Parla anche italiano il progetto eolico offshore galleggiante Green Volt che si appresta a diventare il più grande parco eolico offshore galleggiante del mondo supportato da incentivi governativi è si è appena aggiudicato un contratto nell’ultima asta per le rinnovabili che si è tenuta in Gran Bretagna (si veda qui il comunicato stampa).
Parner di Green Volt, infatti, sono Vårgrønn, joint venture fra controllata di Eni, Plenitude (65%), e il fondo di private equity norvegese HitecVision (35% – si veda altro articolo di BeBeez), che si occupa di energia rinnovabile nel Nord Europa, e la scozzese Flotation Energy, sviluppatore di impianti eolici offshore, con un portafoglio di 13 GW che comprende sviluppi fissi e galleggianti in tutto il mondo, con progetti nel Regno Unito, Irlanda, Taiwan, Giappone e Australia.
Il progetto da 2,5 miliardi di sterline (3,28 miliardi di dollari), che dovrebbe avere una capacità sino a 560 megawatt, sarà situato a 80 chilometri dalla costa della Scozia nord-orientale e dovrebbe essere operativo nel 2029, secondo quanto indicato sul suo sito internet.
“Questo premio è un chiaro voto di fiducia da parte del governo britannico nei confronti dei nostri piani per la costruzione del primo parco eolico offshore galleggiante su scala commerciale in Europa”, ha detto Stephen Bull, amministratore delegato di Vårgrønn. “È una notizia fantastica sia per il nostro progetto che per il più ampio settore dell’eolico offshore galleggiante. Green Volt stimolerà gli investimenti in nuove infrastrutture portuali, contribuendo ad accelerare lo sviluppo di altri parchi eolici galleggianti”.
“La Scozia è già un pioniere mondiale dell’eolico galleggiante. Questo finanziamento darà il via alla fase successiva del più grande progetto eolico galleggiante d’Europa, a 80 km dalla costa della Scozia nord-orientale” ha aggiunto Nicol Stephen, amministratore delegato di Flotation Energy. “Green Volt è un enorme progetto da 2,5 miliardi di sterline. Creerà oltre 2.800 posti di lavoro durante la costruzione. Una volta operativo, il parco eolico offshore galleggiante fornirà energia pulita alla rete del Regno Unito, oltre a fornire elettricità rinnovabile alle vicine piattaforme petrolifere e di gas”.
Ricordiamo che Green Volt non è il primo progetto al largo della Gran Bretagna in cui è presente la jv fra Plenitude e Floatation Energy. Nel 2020, infatti, Vårgrønn ha raggiunto un accordo con Plenitude per acquisire il suo 20% in Dogger Bank (Regno Unito), un progetto di sviluppo che ha anch’esso l’ambizione di diventare il più grande parco eolico offshore nel mondo (si veda altro articolo di BeBeez). Gli altri soci sviluppatori di Dogger Bank sono SSE Renewables (40%) ed Equinor (40%).
Per quanto riguarda Plenitude, a gennaio 2024 ha sottoscritto un accordo con Galileo, piattaforma paneuropea di sviluppo e investimento nelle energie pulite, per la realizzazione di otto progetti fotovoltaici in Italia. L’intesa è stata sottoscritta da GreenIT, joint venture tra la controllata (al 51%) dell’Eni e Cdp Equity (49%), nata nel 2021 (si veda altro articolo di BeBeez) per produrre energia elettrica da fonti rinnovabili.
Ricordiamo anche che a dicembre 2023 è stato siglato un accordo secondo il quale il fondo elvetico Energy Infrastructure Partners (EIP) entrerà nelò capitale di Plenitude arrivando al circa il 9%, mediante un aumento di capitale fino a 700 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).