La società milanese Ecomisile lo scorso dicembre ha ceduto per 67 milioni di euro un immobile in via Sile 8, in zona Corvetto a Milano. L’immobile è stato selezionato tramite una duplice procedura a evidenza pubblica.
Ecomisile aveva rilevato l’edificio grazie ai finanziamenti di Carlo Crocco (filantropo e imprenditore che nel 1980 ha fondato la maison di orologeria Hublot). Secondo quanto previsto dagli accordi con il Comune di Milano, Ecomisile realizzerà anche rilevanti interventi di urbanizzazione finalizzati alla riqualificazione del quartiere Corvetto: dall’ammodernamento di tutte le strade adiacenti e del mercato coperto, alla trasformazione di aree attualmente adibite a parcheggio in spazi verdi e aree gioco per bambini (si veda qui il comunicato stampa).
L’immobile di via Sile dal marzo 2021 ospiterà la sede della Direzione Urbanistica ed Edilizia e di altri uffici del Comune di Milano, oltre a circa 1.000 dipendenti. Lo Studio Belvedere Inzaghi & Partners – BIP ha assistito Ecomisile dalla fase di partecipazione alla gara fino alla stipula del contratto definitivo di compravendita e continuerà ad assisterla per la realizzazione degli interventi di urbanizzazione previsti dagli accordi con il Comune di Milano. Si tratta di un edificio dalla pianta quadrata (inserito in una superficie di 35 mila metri quadrati ricca di verde) fortemente voluto dal sindaco Giuseppe Sala. Nell’immobile, di 8 piani fuori terra, sono stati realizzati uffici, sale riunioni ed archivi, ma anche un cortile interno, diverse terrazze e un parcheggio al piano interrato. Particolare attenzione è stata rivolta all’eco-sostenibilità dell’intervento con la realizzazione di un involucro, di pannelli fotovoltaici in copertura e di un tetto verde. I lavoro sono stati coordinati e seguiti dall’imprenditore Stefano Spremberg e realizzati dalla ditta bresciana Edil Ferri Orzivecchi con la società internazionale Rimond per la progettazione degli impianti.
“Milano è la prima metropoli italiana a poter vantare una sede comunale così all’avanguardia. Gli immobili dove oggi si trova la maggior parte degli uffici amministrativi sono obsoleti ed energeticamente dispendiosi, puntare su strutture realizzate con elevati standard di sostenibilità è un messaggio importante alla cittadinanza. E trasferirsi in zone meno centrali rilancia e riqualifica aree meno privilegiate”, ha spiegato Stefano Spremberg.
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