Sono in via di assegnazione gli alloggi in social housing di Matera realizzati dal fondo immobiliare Esperia, dedicato allo sviluppo di iniziative di social housing nel Mezzogiorno (si veda qui il comunicato stampa). Il veicolo è gestito da Fabrica Immobiliare sgr e partecipato al 75% dal Fondo investimenti per l’abitare (FIA), piattaforma gestita da Cdp Immobiliare sgr dello stesso Gruppo Cassa Depositi e Prestiti, che ne è anche il principale investitore con un miliardo di euro (si veda qui il comunicato stampa). I lavori erano stati avviati nel 2017 e avrebbero dovuto concludersi nel 2019.
Il fondo Esperia è il primo e oggi unico fondo immobiliare destinato al contenimento del disagio abitativo nelle regioni meridionali. Agendo da aggregatore di risorse, il veicolo sta sviluppando un piano di investimenti in edilizia residenziale da destinare a social housing da circa 160 milioni di euro nelle regioni meridionali, aperto all’ulteriore contributo di stakeholder locali sensibili alle positive ricadute di tali interventi sui propri territori di riferimento. Il fondo ha già ultimato tre interventi, per un totale di circa 400 alloggi sociali, e ha individuato una pipeline di ulteriori iniziative, per un totale di 800 nuovi alloggi da realizzare nei prossimi anni.
Il “Programma integrato housing Città dei Sassi” è stato promosso dall’Amministrazione comunale e dalla Regione Basilicata. La selezione dei locatari dei 113 appartamenti sarà attiva fino al prossimo 15 giugno. La durata della locazione per gli inquilini è stabilita in 4 anni, ed è rinnovabile per altri 4. A gestire le procedure dell’avviso sarà Finabita spa, uno dei principali operatori nazionali in ambito di social housing. L’obiettivo principale del programma è fornire alloggi con standard di qualità elevata a canone calmierato.
L’ad di Cdp Immobiliare sgr, Marco Doglio, ha dichiarato: “Questo complesso creerà una nuova comunità di persone e anche un nuovo modo di abitare in una città iconica come Matera. Come già avvenuto per l’intervento di Bari inaugurato recentemente sempre con Fabrica sgr e Finabita (Bari social housing, completato nel giugno 2019, si veda Internews, ndr), siamo stati in grado di garantire il completamento del complesso nonostante la difficoltà legate alla pandemia: adesso ci attendiamo di ospitare famiglie che condividano il nostro stesso obiettivo di comunità, ed una ulteriore crescita del tessuto urbano come abbiamo positivamente sperimentato in iniziative analoghe sul territorio nazionale”. Il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, ha concluso: “Il programma di housing sociale in contrada San Francesco contribuisce ad attenuare la disuguaglianza abitativa”.
Ricordiamo che Cdp è molto attiva sul social housing tramite il Fondo di Investimento per l’Abitare (FIA). Quest’ultimo, gestito da Cdp Investimenti sgr, investe infatti nel settore dell’edilizia privata sociale per incrementare sul territorio italiano l’offerta di alloggi a costo accessibile ptramite locazione a canone calmierato e vendita a prezzi convenzionati, a supporto e integrazione delle politiche di settore dello Stato e degli Enti locali. L’obiettivo è realizzare case per le famiglie non in grado di soddisfare sul mercato le proprie esigenze abitative, ma con redditi superiori a quelli che danno diritto alle assegnazioni dell’edilizia residenziale pubblica (la cosiddetta “fascia grigia”). Il fondo ha una dotazione di 2 miliardi e 28 milioni di euro, di cui un miliardo sottoscritto da Cassa depositi e prestiti, 140 milioni dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e 888 milioni da parte di gruppi bancari e assicurativi e di casse di previdenza privata. Il FIA è sostanzialmente un fondo di fondi, che investe il proprio patrimonio principalmente in quote di fondi comuni d’investimento immobiliari operanti a livello locale e gestiti da altre società di gestione del risparmio (si veda qui l’elenco dei fondi in portafoglio), attraverso partecipazioni nel limite massimo del’80%. Tale limite è volto a sollecitare sul territorio l’investimento di risorse da parte di soggetti terzi rispetto al Fondo, permettendo nel contempo al FIA di mantenere una presenza rilevante nelle singole iniziative.
Ricordiamo, per esempio, che il FIA è uno dei quotisti del FIL-Fondo Immobiliare di Lombardia, insieme a Cdp,Intesa Sanpaolo, Fondazione Cariplo, Regione Lombardia, Generali, Cassa Geometri, Unicredit e Banco Popolare di Milano. Il veicolo ha sperimentato e lanciato il social housing in Lombardia. Il fondo FIL è gestito da Redo sgr, società benefit promossa da Fondazione Cariplo e da InvestiRE sgr (Gruppo Banca Finnat), specializzata nel social housing, nella rigenerazione urbana a impatto sociale e nell’edilizia universitaria convenzionata, con focus sulla Lombardia (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso ottobre Redo sgr, Fondazione Housing Sociale e fondo FIL hanno lanciato il social housing Quid in via Quintiliano, angolo via Dione Cassio, a Milano (si veda altro articolo di BeBeez).
FIA è anche anchor investor del Fondo Housing Toscano gestito da InvestiRe sgr (si veda altro articolo di BeBeez) e detiene il 70% del Fondo Asci (Abitare Sostenibile Centro Italia), con cui Cdp, insieme a Prelios, ha realizzato oltre 100 nuovi alloggi di edilizia residenziale convenzionata a Bastia Umbra, con il supporto di Fondazione Housing Sociale e Consorzio ABN network sociale (si veda altro articolo di BeBeez). Il FIA nel febbraio scorso ha anche siglato con DeA Capital Real Estate sgr una convenzione sul social housing a Roma, in veste di gestore del fondo immobiliare italiano Roma Santa Palomba, di cui il FIA di Cdp Investimenti sgr è uno dei quotisti, insieme a due fondi pensione e due banche italiane (si veda altro articolo di BeBeez).
Cdp ha anche emesso un bond da 750 milioni dedicato al social housing, collocato nel febbraio scorso, nell’ambito di programma di emissione di debito da 10 miliardi di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Infine, dal novembre scorso Cdp sta valutando il lancio di FIA 2, il suo secondo Fondo Investimenti per l’Abitare (si veda altro articolo di BeBeez).
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