Sommo srl, che fa capo al gruppo londinese di real estate Omnam, fondato dall’investitore israeliano David Zisser nel 2011, ha ottenuto da UniCredit un finanziamento a medio-lungo termine di 27,5 milioni di euro che servirà a trasformare il complesso fiorentino di Villa Camerata in quello che sarà il primo hotel Baccarat a Firenze.
Nell’ambito di quest’operazione, DLA Piper ha assistito Sommo sul piano legale, mentre Dentons ha assistito UniCredit.
Villa Camerata, che si trova in viale Augusto Righi 4, quartiere Campo di Marte, nella zona Nord di Firenze in direzione Fiesole, è un complesso quattrocentesco che fino al 2019 ha ospitato l’Ostello Europa, che offriva ai suoi ospiti 71 camere. Dopo la chiusura, la struttura era stata messa all’asta dall’Agenzia del Demanio, lo stesso anno, con due vincoli, uno di prezzo, che doveva essere superiore alla base d’asta di 7,4 milioni, e uno di destinazione, poiché nella villa doveva sorgere un’attività turistico ricettiva.
Il complesso immobiliare era poi stato acquisito nel 2020 da Omnam con l’obiettivo di trasformarla in un “city resort di lusso, che preservasse al contempo il carattere storico dell’edificio (si veda altro articolo di BeBeez). “L’hotel, la cui apertura è prevista per il 2023, offrirà una vasta gamma di opzioni per la ristorazione e strutture per il benessere di alto livello”, specificava la nota dell’epoca. Omnam, un anno dopo, aveva poi concluso un accordo con Starwood Capital Group e SH Hotels & Resorts per l’apertura lì del primo Hotel Baccarat di Firenze, prevista nel 2024 (si veda qui il comunicato stampa di allora), posticipando quindi di un anno l’apertura prevista.
Starwood Capital Group è una società d’investimento che opera nel settore real estate, con oltre 30 anni di storia alle spalle e 115 miliardi di dollari di asset in gestione, cui fa capo SH Hotels&Resort che gestisce diverse catene di alberghi fra cui appunto Baccarat Hotel. Quest’ultimo fa leva sulla storia (oltre 250 anni) e sul posizionamento dello storico marchio della cristalleria francese, proponendosi come catena di lusso che si distingue dalle altre “per l’attenzione al design sofisticato, il servizio attento ai dettagli e la dedizione alla creazione di esperienze memorabili”.
Il progetto attuale, sostenuto dal finanziamento concesso dall’istituto di credito, prevede la trasformazione del complesso, che è costituito da una magione storica, ampia oltre 3mila metri quadri e dall’annesso parco esteso su una superficie di circa 18mila metri quadrati, “destinata a diventare un lussuoso lifestyle resort con 75 ville ad uso albergo e lussuose unità glamping”, spiega la nota di Omnam, “con ristoranti aperti tutto il giorno, strutture termali e di benessere all’avanguardia e una piscina interna ed esterna che si estenderà su un’area costruita di oltre 5.600 metri quadrati” (si veda qui il sito della catena Baccarat).
In questo momento sono in corso i lavori relativi alla struttura che, nel frattempo, è diventata parte del portfolio della joint venture che Omnam ha creato ad agosto del 2022 con un altro operatore internazionale, Mohari Hospitality, per rafforzare l’offerta congiunta di lifestyle e hospitality di lusso in Europa. L’apertura è prevista nel 2025. Si tratta del secondo slittamento in avanti per l’apertura del resort.
Già in passato Omnam ha effettuato operazioni in Italia, sia in acquisto che in vendita. Ad ottobre 2021, in joint venture con Bain Capital, aveva acquisito da Doros Real Estate srl l’Hotel Britannia sul lago di Como, attraverso un fondo gestito da Kryalos sgr (si veda altro articolo di BeBeez). Si trattava del fondo Novum, costituito un mese prima. A novembre 2022, sempre mediante un fondo gestito da Kryalos, aveva venduto per 172 milioni, insieme a King Street Capital Management, l’hotel W Rome (si veda altro articolo di BeBeez). L’albergo, situato in via Liguria 26 – 36, era stato acquisito nel 2017 dal fondo Pantheon (Kryalos sgr), sottoscritto da Omnam e finanziato proprio da UniCredit (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto a UniCredit, l’istituto di credito è stato molto attivo durante gli ultimi giorni. Ha infatti interamente sottoscritto, con la copertura del Fondo di Garanzia del Mediocredito Centrale, un minibond ESG linked da 3 milioni di euro a scadenza 5 anni, emesso da CRS Impianti srl, gruppo costruttore di impianti civili e industriali da oltre 30 anni (si veda altro articolo di BeBeez). Mentre pochi giorni prima aveva concesso un finanziamento sostenibile di 13 milioni di euro, assistito da garanzia SupportItalia di Sace a Casalasco spa, tra le maggiori aziende al mondo della trasformazione del pomodoro, alla quale conferiscono i loro prodotti 550 aziende agricole delle province d Piacenza, Cremona, Parma e Mantova, partecipata dall’agosto 2021 al 49% dal fondo QuattroR (si veda altro articolo di BeBeez).