Dopo il successo di Wellio Dante, è stato presentato ieri il secondo sito milanese di pro-working di Covivio gruppo immobiliare di diritto francese ma facente capo a Leonardo Del Vecchio. Wellio Duomo, questo il nome della nuova struttura, è in Via dell’Unione, non molto distante dal primo, aperto nell’agosto 2020 in via Dante che oggi ospita clienti quali Lavazza, Panta Ray, Fifty Finance, e Wellington Management (si veda altro articolo BeBeez).
Il complesso di co-working si rivolge a startupper, imprenditori e liberi professionisti ma, rispetto al passato, vede aziende già consolidate affittare spazi, come E-On, Viceversa e Iziwork. I clienti sono 40 divisi tra i due Wellio con contratti di durata medio lunga. Aperto lo scorso aprile, in un mese anche questo sito ha fatto il tutto esaurito degli spazi (si veda qui il comunicato stampa).
Covivio, braccio immobiliare di Leonardo Del Vecchio, quotata a Milano e Parigi, guidato in Italia da Alexei Dal Pastro, continua quindi nella direzione dello sviluppo e riqualificazione di immobili di prestigio dedicati al nuovo modo di vivere l’ufficio. La riqualificazione completa dell’edificio (di proprietà di Covivio) è costata più di 15 milioni di euro, cifra analoga a quella sborsata er Wellio Dante.
Wellio Duomo, inserito in un immobile storico di circa 5.000 mq, include 480 postazioni di lavoro personalizzabili e flessibili, sale meeting e spazi comuni (phone booth, aree break e salette per riunioni informali), un’area bar al terzo piano con terrazza e un sistema integrato di salotti verdi. Completa il tutto un rooftop di 500 metri quadri con vista sul Duomo e sui tetti del centro storico.
Il progetto Wellio, che interessa superfici comprese tra 2.000 e 6.000 mq in all’interno di immobili di proprietà di Covivio, è stato lanciato nel novembre 2017 e oggi conta nove sedi, di cui sette in Francia, (quattro a Parigi, una a Marsiglia, una a Bordeaux e una a Lione) e due a Milano.
“C’è sempre più richiesta di flessibilità, servizi, ma anche di benessere e sicurezza e nella formula Wellio questi elementi vengono sintetizzati al meglio”, ha detto Dal Pastro. Ha aggiunto: “Stiamo facendo valutazioni su immobili che abbiamo in portafoglio come quello di Corso Italia, di 12 mila mq, l’ex sede della Ats. Abbiamo varie discussioni in corso ma non sappiamo ancora se affittarlo a più tenant o a un solo inquilino. I lavori si chiuderanno comunque a fine 2023. Intanto stiamo ragionando di acquisire immobili da destinare interamente a Wellio. Il format funziona e apriremo anche a Berlino. A Milano ospitiamo realtà importanti, big account, come Technimont, Fastweb e Banca Intesa. Inoltre siamo i primi proprietari in Europa nel segmento hotel. I confini tra le asset class stanno cambiando”.
Ricordiamo che il patrimonio di asset in Europa a fine 2021 di Covivio era di 26,7 miliardi di euro (17,7 mld di euro di pertinenza del gruppo) (si veda altro articolo BeBeez), distribuito a livello geografico per il 41% in Germania, per il 38% in Francia e per il 16% in Italia. Il patrimonio è poi composto per il 57% da immobili a uso ufficio in Francia, Italia e Germania, principalmente in posizioni centrali nelle città di Parigi, Milano e nelle principali città tedesche; per il 15% da immobili a uso alberghiero nelle maggiori città turistiche europee (Parigi, Berlino, Roma, Madrid, Barcellona, Londra), locati o gestiti direttamente da operatori leader come AccorInvest, IHG, B&B, NH Hotels; e per il 28% da immobili a uso residenziale in Germania nel centro delle città di Berlino, Dresda, Lipsia, Amburgo e delle grandi città della regione Renania Settentrionale-Vestfalia (si veda altro articolo BeBeez).
Quanto alla redditività del mondo Wellio, Dal Pastro ha detto: “ci occupiamo della gestione a 360°. La redditività è circa il 20% del margine addizionale legato all’Ebitda del veicolo. In ogni caso, i ricavi di Wellio per noi si aggirano tra il 3 e il 5% del totale, non di più”.
“Costruiamo da greenfield e facciamo continue riqualificazioni, in Europa abbiamo 1000 dipendenti, di cui 110 in Italia e siamo focalizzati sugli uffici come gestione e sviluppo”, ha precisato a BeBeez l’ad. A Milano Covivio sta lavorando sul distretto Symbiosis dove Snam ha firmato un contratto di acquisto di un edificio di futura realizzazione che, dal primo trimestre del 2024, diventerà la sede centrale del gruppo delle infrastrutture energetiche quotato a Piazza Affari (si veda altro articolo BeBeez), affiancando lo storico presidio di San Donato Milanese (si veda qui il comunicato stampa). E sta lavorando anche su The Sign, il progetto di rigenerazione urbana che trasformerà l’area dell’ex Fonderia Vedani (Romolo) dove arriverà L’Oréal Italia a lavori terminati, ovvero nel 2024.
Ricordiamo che Covivio ha segnato progressi nell’asset management degli immobili a uso ufficio ‘manage to core’ e nuovi accordi di vendita per 264 milioni da inizio anno, di cui 183 milioni di pertinenza del gruppo, e un margine medio del +2,3% rispetto all’ultimo valore di perizia (si veda qui il comunicato stampa). In tutto il 2021 gli accordi di vendita avevanoo toccato i 901 milioni, di cui l’80% relativi a uffici, e gli asset italiani avevano pesato per 196 milioni, contro i 180 milioni che era l’obiettivo massimo per lo scorso anno (si veda altro articolo di BeBeez).
Le cessioni del primo trimestre hanno riguardato principalmente, in Italia, l’immobile direzionale di Via dell’Innovazione 3 a Milano, venduto lo scorso marzo ad Aermont Capital (si veda altro articolo di BeBeez), oltre che la prosecuzione della razionalizzazione del portafoglio Telecom Italia.
Infine, a fine marzo Central Sicaf, sempre controllata da Covivio, ha finalizzato la vendita di un portafoglio immobiliare, distribuito su tutto il territorio nazionale (con prevalenza in Piemonte e Basilicata), a un investitore internazionale, per un controvalore di 45,1 milioni di euro. L’operazione ha riguardato un portafoglio di centrali telefoniche, attualmente locate a Telecom Italia (si veda altro articolo di BeBeez). Non a caso Central Sicaf, con sede a Milano, è stata costituita nei primi mesi del 2017 proprio mediante l’apporto, da parte del promotore Covivio, del portafoglio immobiliare locato a Telecom (si veda altro articolo di BeBeez). E infatti già nel novembre 2021 sempre Central Sicaf aveva venduto al gruppo immobiliare di San Diego (California) AP Wireless 17 immobili funzionali affittati a Telecom Italia per circa 111 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez) dopo che nell’aprile 2021 sempre AP Wireless Italia Infrare aveva comprato da Central Sicaf un altro portafoglio di otto immobili a destinazione d’uso mista, per un prezzo complessivo di 58,4 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Covivio sta poi investendo sulla riduzione delle emissioni, con l’obiettivo di diminuirle del 40% entro il 2030. Inoltre il gruppo intende aumentare la quota del patrimonio green, attualmente al 91%. A questo proposito, Dal Pastro ha sottolineato che la sede di Aon nel quartiere Romolo di Milano ha ottenuto il miglior punteggio LEED a livello europeo.