
Il Piano Strategico 2022-2024 di Cassa Depositi e Prestiti, presentato ieri, introduce una nuova logica di gestione delle partecipazioni dirette di equity e dei nuovi interventi (si veda qui il comunicato stampa). Da una parte quelle considerate strategiche, dove Cdp manterrà un ruolo di azionista stabile a presidio di infrastrutture o asset rilevanti per il Paese; dall’altra gli interventi di scopo, dove l’impegno è finalizzato alla crescita o alla stabilizzazione di imprese in settori chiave, ma con logiche di uscita e di rotazione di capitale. In questo ambito, cosi come nel private equity e venture capital, dove è previsto un impegno crescente del gruppo Cdp, l’operatività si dovrà basare sul principio del crowding-in, cioè sulla capacità di attrarre risorse da altri investitori.
Ricordiamo che a fine giugno Cdp aveva in portafoglio partecipazioni in società quotate per un valore complessivo di mercato di circa 28 miliardi di euro, partecipazioni in società non quotate che a book value valevano 2,9 miliardi ed aveva deliberato impegni in fondi di investimento alternativi per 8,6 miliardi di euro (si veda qui la presentazione agli analisti dei risultati semestrali 2021).
Per quanto riguarda il settore immobiliare, oltre a proseguire il suo impegno nel settore del turismo, Cdp punterà su social, senior e student housing, con l’obiettivo di realizzare un forte impatto sul territorio grazie alla partnership con le fondazioni di origine bancaria, con le quali la collaborazione potrà riguardare anche i progetti di rigenerazione urbana, con particolare attenzione al Sud Italia. Nel complesso, la gestione del portafoglio immobiliare si baserà su criteri di valorizzazione o vendita diretta, con principi di trasparenza e massimizzazione del valore.
Nel complesso, nell’arco del prossimo triennio Cassa Depositi e Prestiti, guidata dall’amministratore delegato e direttore generale Dario Scannapieco, impegnerà risorse per 65 miliardi di euro (+5% sul periodo precedente), attirando 63 miliardi da terzi (+27%) e attivando nel complesso investimenti per 128 miliardi (+14%). Una crescita che sarà costante nell’arco del Piano e che punta a generare un forte impatto a livello economico e sociale, con effetti positivi concreti e tangibili per imprese, pubblica amministrazione e famiglie.
“Oggi Cassa Depositi e Prestiti è chiamata a fare la sua parte in un contesto di rilancio che rappresenta un’occasione senza precedenti per l’Italia. Il Piano Strategico per il triennio 2022-2024 guarda al futuro con grande senso di responsabilità e di consapevolezza delle nostre capacità e dei nostri obiettivi: essere sempre più un volano per lo sviluppo sostenibile del Paese e realizzare un significativo impatto a livello economico, sociale e ambientale”, ha dichiarato il Presidente Giovanni Gorno Tempini.
“Sostenibilità, addizionalità e sussidiarietà rispetto al mercato, strategie, policy e impatto sono i principi-chiave del Piano Strategico. Il punto di partenza è l’osservazione delle sfide urgenti che l’Italia ha di fronte a sé. Cassa risponderà con un approccio complementare rispetto al mercato, indirizzando le risorse verso le priorità dell’Italia e puntando a raggiungere effetti positivi per imprese, pubbliche amministrazioni e famiglie”, ha aggiunto l’ad Dario Scannapieco.