Finint Investments sgr ha annunciato ieri l’acquisizione di due torri a Padova, in Piazza Papa Giovanni XXIII, che saranno destinate a residenze per gli studenti organizzate in monolocali, ciascuno con servizi igienici e angolo cottura, mentre la piastra commerciale manterrà la propria destinazione d’uso. Si tratta della prima acquisizione del nuovo fondo Pitagora, dedicato agli investimenti in student housing, che ha da poco completato il primo closing della raccolta a quota 40 milioni di euro su un target complessivo di 100 milioni, con l’obiettivo di realizzare circa 1600 posti letto (si veda qui il comunicato stampa). il lancio del fondo era stato annunciato già nel dicembre 2020 (si veda altro articolo di BeBeez).
Il veicolo è stato creato con l’obiettivo di investire nel mercato immobiliare italiano in beni da adibire ad alloggi per studenti fuorisede, per ricercatori e young professional che stanno entrando nel mondo del lavoro. Il fondo prevede la valorizzazione di immobili dismessi da riconvertire, situati in posizioni strategiche vicino ad atenei con più di 15.000 studenti in città di media dimensione e con forte tendenza all’internazionalizzazione.
Nel corso del primo semestre del 2023 saranno completati alcuni lavori di ristrutturazione, necessari soprattutto per le unità più vetuste, con l’obiettivo di attivare quanto prima l’offerta degli alloggi, a fronte di un forte richiesta abitativa da parte degli studenti presenti in città e della difficoltà persistente nel trovare sistemazioni adeguate.
La strategia di business mira all’offerta di sistemazioni con prezzi accessibili e servizi all-inclusive, con l’obiettivo di offrire un posizionamento che soddisfi diversi tipi di utenti in un contesto non solo funzionale, ma anche dotato di spazi comuni confortevoli da vivere e da condividere e che si caratterizzi per unità abitative diversificate per tipologie e tempi di permanenza, disponibilità di spazi comuni e aree verdi, servizi per il tempo libero.
Il fondo avvierà la collaborazione con diversi operatori specializzati nella gestione di studentati che saranno individuati di volta in volta in base alle peculiarità dell’investimento e saranno coinvolti fin dalle fasi di progettazione, con l’obiettivo di realizzare strutture in linea con l’offerta dell’operatore e le aspettative del pubblico target.
Il fondo è classificato come art. 8 ai sensi del Regolamento (UE) 2019/2088 (SFDR) e quindi promuoverà caratteristiche di sostenibilità ambientale, con particolare riferimento alla qualità realizzativa degli immobili e all’utilizzo di energie rinnovabili, integrate a caratteristiche sociali e a buone pratiche di governance.
Mauro Sbroggiò, amministratore delegato di Finint Investments sgr, ha commentato: “Grazie all’avvio del fondo Pitagora, abbiamo colto una nuova e importante sfida: contribuire allo sviluppo di soluzioni immobiliari innovative, in linea con i criteri ESG di sostenibilità, sempre più ricercati dagli investitori. Si tratta inoltre dare una risposta concreta alla crescente domanda abitativa dei nostri giovani attraverso strutture con concept di sviluppo e gestione sempre più allineati alle best practice europee.”
E Sara Paganin, gestore del fondo Pitagora, ha aggiunto: “Come gestori di risparmio crediamo da tempo nella necessità di muovere la finanza nella direzione di una maggiore responsabilità, spendendo energie positive verso il sostegno a iniziative legate a tematiche sociali e ambientali. Questo progetto va esattamente in questa direzione, consentendo di avvicinare investitori sensibili non solamente alla performance finanziaria a progettualità che contribuiranno alla crescita della qualità umana e professionale delle future classi dirigenti del tessuto economico e produttivo dei territori”.
Finint Investments sgr è entrata nel segmento dello student housing grazie all’esperienza maturata negli anni nel settore del social housing, dove ha in gestione tre fondi dedicati che contano complessivamente circa 720 alloggi in gestione e circa 600 in costruzione: il Fondo Housing Sociale FVG, il Fondo Housing Sociale Trentino e il Fondo Uni HS AbitaRE. Con il nuovo fondo Pitagora, l’sgr vuole invece appunto entrare nel mercato delle residenze per studenti che, insieme al senior housing, rappresentano un importante elemento di sviluppo del settore immobiliare.
Ricordiamo che in Italia la situazione delle residenze per studenti universitari fuori sede è critica. Emerge da un’analisi condotta lo scorso marzo da Cassa Depositi e Prestiti sulla base di tre fattori chiave: domanda potenziale di posti letto, mercato delle locazioni private e dinamiche della popolazione studentesca fuorisede (si veda altro articolo di BeBeez). L’analisi di CDP segnala anzitutto che l’attuale offerta riesce a soddisfare meno dell’8% della richiesta, e che il fabbisogno di alloggi per studenti risulta particolarmente urgente nelle città universitarie del Centro–Nord e, in particolare, nelle grandi aree metropolitane Il gap stimato a Milano è di circa 16 mila posti letto, poco meno di 7 mila rispettivamente a Torino, Bologna e Roma. Per colmare il gap a livello nazionale servono altri 100 mila posti letto, secondo la Cdp, che pure ha fatto dello student housing uno dei cardini del piano strategico 2022-24 (si veda altro articolo di BeBeez). E infatti non a caso il PNRR ha stanziato un miliardo di euro per lo student housing, proprio per coprire il fabbisogno di posti letto nelle grandi aree appena citate. A questo scopo sono state anche previste misure tese a coinvolgere il capitale privato.