
di Salvatore Bruno e Giuliano Castagneto
Nexus 1, fondo chiuso di investimento immobiliare gestito da Amundi RE Italia sgr, ha ricevuto un nuovo green loan da 110 milioni di euro da ING Bank e Crédit Agricole CIB.
Entrambe le banche hanno agito quali original lender, mandated lead arranger, underwriter, bookrunner e green structuring advisor. Crédit Agricole CIB ha agito anche in qualità di banca agente. Lo studio legale Jones Day ha assistito le banche. Bonelli Erede ha invece seguito Nexus 1.
Le linee di credito sono state concesse su base paritetica da parte delle due banche e sono garantite da 7 immobili a destinazione uffici siti in Roma. Sei di questi hanno prestazioni energetiche che li classificano nel 15% degli edifici non residenziali più performanti in Italia. Ciò ha permesso di strutturare le linee di credito dedicate a questi immobili come green loan.
La presenza di Crédit Agricole non è casuale. Infatti tra gli investitori di Nexus 1 c’è Crédit Agricole Vita, la compagnia assicurativa vita della Banque Verte. Ricordiamo che Nexus 1, aperto a nuove sottoscrizioni, segue una politica d’investimento orientata all’acquisto di immobili localizzati in Italia con un stile di gestione core (cioè in linea con la media di mercato). Il fondo conta su un portafoglio composto attualmente da 15 pregiati immobili, esposto solo sulle piazze più liquide e capace di produrre un rendimento immediato lordo del 5,6% grazie a redditi da locazione generati da una platea di conduttori molto diversificata e di alta qualità.
Amundi RE Italia è operativa da oltre 30 anni ed è partecipata al 70% da Amundi Immobilier e al 30% da Amundi Asset Management. Dopo aver gestito per diverso tempo i due fondi Amundi RE Italia, specializzato sul mercato nazionale, e Amundi RE Europa, focalizzato sul mercato europeo, fino alla loro messa in liquidazione con il termine di cessazione al 31 dicembre scorso, attualmente gestisce i fondi riservati a investitori professionali: Nexus 1, 2 e 3, mentre è in fase di pre-marketing Nexus 4, fondo riservato a investitori professionali di diritto italiano ma dalla strategia di investimento core (cioè orientato a rendimenti in linea con la media di mercato) pan-europea, che vede la gestione congiunta dei team di Milano, Lussemburgo e Parigi, quest’ultimo leader in Europa negli investimenti nel settore degli uffici.
Nell’ambito del processo di liquidazione appena ricordato, Amundi RE Italia sgr ha ceduto a fine anno a DeA Capital Real Estate sgr un portafoglio di immobili valutato circa 44 milioni comprendente anche il Santo Stefano Resort nell’Arcipelago della Maddalena in Sardegna oltre a quattro immobili a uso uffici (si veda altro articolo di BeBeez).
Sul fronte degli investimenti, invece, quello più recentemente annunciato risale all’estate 2020 e riguarda un immobile in Via Dante 16 a Milano, acquisito per 103,5 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). A vendere era stato l’asset manager americano Hines.
Ricordiamo che all’inizio di aprile l’assemblea degli azionisti di Amundi RE Italia ha rinnovato gli organi sociali per il prossimo triennio. Silvia Rovere, presidente di Confindustria Assoimmobiliare ed in precedenza dirigente di primari asset manager immobiliari italiani ed internazionali, ha ricevuto la nomina di amministratore indipendente. Fino ad aprile 2020 Rovere ha ricoperto la carica di ceo di Morgan Stanley sgr (si veda altro articolo di BeBeez).
Negli ultimi mesi, il mercato dei green loan immobiliari in Italia ha dato prova di vivacità. Lo scorso febbraio il gruppo olandese The Student Hotel (TSH) ha incassato un prestito a impatto sociale e ambientale da 145 milioni di euro da Unicredit coperto da una garanzia green di Sace per 54 milioni, la quale prevede tra le sue condizioni il raggiungimento di un rating BREEAM Very Good per due studentati a Roma San Lorenzo e a Firenze Belfiore oltre alla aderenza alla tassonomia UE per le attività sostenibili (si veda altro articolo di BeBeez).
A gennaio, invece, Scannell Properties, società americana di investimento e sviluppo immobiliare logistico, ha incassato da Natixis un finanziamento green da circa 308 milioni di euro per sviluppare, in linea con i migliori standard di sotenibilità ambientale, 10 centri logistici in Italia, già interamente controllati tramite il fondo Scannell Properties Italy 2 (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel dicembre 2021 Dea Capital Real Estate sgr si è assicurata un finanziamento green del valore complessivo di 358 milioni di euro da UniCredit per conto del Fondo GO Italia VII, lanciato dall’sgr nel 2020 e interamente sottoscritto da BentallGreenOak (si veda qui il comunicato stampa e qui altro articolo di BeBeez). Il finanziamento, della durata di 3 anni, ha l’obiettivo di finanziare l’acquisizione e lo sviluppo di un portafoglio di 20 siti logistici in Italia situati nelle provincie di Milano, Verona, Roma e Bologna per una superficie complessiva in termini di GLA di circa 750.000 metri quadri.
Ancora a dicembre scorso, Coima Res, siiq quotata a Piazza Affari e fondata da Manfredi Catella, ha ottenuto da Crédit Agricole CIB (banca agente), BNP Paribas, ING Bank e UniCredit un prestito green da 165 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa e qui altro articolo di BeBeez). Nel dettaglio, si è trattato da un lato del rifinanziamento di immobili già in portafoglio (per un importo di 120 milioni) e, dall’altro, della concessione di una nuova linea, da 45 milioni, a supporto delle spese in conto capitale sugli immobili milanesi di Via Monterosa 91 (celebre progetto firmato Renzo Piano, ex sede del Sole 24 Ore e attualmente in fase di riqualificazione da parte di Ricci spa), Via Tocqueville e Via Deruta.
Lo scorso luglio, infine, BVK Highstreet Real Estate Cordusio spa, la società che fa capo all’asset manager Usa Hines, proprietaria di Cordusio 2.0, l’immobile situato a Milano in Piazza Cordusio 2, si è assicurata un green loan da 130 milioni da parte di ING Italia e Unicredit (si veda qui altro articolo di BeBeez).
Ma gli investitori di real estate italiani si finanziano anche all’estero con strumenti di indicizzati a obiettivi ESG. Ricordiamo, per esempio, che lo scorso settembre, Generali Real Estate e Antirion hanno ottenuto un green loan da Natixis (banca agente), Cacib, Deka Bank e Societé Generale per finanziare l’acquisto della Tour Saint-Gobain di Parigi (si veda qui altro articolo di BeBeez).