Il broker Wide Group, innovativo broker assicurativo italiano, partecipato dalla scorsa estate dal private equity britannico Pollen Street Capital, a valle di un’operazione che ha come obiettivo il consolidamento del mercato in Italia (si veda altro articolo di BeBeez), ha acquisito Assileo Broker srl, broker italiano fondato nel 2000 da Flavio Sestilli (attuale presidente dell’Aiba, associazione italiana brokers di assicurazioni e riassicurazioni) e da Michele Leonarduzzi, ai quali si è aggiunto nel 2015 Giovanni Battista Campo Antico. La nuova acquisizione intensifica la presenza di Wide su Milano e la introduce sul territorio genovese, città dove Assileo opera da sempre.
Specializzata nel settore corporate, transportation ed energie sostenibili, Assileo Broker è una realtà qualificata che nasce dall’esperienza di due famiglie che hanno operato nel mondo assicurativo sin dal 1874. Il know-how della società proviene da quattro generazioni che hanno tramandato, nel corso degli anni, la loro competenza.
L’operazione permette a Wide di espandersi ulteriormente nel nord ovest e porta gli ex consiglieri e broker di Assileo, Leonarduzzi, Sestilli, Campo Antico, a unire la loro visione con quella degli attuali intermediari assicurativi del gruppo.
Gianluca Melani, co-founder & managing director di Wide Group, ha commentato: “Con questa operazione ci arricchiamo reciprocamente di una storia e una professionalità assicurativa che si tramanda da tre generazioni e di nuove competenze sinergiche con l’attuale impostazione del nostro modello operativo. Modello che trova in questa operazione una nuova conferma della sua bontà e del suo obiettivo: offrire un servizio eccellente ed innovativo ai nostri consulenti e relativi clienti”.
Flavio Sestilli, ceo e co-founder di Assileo Broker, ha aggiunto: “Questa operazione è frutto di pianificazione e visione condivisa di un progetto. Costituiremo, insieme, una grande squadra sempre più grande e forte, unendo conoscenze, capacità e intenti per sviluppare e crescere in questo mercato. Il futuro che ci attende va guardato con ottimismo, insieme saremo broker sempre più professionali, innovativi e tecnologici”.
La società ha chiuso il 2022 con 816 mila euro di ricavi, 117 mila euro di ebitda e liquidità netta di 2,2 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Con questa nuova operazione Wide Group prosegue dunque il suo percorso di crescita attraverso aggregazioni e acquisizioni di realtà di brokeraggio d’eccellenza e di singoli consulenti sul territorio nazionale, con un modello operativo volto a valorizzare le competenze tecniche del broker e ottimizzarne la gestione delle attività. Ricordiamo infatti che tra ottobre e novembre scorsi ha chiuso le sue due prime acquisizioni (si veda altro articolo di BeBeez), comprando Mida srl, broker milanese che sinora faceva capo a Davide Arculeo (80%) e Stefano Agnesi (20%), (si veda qui il report di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente); e aggregando Pico Adviser Group srl, assicuratore del credito specializzato in piccole e medie imprese con sede a Bologna, fin a quel momento controllato al 61,63% da Mario Puviani, Penta srl (21,99%) e Massimo Cerchi (16,38%) (si veda qui il report di Leanus).
Fondato nel 2016 Gianluca Melani, Gerardo Di Francesco e Matteo Barbini , WIde Group si è sviluppato rapidamente attraverso aggregazioni di realtà di brokeraggio e di consulenti qualificati sul territorio nazionale, affermandosi come il più grande BrokerTech-enabler in Italia. Il gruppo conta sedi operative di Bolzano, Bologna, Treviso, Milano, Torino, Padova, Verona, Brescia, Reggio Emilia, Roma e Pescara.
Melani ha detto che WIdfe Group è oggi arrivato a intermediare 160 milioni di premi e a contare 330 risorse che lavorano il gruppo, tra cui 160 broker. Il tutto con un fatturato 2022-2023 di gruppo in crescita del 56% dall’anno prima a quota 24 milioni. E non basta, perché, ha detto ancora Melani, “a oggi abbiamo raggiunto commissioni per circa 32 millioni di euro e continuiamo il nostro percorso di sviluppo investendo e reinvestendo i profitti generati in tecnologia e persone”, aggiungendo: “Vogliamo crescere in maniera profittevole e arrivare nel giro di quattro o cinque annia un fatturato vicino a 100 milioni di euro“.
Il bilancio civilistico dell’esercizio si era invece chiuso a fine aprile 2023 con 18,36 milioni di euro di ricavi netti (da 15,3 milioni l’anno prima), un ebitda di 2,6 milioni (da 1,8 milioni) e liquidità netta per circa 2 milioni (da 6,7 milioni), (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).