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Per 66,4 milioni di euro la proprietà di Castello San Giorgio a Portofino, anche noto come Villa San Giorgio, sarebbe passata dalla famiglia di assicuratori genovesi Garrè alla società Fort Partners, franchisee della catena alberghiera Four Seasons per la Florida e altre località. Lo ha scritto ieri il Corriere della Sera, secondo cui le firme relative a questo accordo di vendita, di cui si parla già da mesi e che si dava già concluso a novembre 2023 (si veda qui il Giornale d’Italia), sarebbero state apposte il 29 aprile in un ufficio di via Manzoni 12, a Milano.
BeBeez ha contattato sia Stefano Garrè sia Fort Partners senza ricevere un commento in merito.
Fort Partners Puerto Rico LCC è una società di sviluppo e gestione immobiliare con uffici di rappresentanza a Miami, che è stata fondata dall’imprenditore Nadim Ashi e agisce sovente come testa di ponte della catena alberghiera internazionale di proprietà di Bill Gates, di cui è investitore anche il principe Al-Waleed bin Talal, spiega Il Corriere.
Se le indiscrezioni fossero confermate, sarebbe la terza operazione relativa ad immobili di pregio compiuta in Italia da Fort Partners negli ultimi due anni, dopo quelle relative a Palazzo Marini (si veda altro articolo di BeBeez) e a Palazzo della Rovere a Roma.
A vendere sarebbe stata l’immobiliare che fa capo ad Andrea, Roberta e Stefano Garrè, cui fanno capo sia Garrè & C. Assicurazioni srl sia Garrè Assicurazioni sas, agenzia generale di Groupama Assicurazioni spa. Si tratterebbe dell’Immobiliare San Giorgio srl, che nel bilancio 2022 di Garrè & C. Assicurazioni srl è indicata come collegata. La stessa società ora risulta controllata al 100% da Portofino Invest srl, che fa capo al 100% a Fort Hospitality Group llc, chè è una società del Delaware che sarebbe stata utilizzata per concludere l’operazione ed ha una filiale con il medesimo nome che opera proprio a Miami.
Secondo la ricostruzione effettuata dal Corriere, i Garrè avrebbero realizzato “un ottimo affare” perchè una procedura di rivalutazione del 2022 che teneva conto di valori di mercato confermati da professionisti incaricati, tramite perizia di stima, indicava in 37,33 milioni il valore della proprietà venduta alla società di Ashi.
Si tratta di un immobile di origine medioevale, di oltre 1200 mq, diviso in 12 mini appartamenti con ascensore privato che porta alla spiaggetta sottostante in una proprietà che comprende anche un parco con uliveti e vigneti. Fra i proprietari recenti, la baronessa Jeannie Watt Mumm, vedova del barone Mumm, produttore dell’omonimo champagne, mentre fra gli affittuari che hanno dovuto traslocare dopo aver ricevuto disdetta, i media indicano Rosanna Armani, sorella di Giorgio, la famiglia Loro Piana, la gallerista Carla Sozzani, oltre al Museo del Parco di Portofino, gestito da Daniele Crippa.
Quale il futuro della struttura? Quando a ottobre 2023 erano emerse le prima indiscrezioni, Matteo Vicavia, sindaco di Portofino, aveva precisato che “il piano regolatore del Comune vincola l’immobile a uso abitativo e non è possibile il cambio per trasformarlo in albergo” (si veda Il Post). Di diversa opinione si era mostrato Maurizio Raggio, facilitatore dell’acquisizione, che a novembre aveva detto a Il Giornale d’Italia: “sarà il progetto più bello e lussuoso mai presentato negli ultimi vent’anni in Liguria”. Il piano regolatore, attualmente, non prevede ipotesi di hotel, ma se il Comune considerasse il progetto importante per Portofino potrebbe valutare un’eventuale deroga, considerando che le regole sono state scritte oltre 50anni fa. La giunta comunale potrà decidere se il progetto è attrattivo e possa portare beneficio al nostro paese”.
Raggio è un imprenditore di Portofino che tra il 1992 e il 1994 venne coinvolto dalle indagini sulla corruzione nei partiti note come Tangentopoli e che nel 2019 fu condannato a nove mesi di reclusione per il furto di alcuni gioielli appartenenti alla sua ex moglie, la contessa Franca Vacca Agust. Reati che sono prescritti ha spiegato Il Post nella sua ricostruzione della transazione relativa al castello che sarebbe nata a Miami: “eravamo in spiaggia con Nadim Ashi, il capo di Fort Partners, mi ha detto che stavano facendo due operazioni a Roma, di cui una in Vaticano, molto importanti a livello turistico, e se conoscevo location particolari. Gli ho fatto vedere il Castello San Giorgio e se ne è innamorato subito”, aveva spiegato Raggio.
La prima delle due operazioni riguarda l’acquisizione di Palazzo Marini, come accennato, che è un palazzo storico romano passato di mano per 165 milioni a settembre 2022, dall’immobiliarista Sergio Scarpellini al fondo Millennium Luxury, interamente sottoscritto da Fort Partners e gestito da Dea Capital, che aveva creato questo fondo da 200 milioni di euro appositamente per quest’operazione (si veda altro articolo di BeBeez). L’obiettivo è di trasformarlo in un albergo a marchio Four Seasons, con apertura prevista entro il Giubileo del 2025, medesima data di inaugurazione prevista per l’altro progetto che sarà realizzato in Palazzo della Rovere, a pochi metri dal Vaticano, con un investimento di 54 milioni di euro, aveva scritto The Wall Street Journal.
A concedere in locazione la struttura era stato l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme che aveva firmato il 10 marzo 2023 gli accordi con una società benefit del Gruppo Fort Partners per l’affidamento in locazione ad uso alberghiero di una porzione del palazzo in via della Conciliazione 33 a Roma, sotto la gestione del gruppo Four Seasons. Il tutto dopo aver chiesto e ottenuto dalle competenti Autorità della Santa Sede l’autorizzazione ad avviare le trattative con il suddetto gruppo, spiegava l’organo di informazione dell’Ordine precisando che i costi di ristrutturazione di Palazzo della Rovere sono integralmente a carico della società locataria.