Il fondo di rigenerazione urbana Coima ESG City Impact, gestito da Coima sgr (si veda altro articolo di BeBeez), ha superato i 900 milioni di euro di raccolta e ha avviato l’aumento di capitale per il prossimo closing (si veda qui il comunicato stampa), con un obiettivo di 300 milioni, come ha spiegato l’amministratore delegato Manfredi Catella al Sole 24 Ore. La società, che investe, sviluppa e gestisce patrimoni immobiliari per conto degli investitori istituzionali, oltre a coordinare la realizzazione del Villaggio Olimpico dei Giochi di Milano-Cortina 2026, ha anche costituito il fondo Villaggio Olimpico da quasi 150 milioni, dedicato allo sviluppo dello studentato da 1.700 posti di Porta Romana. In quest’operazione, il fondo Coima Housing è il sottoscrittore di maggioranza, affiancato dal FNAS-Fondo Nazionale Abitare Sociale gestito da CDP Real Asset sgr, che ha appena investito 50 milioni per il 36-37% (si veda altro articolo di BeBeez). La dotazione di Coima Housing non rientrerebbe nel miliardo appena superato da Coima ESG City Impact, mentre quella del fondo Porta Romana sì.
“Con la partecipazione del fondo FNAS nel programma dedicato al settore studentati di Coima Housing, la dotazione di capitale del Fondo Impact raggiunge complessivamente oltre un miliardo. L’impatto economico derivante dagli investimenti ad oggi in essere, unitamente alle partnership, ai co-investimenti e ai finanziamenti bancari, ha superato 2 miliardi di euro, con l’obiettivo finale di promuovere progetti per un valore di oltre 4 miliardi”, si legge nella nota.
Coima ESG City Impact è al vertice di una serie di fondi e vede come attuali sottoscrittori, oltre a Coima sgr, la Fondazione Enpam, la Cassa Forense, la Cassa dei Dottori commercialisti, Inarcassa, BCC-Credito Cooperativo, la Fondazione Cariparo e la Compagnia di San Paolo. Al di sotto di questo fondo ci sono da una parte il fondo Coima Housing, lanciato un anno fa con Intesa Sanpaolo (si veda qui il comunicato stampa di allora), che ha una dotazione di 300 milioni, e dall’altra il fondo Porta Romana, lanciato assieme a Prada Holding e Covivio (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che lo sviluppo dello Scalo di Porta Romana è finanziato anche da Intesa Sanpaolo, che supporta l’omonimo fondo attraverso un sustainability-linked loan di 250 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
Al di sotto di Coima Housing compare ora il fondo Villaggio Olimpico, che come detto ha una dotazione di quasi 150 milioni (che rientrano nella dotazione complessiva di Coima ESG City Impact), con cui realizzerà lo studentato da 1.700 posti letto convenzionati (di cui il 30% a tariffa agevolata) su una superficie di 30mila metri quadrati, che sarà restituito alla città al termine dei Giochi nel 2026.
Le strutture del Villaggio Olimpico sono state invece realizzate dal fondo Porta Romana, che pochi giorni fa ha completato le sei palazzine da otto piani ciascuna (si veda qui il comunicato stampa). “Grazie a tecniche di costruzione innovative è stato possibile comprimere i tempi di realizzazione dell’opera, che in un solo anno di lavoro ha visto il completamento delle strutture delle sei palazzine del Villaggio Olimpico per circa 50mila metri quadrati lordi garantendo all’intero progetto un anticipo di tre mesi sulle tempistiche di consegna alla Fondazione Milano-Cortina”, spiega la società.
Il Villaggio Olimpico rappresenta quindi il primo tassello del grande progetto di rigenerazione urbana dello Scalo di Porta Romana. L’area, al centro di un profondo intervento di rigenerazione urbana ispirato ai principi di sostenibilità e inclusione sociale, si avvia a diventare uno dei poli più innovativi della città, coniugando una vocazione residenziale con sistemi industriali e importanti realtà scientifiche e culturali, come Fondazione Prada.
“Il Villaggio Olimpico è sviluppato coniugando le esigenze di utilizzo pre e post competizione, per consentire di integrare nel futuro quartiere gli spazi fisici e i servizi progettati per gli atleti, minimizzando così i lavori di riconversione e gli impatti ambientali realizzando un progetto a impatto ambientale zero”, si legge ancora nella nota.
Il fondo Coima Housing investirà anche nello sviluppo del primo progetto di “fair and affordable housing”, previsto nell’ambito della collaborazione fra Coima e CCL-Consorzio Cooperative Lavoratori siglata un anno fa, che sarà sviluppato sempre nell’ambito dello Scalo di Porta Romana (si veda qui il comunicato stampa di allora). In particolare, nell’ambito dell’accordo di programma che prevede per lo scalo circa 50mila metri quadrati di edilizia residenziale sociale, CCL e il fondo Coima Housing svilupperanno la componente di edilizia convenzionata ordinaria (225 unità abitative per circa 17mila metri quadrati) e la componente di edilizia residenziale pubblica (95 unità abitative per circa 5.000 metri quadrati).
Ricordiamo che Coima ESG City Impact è il più grande fondo di rigenerazione urbana italiano, al primo posto tra i peer group di sviluppo GRESB in Europa con rating a 5 stelle e si posiziona in un gruppo ristretto di soli ventitré fondi a livello mondiale nell’ambito del Global Sector Leader di sostenibilità che valuta 2.084 fondi di 75 Paesi. Per il fondo è stata aumentata la dimensione a 2 miliardi di euro a fine novembre (si veda qui il comunicato stampa di allora), quando è stata comunicato il primo closing a 200 milioni del fondo Opportunity III dedicato alla transizione energetica e al riuso di edifici, con la partecipazione come anchor investor del fondo sovrano Qatar Investment Authority, un target di raccolta a fine 2024 di 500 milioni e una pipeline di oltre un miliardo di euro.
Coima sgr, che gestisce oltre trenta fondi immobiliari con più di 10 miliardi di euro di investimenti, fa capo a Coima Holding, che controlla anche Coima Rem (development e property manager) e Coima HT (abilitazione digitale degli spazi fisici). Fra i progetti più importanti Coima ha co-investito e co-sviluppato assieme a Qatar Investment Authority e gestisce ancora oggi il progetto Porta Nuova a Milano (si veda altro articolo di BeBeez).