Subert, che negli anni scorsi è stata promotrice delle Spac della serie Space, ha lanciato Space Capital Club (SCC), progetto di private capital da 200 milioni di euro per investire in società con una forte propensione alla crescita che intendano aprirsi al mercato dei capitali (si veda qui il comunicato stampa).
Finora a SCC hanno aderito 30 investitori qualificati, tra famiglie imprenditoriali, family office e investitori istituzionali come Arca Fondi sgr e il Gruppo First Capital, holding di partecipazione finanziaria quotata all’Aim Italia e specializzata in investimenti in public equity e private equity, focalizzata sulle pmi, con masse in gestione superiori a 40 milioni di euro. I fondatori di Space Holding e i partner Alfredo Ambrosio, Laura Selvi, Elisabetta Cugnasca e Tommaso Gino hanno sottoscritto l’8% del capitale di SCC L’orizzonte temporale previsto per l’impiego dei capitali raccolti da SCC è di 3 anni e la dimensione indicativa di ciascun investimento promosso sarà tra i 30 e i 100 milioni di euro.
Il Consiglio di Amministrazione di SCC composto dai fondatori di Space Holding sarà supportato nelle decisioni da un Comitato Investimenti composto da altri 4 componenti del team Space e da 5 rappresentanti indicati dai soci, fra i quali Arca Fondi sgr. Inoltre, Space Capital Club sarà sostenuto dallo specialista in tecnologia e digitale Francesco Caio, da Leopoldo Zambeletti (esperto di farmaceutico ed health care) e Fabio Buttignon, che ha una esperienza rilevante come consulente di aziende familiari. La holding inoltre sarà responsabile delle attività di ricerca, selezione, valutazione e realizzazione delle opportunità di investimento.
Dal 2013 a oggi, Space Holding ha impiegato nel mondo del public equity oltre 1 miliardo di euro mediante la promozione di quattro Spac che hanno portato sul segmento Star di Borsa Italiana altrettante società leader nei loro settori di riferimento. Nel 2013 Space Holding aveva costituito
Space spa, la prima Spac di diritto italiano quotata sul Miv, che aveva effettuato la business combination con
Fila (si veda
altro articolo di BeBeez), tra i leader mondiali della produzione e commercializzazione di prodotti per colorare, disegnare, modellare, scrivere e dipingere.
Nel 2015 Space Holding ha poi costituito
Space2, sempre quotata sul Miv, che lo scorso aprile ha completato la business combination con
Avio (si veda
altro articolo di BeBeez), il gruppo internazionale leader nella realizzazione e nello sviluppo di sistemi di propulsione solida e liquida per lanciatori spaziali e nel trasporto spaziale. Space2 era stata scissa e aveva dato luogo a
Space3 (si veda
altro articolo di BeBeez), che a sua volta ha effettuato la business combination con
Aquafil, uno dei principali attori, in Italia e nel mondo, nella produzione di fibre sintetiche, che è sbarcata a inizio dicembre al segmento Star di Piazza Affari (si veda
altro articolo di BeBeez).
Nel dicembre 2017 Space Holding ha lanciato la Spac
Space4, che ha raccolto da investitori italiani ed esteri
500 milioni di euro, il massimo previsto e ben al di sopra del target iniziale di 400 milioni, ed è sbarcata a Piazza Affari sul segmento
Miv (si veda
altro articolo di BeBeez). Nell’aprile 2018 la Spac ha annunciato la business combination con
Guala Closures, il gruppo leader mondiale nella produzione di chiusure di sicurezza per liquori, vino, olio e aceto, acqua e bevande e prodotti farmaceutici. All’operazione ha partecipato anche il fondo
Peninsula Capital (si veda
altro articolo di BeBeez).
Guala Closures si è quotata in Borsa nell’agosto 2018 (si veda
altro articolo di BeBeez). Nei mesi successivi, però, il titolo è scivolato di nuovo sotto i 6 euro, sino a toccare un minimo a 5,9 euro lo scorso 30 agosto, per poi risalire nelle ultime settimane, anche a seguito della pubblicazione della
semestrale lo scorso 13 settembre, che indicava un aumento dei ricavi a 295,3 milioni al 30 giugno a cambi costanti (+14,1% dal primo semestre 2018), a fronte di un ebitda a sua volta in crescita a 50,4 milioni (+7,8%), con un debito finanziario netto a 486,2 milioni, per un fisiologico aumento legato alla stagionalità del business.
Il Sole 24 Ore a fine settembre ha riportato la notizia di un interesse da parte di grandi gruppi strategici americani, tra cui
Silgan Holdings, che si andrebbe ad aggiungere a quello di fondi di private equity internazionali, tra cui
Astorg e
Advent International (si veda
altro articolo di BeBeez),
così come si diceva già lo scorso aprile (si veda
altro articolo di BeBeez)