Generali Real Estate la scorsa settimana ha acquistato da Blackstone il palazzo Times Square a Londra. L’acquisizione è stata completata per conto di due fondi paneuropei gestiti appunto da Generali Real Estate: il 50% della cifra è stato investita dal fondo Generali Europe Income Holding, dedicato agli uffici core, e il restante 50% da SC GF Pierre, fondo dedicato alle polizze unit linked della compagnia francese Generali Vie. L’operazione è stata finanziata per metà del valore da un pool di banche (si veda qui il comunicato stampa).
Il prezzo di vendita non è stato comunicato, ma lo scorso aprile circolavano rumor relativi a una valutazione di circa 450 milioni di sterline, pari a un rendimento iniziale netto del 4,3% (si veda qui CoStar). Blackstone a sua volta aveva comprato il palazzo nel 2015 da Land Securities, colosso immobiliare commerciale quotato a Londra, per 268,4 milioni di sterline (si veda qui il comunicato stampa di allora).
L’edificio acquisito, a uso uffici, è situato in in 160 Queen Victoria Street, vicino alla Cattedrale di St. Paul e al London Stock Exchange. Il complesso Times Square si estende su 7 piani fuori terra più 2 piani interrati per 35.000 mq complessivi, con ampi terrazzi. Vanta la pre-certificazione Breeam Very Good. Attualmente è in ristrutturazione, il cui completamento è previsto per la fine del 2022, e vede BNY Mellon come principale conduttore. L’acquisizione di Times Square è in linea con la strategia di Generali Real Estate di investire in asset di pregio nelle città più importanti e dinamiche d’Europa, inclusa Londra.
Aldo Mazzocco, responsabile private markets e real assets di Generali Asset & Wealth Management, ha spiegato: “L’acquisizione segna il ritorno di Generali Real Estate sul mercato londinese. Nell’ambito della nostra strategia tesa a investire nelle città più dinamiche dell’Europa continentale e non solo, riteniamo che Londra sia uno dei principali target di investimento”.
Times Square è il primo investimento diretto di Generali Real Estate sul mercato immobiliare londinese dopo il completamento dell’iconico edificio One Fencourt in Fenchurch Street, sempre nella City, un progetto di sviluppo all’avanguardia, completato nel 2019, che ospita la sede di M&G INvestments e ha vinto i premi Aia e Green Good Design Award (si veda qui il comunicato stampa).
Sempre all’estero, lo scorso ottobre Generali Real Estate ha ceduto ad Apollo Global Management il palazzo di uffici Terra Nova, situato a Montreuil, a est di Parigi, per 137 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre a Parigi, Generali Real Estate ha venduto ad Antirion il 50% della Tour Saint-Gobain nel settembre scorso (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che a fine settembre Generali Real Estate, per conto del fondo immobiliare Rubens, si è assicurata un finanziamento green da 162,5 milioni di euro per la Torre Libeskind, il grattacielo milanese nel cuore del CityLife business & shopping district, certificato Leed Gold e interamente locato a PwC. Il finanziamento è stato erogato da un pool di finanziatori costituito da Crédit Agricole CIB, anche in qualità di banca agente, BNP Paribas Italia, anche come green loan coordinator, Intesa Sanpaolo e Unicredit (si veda altro articolo di BeBeez).
Generali Real Estate vanta asset in gestione per 33 miliardi di euro e oltre 400 professionisti (dati a fine giugno 2021).
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