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di Sergio Governale
Sia l’area dell’ex Fiera di Roma, da 76mila metri quadrati, sia un complesso residenziale esclusivo a Sirmione (Brescia), composto da ville e appartamenti con piscine direttamente sul lago, sono confluiti nei nuovi fondi mobiliari ad apporto Olympus Fund 1 e Olympus Fund 2, gestiti da Finint Investments sgr (Banca Finint) in collaborazione con ARECneprix (illimity Bank), con una dotazione iniziale complessiva di 2 miliardi di euro (un miliardo per ciascuno dei due fondi), che vede quali primi quotisti Unicredit con il 52% e illimity Bank con il 48% (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scrive MF-Milano Finanza, ricordando che i due veicoli sono dedicati alla valorizzazione di crediti UTP garantiti da immobili, anche leasing, e alla gestione di assets di real estate.
L’area dell’ex Fiera di Roma, che si trova sulla via Cristoforo Colombo, a metà strada tra il quartiere Eur e il centro, è una delle principali aree dismesse della capitale che, abbandonata nel 2005, sarà ora oggetto di riqualificazione urbana in collaborazione con l’amministrazione capitolina, grazie a un accordo siglato alla fine di settembre (si veda qui il comunicato stampa di allora). A firmare l’intesa con il Campidoglio era stata Orchidea spv srl, guidata da Luca Fantin, una società veicolo riconducibile indirettamente a Banca Finint, entrambe con sede legale a Conegliano Veneto (Treviso), in via Vittorio Alfieri, 1. Il progetto prevede la completa trasformazione del sito romano con la demolizione degli immobili, la loro sostituzione con nuove funzioni pubbliche e private nel rispetto dei requisiti di contenimento energetico, di fonti rinnovabili e di sostenibilità ambientale e con 25 ettari di verde pubblico attrezzato. L’investimento complessivo è stimato in circa 200 milioni di euro.
L’80% degli edifici sarà destinato a uso abitativo, di cui oltre 7mila vincolati alla realizzazione di housing sociale, e il 20% destinato all’uso non residenziale (servizi direzionali e commerciali) su una superficie edificabile di oltre 44mila metri quadrati. Il bando per il concorso internazionale di progettazione sarà pubblicato entro fine anno, mentre il progetto vincitore sarà annunciato nella primavera del 2024. La posa della prima pietra è prevista nel 2025 e l’inaugurazione nel 2027.
“La riqualificazione della ex Fiera di Roma è l’occasione per recuperare una grande area centrale della città e realizzare un luogo aperto e integrato con il territorio, favorendo la sinergia con enti e istituzioni, a partire dall’Università di Roma Tre. L’obiettivo è infatti tenere insieme l’intervento privato con una finalità pubblica legata al sistema della ricerca e della sperimentazione e costruire un modello di ‘hub’ per la formazione e la conoscenza al servizio dei cittadini”, si legge nella nota del Comune di Roma.
Ricordiamo che Orchidea spv srl fa capo a un’altra società veicolo, Yanez spv srl, a sua volta di proprietà della società di diritto olandese Stichting Buckingham. Orchidea spv srl ha rilevato alla fine del 2021 l’area complessiva di 76mila metri quadrati dalla vecchia proprietà, ovvero dalla Investimento Spa (ex Fiera di Roma spa) che, tra i suoi azionisti principali, ha la Camera di commercio capitolina (con il 60,7%) la Regione Lazio (20%) e il Comune di Roma (19%). Grazie a questa vendita, Investimenti spa ha in gran parte risolto il problema dei debiti risalenti al 2006 quando, con un investimento di 355 milioni di euro supportato da un finanziamento di Unicredit, aveva completato il nuovo polo fieristico sulla via Portuense, tra il centro e l’aeroporto di Fiumicino, tramite la controllata al 100% Fiera di Roma srl. Restano ancora 84,3 milioni di euro di esposizione. L’obiettivo, secondo quanto anticipato dal Sole 24 Ore prima dell’estate, è quello di rientrare in parte vendendo gli ultimi padiglioni (11, 12, 13 e 14) della nuova Fiera e il loro terreno limitrofo per circa 20 milioni di euro e stralciando il restante debito o convertendolo in “strumenti finanziari partecipativi”.
Il credito bancario è stato poi ceduto da Unicredit alla stessa Yanez spv srl (si veda altro articolo di BeBeez). In particolare, alla fine del 2020 è stata conclusa la prima emissione del Progetto Sandokan 2 di Unicredit con il veicolo di cartolarizzazione Yanez spv srl che ha emesso circa 908 milioni di euro di note asset backed. L’avvio del progetto relativo alla cessione di un portafoglio di crediti unlikely to pay immobiliari per un totale di 2 miliardi di euro era stato annunciato a metà del 2019 (si veda altro articolo di BeBeez). Le note emesse sono state sottoscritte da UniCredit, Pimco e GWM, mentre AREC-Aurora REcovery Capital è stata la società manager che ha agito in qualità di asset manager e special servicer della cartolarizzazione. Ricordiamo che AREC è stata rilevata rilevata quasi un anno e mezzo fa da illimity Bank (si veda altro articolo di BeBeez) e poi fusa da quest’ultima con il servicer interamente controllato neprix all’inizio di quest’anno, facendo nascere ARECneprix, guidata da Andrea Battisti e diretta da Marco Sion Raccah.
Nell’operazione Sandokan 2 Banca Finint ha agito in qualità di master servicer, corporate servicer, calculation agent e rappresentante degli obbligazionisti, nonché come banca sponsor di nuova finanza di Yanez spv srl.