Megadyne, società torinese leader nella produzione e commercializzazione di pulegge e cinghie in poliuretano e in gomma, potrebbe presto passare sotto il controllo del colosso svizzero degli asset alternativi Partners Group. Lo ha scritto nei giorni scorsi Mergermarket.
Fondata nel 1957 e con sede a Mathi (Torino), Megadyne è controllata dal fondo francese Astorg Partners dal 2014, che aveva acquistato la quota di maggioranza dal Fondo Italiano d’Investimento e dalla famiglia Tadolini. Il Fondo Italiano controllava il 14,13% del capitale di Megadyne, come risultato di un primo investimento di 20 milioni nel settembre 2012 e di un secondo investimento da 2 milioni nel 2013, nel contesto di una più ampia operazione che aveva visto l’ingresso in Megadyne tramite aumento di capitale da parte di una famiglia di imprenditori turchi, che in cambio aveva ceduto al gruppo torinese la propria azienda (Rultrans).
Nel giugno 2014, poi, Astorg aveva comprato la maggioranza della società, mentre il Fondo Italiano aveva reinvestito circa 15 milioni per il 5% del capitale, Giorgio e Marco Tadolini avevano reinvestito per il 20% e i manager avevano fatto altrettanto per il restante 5%, con una piccola quota del capitale che era rimasta delle famiglie turche Cohenca e Cukurel (si veda altro articolo di BeBeez).
Oggi la quota di Megadyne che era del FII si trova nel portafoglio dei fondi di Neuberger Berman e del veicolo quotato NB Aurora, che l’hanno rilevata insieme alle altre partecipazioni dirette del FII.
Megadyne ha chiuso il 2016 con 282,3 milioni di euro di ricavi netti consolidati, un ebitda di 56,2 milioni e un debito finanziario netto di 176,4 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Alla fine del 2017 si era anche parlato di una possibile quotazione in Borsa di Megadyne.