Il progetto Parco Romana ha vinto il bando per la redazione del masterplan preliminare di valorizzazione dell’ex Scalo di Porta Romana a Milano (si veda qui il comunicato stampa). Il progetto è stato scelto fra sei finalisti e presentato dal team di studi di architetti Outcomist, Diller Scofidio + Renfro, PLP Architecture, Carlo Ratti Associati.
Il bando internazionale era stato indetto dal fondo di investimento immobiliare Porta Romana, promosso e gestito da Coima sgr e sottoscritto da Covivio, Prada Holding e dal fondo Coima ESG City Impact, in accordo con il Gruppo FS Italiane. Ricordiamo infatti che Coima, Covivio e Prada Holding si erano aggiudicate per 180 milioni di euro lo Scalo di Porta Romana nel novembre 2020, dopo aver partecipato al bando di gara lanciato dal Gruppo FS Italiane a gennaio 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). Coima e Covivio erano in gara per l’area fin dal giugno 2019, insieme a Hines e Värde Partners (si veda altro articolo di BeBeez).
Si tratta del più grande piano di rigenerazione urbana che interesserà Milano nei prossimi 20 anni, uno dei più grandi progetti di valorizzazione del territorio in Italia ed Europa. Per lo Scalo di Porta Romana sono previste aree edificabili per 164.000 mq, mentre il 50% della superficie dello Scalo sarà dedicato ad aree a verde e spazi pubblici.
Il progetto Parco Romana è stato presentato ieri durante una conferenza stampa alla quale hanno partecipato: il sindaco di Milano Giuseppe Sala, l’assessore alle infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi, l’amministratore delegato di Fondazione Milano-Cortina 2026 Vincenzo Novari, l’assessore all’urbanistica del Comune di Milano Pierfrancesco Maran, l’amministratore delegato di FS Sistemi Urbani Umberto Lebruto, il ceo e fondatore di Coima Manfredi Catella, il ceo per l’Italia di Covivio Alexei Dal Pastro, il consigliere delegato di Prada Holding Carlo Mazzi, il membro della commissione giudicatrice Laura Montedoro, il presidente della commissione giudicatrice Gregg Jones e il team progettista vincitore del bando, coordinati dal responsabile unico del concorso Leopoldo Freyrie.
Il progetto Parco Romana da un lato rigenera uno scalo ferroviario, dall’altro riunisce residenti, e visitatori in una comunità con una sua specifica identità collegata, attraverso il network di trasporti pubblici, al territorio circostante. Parco Romana è il cuore naturale del progetto, un prato naturale privo di barriere architettoniche che rende fruibile l’ex sito ferroviario all’interno del tessuto urbano circostante. Ulteriori interventi di mitigazione della ferrovia includono una potenziale highline milanese sopra il fascio dei binari, per consentire ai residenti e ai visitatori di attraversare l’intera lunghezza dello Scalo.
Il nuovo Distretto Lodi è caratterizzato da una piazza pubblica a più livelli che fa da ponte sui binari attivi per collegare al grande parco Piazza Lodi, la stazione della Circle Line e gli edifici a uso ufficio previsti nel settore orientale dello Scalo. All’estremo opposto, nel quadrante sud ovest, sarà costruito il villaggio olimpico, che al termine delle competizioni sarà trasformato in uno studentato da circa 1.000 posti letto da parte di Coima, che svilupperà anche la componente residenziale libera e agevolata.
L’impegno per la sostenibilità del masterplan definisce e misura gli obiettivi ambientali ed ecologici con indicatori di prestazione (KPI) che guidano il processo di progettazione e di costruzione. Oltre a soddisfare e integrare ogni requisito dell’accordo di programma per lo Scalo Porta Romana, gli obiettivi si allineano ai protocolli dell’Accordo di Parigi, del Green Deal europeo e del Piano nazionale di recupero e resilienza definito a livello di SDG delle Nazioni Unite.
Il masterplan designato vincitore, come previsto dall’accordo di programma, è un documento orientativo e non vincolante. Lo sviluppo del masterplan terrà conto delle indicazioni ricevute dalla giuria, dai promotori, e delle osservazioni e istanze della città raccolte durante la fase di consultazione pubblica, avviata ieri, come previsto dall’accordo di programma sugli scali. Il progetto finale del masterplan sarà consegnato entro maggio e il progetto del villaggio olimpico entro ottobre, in vista della consegna per il luglio 2025.
Il concorso si inserisce nell’accordo di programma sottoscritto nel 2017 di cui sono parte il Comune di Milano, la Regione Lombardia, il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane (con Rete Ferroviaria Italiana e FS Sistemi Urbani) per la riqualificazione dei sette scali ferroviari dismessi (Farini, Porta Romana, Porta Genova, Greco-Breda, Lambrate, Rogoredo, San Cristoforo), che complessivamente coprono una superficie di 1 milione e 250 mila mq, di cui circa 200 mila rimarranno a uso ferroviario.
Giuseppe Sala, sindaco di Milano, ha commentato: “Con la presentazione del masterplan di Porta Romana, il percorso di rigenerazione degli ex scali ferroviari compie un nuovo importante passo avanti. La realizzazione del progetto vincitore offrirà nuove opportunità all’intero quartiere e alla città, a cominciare da più verde e servizi. Nel 2026, in occasione dei Giochi olimpici invernali Milano-Cortina, quest’area ospiterà atleti provenienti da tutto il mondo e, a fine manifestazione, il villaggio olimpico lascerà spazio a residenze universitarie. La rinascita dei vecchi scali ferroviari sarà una risposta concreta alle esigenze della città, alle istanze di equità sociale e di impegno ambientale che i milanesi chiedono”.
L’assessore alle infrastrutture e trasporti di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi ha affermato: “Ridisegnare gli spazi urbani e farlo secondo criteri di sostenibilità è fondamentale. Vale per il recupero degli scali ferroviari come per tutte le opere da realizzare per i Giochi 2026, dato che i benefici rimarranno nel tempo. Lo sforzo congiunto delle istituzioni in ottica Olimpiadi è anche l’occasione, in Lombardia ma non solo, per agevolare l’uscita dalla crisi economica innescata dalla pandemia. La Regione ha messo in campo risorse ingenti che si aggiungono a quelle statali: sono stati infatti allocati attraverso il Piano Lombardia 574,8 milioni di euro tra l’acquisto di treni nuovi e gli investimenti su infrastrutture viarie e ferroviarie”.
Vincenzo Novari, ceo della Fondazione Milano-Cortina 2026, ha sottolineato: “Il percorso che comincia oggi e porterà alla trasformazione del Villaggio Olimpico per Milano Cortina 2026 in residenza universitaria incarna alla perfezione uno dei capisaldi che abbiamo messo alla base della nostra visione dei Giochi: il circolo virtuoso tra sostenibilità a 360 gradi e lascito di una infrastruttura per le generazioni future”. Umberto Lebruto, amministratore delegato di FS Sistemi Urbani, ha aggiunto: “Il progetto vincitore ha saputo cogliere la necessità di riempire il vuoto urbano dell’ex scalo di Porta Romana offrendo nuove funzioni e servizi pubblici che andranno a soddisfare le esigenze dei cittadini, con specifica attenzione all’aspetto del verde pubblico. L’elemento fondante di questa ricucitura urbana è rappresentato dal miglioramento della mobilità e dell’accessibilità, da intendersi non solo relativamente alla ferrovia, ma anche ad altre modalità di trasporto, tutte rivolte alla sostenibilità ambientale.”
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