Cinven ha bloccato l’asta su Eurovita, il gruppo assicurativo specializzato nel ramo vita, creato da Cinven a partire dal 2016, con l’acquisizione e l’integrazione di Ergo Previdenza, Old Mutual Wealth Italy (ex Skandia) ed Eurovita Assicurazioni (si veda altro articolo di BeBeez), a cui a fine 2019 si è aggiunta anche Pramerica Life spa, compagnia assicurativa italiana specializzata nel ramo vita venduta dall’americana Prudential Financial Inc. (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scrive Il Sole 24 Ore, secondo il quale alla base della decisione di Cinven c’è la fase attuale di complessità per le operazioni di m&a in ambito assicurativo in Italia.
Nella realtà potrebbe essere semplicemente una questione di prezzo. Stando a indiscrezioni di mercato, Cinven puntava a una valutazione tra i 600 e i 700 milioni di euro. Tuttavia, pare che il valore delle prime offerte fosse inferiore (si veda altro articolo di BeBeez), anche perché i numeri del 2020 della compagnia assicurativa hanno risentito pesantemente del lockdown da Covid-19: dopo un utile netto consolidato 2019 di 87,4 milioni di euro, a fronte di premi lordi per 2 miliardi di euro (si veda qui il bilancio consolidato 2019 di Eurovita Holding), il 2020 è stato chiuso con una raccolta premi lordi di 1.654,9 milioni: un decremento superiore al 33% che si è puntualmente riflesso sull’utile netto, anch’esso ridottosi a un terzo: da 31,7 a 11,2 milioni (si veda qui la Relazione sulla Solvibilità e Condizione Finanziaria per il 2020). In ogni caso, può comunque contare su circa 500.000 clienti e una rete distributiva di oltre 11.000 promotori finanziari e circa 2.500 sportelli bancari.
Evidentemente la brusca frenata della performance di Eurovita, di cui nel giugno scorso Mario Cuccia è stato nominato presidente (si veda altro articolo di BeBeez), ha indotto Cinven a una pausa di riflessione.
Sempre nel giugno scorso, BeBeez aveva ipotizzato che in attesa di tempi più propizi, Cinven potesse decidere di trasferire Eurovita dal fondo V (che nel 2013 aveva raccolto 5,3 miliardi di euro) a un nuovo fondo della stessa Cinven (si veda altro articolo di BeBeez), quindi un’operazione di fund restructuring, inserendosi così in un trend europeo che vede i grandi operatori di private equity sostanzialmente rivendere a se stessi le partecipate più promettenti in portafoglio a fondi vicini alla data di scadenza. Si tratta delle cosiddette operazioni GP-led (cioé guidate dai gestori dei fondi, i General Partner o GP) come soluzione utilizzata per ridare liquidità ai loro investitori (cioè i Limited Partners o LPs), senza dover ridurre nel contempo i loro asset in gestione (sul tema si veda altro articolo di BeBeez). Un’operazione analoga in Italia era stata condotta per esempio da Hellman&Friedman su Teamsystem lo scorso febbraio (si veda altro articolo di BeBeez).
L’asta di Eurovita, avviata nel marzo scorso, era gestita dall’advisor Deutsche Bank (si veda altro articolo di BeBeez). Tra gli interessati a Eurovita si citavano Blackstone, EICG (European Insurance Consolidation Group), Cnp Assurance e Crédit Agricole. Lo scorso maggio si parlava di tre offerte non vincolanti e in particolare si facevano i nomi di Blackstone, GamaLife (controllata di Apax) e ICG (si veda altro articolo di BeBeez). Mentre nel giugno scorso si era tornati a parlare di EICG, oltre che di GamaLife, ma soprattutto di Blackstone che, ricordiamo, insieme a Goldman Sachs in Italia nel settore ha già investito in Prima Assicurazioni, iniettando 100 milioni di euro in aumento di capitale nel 2018 (si veda altro articolo di BeBeez). GamaLife però ha nel frattempo deciso di puntare su Amissima Vita, controllata di Apollo, su cui ha spuntato l’esclusiva lo scorso luglio (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel frattempo, il fondo britannico, oggi guidato in Italia da Eugenio Preve, non ha certo riposto le ambizioni di ulteriore crescita a sud delle Alpi. Per esempio anche Cinven è in corsa per Amissima Vita, ed era già tra i pretendenti per l’acquisizione delle due joint venture di Aviva rispettivamente con Unicredit e UBI Banca (si veda altro articolo di BeBeez). Le quote della jv con Unicredit sono state poi cedute a inizio marzo a CNP Assurances e Allianz SE per 873 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa), mentre le quote della jv con UBI erano state cedute lo scorso novembre 2020 alla stessa UBI, che era salita così al 100% (si veda qui il comunicato stampa). Logico pensare che ulteriori acquisti siano condotti tramite Eurovita.
Eurovita è una delle società in portafoglio agli investitori di private equity
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