Italvolt, società milanese fondata da Lars Carlstrom con l’obiettivo di realizzare in Italia una delle più grandi gigafactory in Europa, ha sottoscritto con Prelios sgr, gestore del Fondo Monteverdi, un accordo vincolante per l’acquisto di un’area di un milione di metri quadrati nel comune di Scarmagno (Torino), dove in precedenza sorgeva la fabbrica Olivetti. La gigafactory di Italvolt per la produzione e lo stoccaggio di batterie a ioni di litio per veicoli elettrici, che a regime avrà una produzione pari a 45 GWh, comporta un investimento complessivo di circa 3,4 miliardi di euro (si veda qui il comunicato stampa). L’esecuzione dell’accordo è prevista entro 12 mesi dalla firma.
Per gli aspetti legali Italvolt è stata assistita da Dentons, mentre Prelios sgr è stata seguita da GDP – Studio Legale e Tributario.
Secondo quanto risulta a BeBeez, al momento l’oeprazione consiste nell’acquisto dell’area dell’ex stabilimento Olivetti, un’area dismessa che ha richiesto un investimento piuttosto limitato. Seguirà un round di raccolta di equity, che secondo gli obiettivi dovrebbe essere concluso entro la fine dell’anno e che ndrà a finanziare sostanzialmente la costruzione del nuovo stabilimento. A seguire, contestualmente ai lavori di bonifica dell’area, dovrebbe essere effettuata, entro il primo quadrimestre del 2022 quando dovrebbe essere completato l’iter autorizzativo, la raccolta del capitale di debito che finanzierà impianti e macchinari.
Italvolt aveva annunciato lo scorso febbraio che intendeva edificare la prima gigafactory italiana a Scarmagno (si veda altro articolo di BeBeez). L’area è stata selezionata da Italvolt per le sue caratteristiche tecniche e per la collocazione geografica, particolarmente strategica in termini di collegamenti stradali e ferroviari. Inoltre la zona di Scarmagno vanta un forte legame con il tessuto produttivo del Piemonte, cuore della produzione di auto in Italia. Il terreno sarà bonificato e riqualificato da Italvolt, dedicando alla costruzione del nuovo impianto una superficie di 300 mila metri quadrati, di cui 20 mila destinati a Ricerca e Sviluppo. Il prossimo passo per Italvolt è l’ottenimento dei permessi di costruzione, attesi per l’inizio del 2022, così da per poter avviare i lavori nella seconda metà dell’anno.
Il nuovo impianto sarà progettato dalla divisione Architettura di Pininfarina con una forte attenzione all’impatto ambientale e sociale. Comau, leader mondiale nel campo dell’automazione industriale, con oltre 45 anni di esperienza e una forte specializzazione nei processi di elettrificazione, sarà il fornitore di soluzioni innovative, impianti e tecnologie per il gigaplant. Comau si occuperà della realizzazione del laboratorio di Ricerca e Sviluppo che accoglierà accademici e partner industriali impegnati nello sviluppo delle tecnologie più all’avanguardia nel settore della mobilità elettrica. Si stima che nell’impianto saranno impiegati circa 4.000 lavoratori, con un indotto che nel complesso potrà arrivare a creare fino a 15.000 nuovi posti di lavoro.
Lars Carlstrom, ceo e fondatore di Italvolt, ha dichiarato: “L’accordo con Prelios sgr rappresenta un passo chiave nel piano di implementazione del nostro progetto di realizzazione della gigafactory. L’area dismessa ha un ampio potenziale che possiamo restituire di nuovo al contesto locale, offrendo posti di lavoro e riqualificazione dell’ambiente. Siamo certi che questo aprirà la strada a nuove iniziative industriali dedicate alla produzione di batterie nel Paese. Per raggiungere l’obiettivo altamente sfidante proposto dalla Commissione Europea di completare la transizione verso un’industria automobilistica a zero emissioni entro il 2035 è necessario accelerare la produzione di batterie e Italvolt è pronta a fare la propria parte”.
Patrick Del Bigio, ceo di Prelios sgr, ha commentato: “L’area che ha ospitato la storica Olivetti riprenderà vita nei prossimi mesi con un nuovo progetto industriale focalizzato sul business della mobilità elettrica che oggi si presenta quale settore altamente strategico e innovativo, proprio come la Olivetti lo è stata negli anni ‘60 nel settore dell’informatica. Resta quindi solida la vocazione industriale del sito con le importanti ricadute dal punto di vista socio-economico che ne deriveranno, pienamente coerente con una sempre crescente prospettiva green”.
Andrea Tronzano, assessore al Bilancio della Regione Piemonte, ha aggiunto: “È un momento di grande fermento per il Piemonte. Questo passo è di una importanza straordinaria per il canavese e non solo e dimostra la volontà di Italvolt di realizzare la fabbrica di batterie nel rispetto del cronoprogramma. Il Piemonte vuole una gigafactory e questa notizia non può che farci enorme piacere. Ora approfondiremo il business plan così da facilitare il dialogo con il Governo per le risorse del Pnrr”.
Per Carlstrom, manager di lunga data in var settori industriali tra cui l’automotive, si tratta del secondo mega-progetto , dopo quello di Britishvolt, lanciato nel Regno Unito nel 2020 insieme al cofondatore e ceo Orral Nadjari, finanziere di Abu Dhabi, e che prevede un investimento complessivo da 2,6 miliardi di sterline per lo sviluppo di una gigafactory a Blyth, nel Northumberland, nel nord-est dell’Inghilterra (si veda qui il comunicato stampa). Il progetto prevede che entro il 2027 la fabbrica impieghi 3000 dipendenti e produca oltre 300 mila batterie al litio per l’industria automobilistica britannica ,per un totale di circa 30 gigawatt.
Ricordiamo che il fondo Monteverdi di Prelios nel gennaio 2019 aveva ceduto al fondo Alpha Square, gestito da Castello sgr il centro polifunzionale Borgonovo Entertainment Center localizzato a Perugia, che occupa un’area di 16 mila mq interamente locati a operatori di primario standing (si veda altro articolo di BeBeez).
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