Abitare In, società quotata all’Aim Italia e attiva nello sviluppo residenziale a Milano, ha rilevato un’area in zona Scalo di Porta Romana a Milano per 16,1 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa). Al prezzo pattuito va aggiunto un earn out massimo di 6 milioni di euro, legato ai risultati economici che la società acquirente conseguirà, successivamente alla stipula del contratto definitivo, grazie all’operazione di sviluppo immobiliare. Per gli aspetti legali dell’operazione, AbitareIn è stata assistita dall’Avv. Marco Starace.
Il contratto preliminare prevede inoltre il subentro della società acquirente ai procedimenti di bonifica già in corso; quello definitivo sarà stipulato subordinatamente e condizionatamente alla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (BURL) del nuovo PGT (Piano di Gestione del territorio) e all’approvazione di uno specifico piano attuativo obbligatorio da parte del Comune di Milano, che dovranno verificarsi entro i prossimi 3 anni. Secondo le previsioni di sviluppo urbanistico contenute nelle norme di attuazione del piano delle regole del nuovo PGT del Comune di Milano – attualmente in fase di pubblicazione – l’area acquistata vanta una potenzialità edificatoria di circa 30.000 mq di SL residenziale libera.
Lo Scalo di Porta Romana è molto ambito dai fondi immobiliari. L’area occupa 216 mila mq e il Comune di Milano intende venderla per riqualificarla, anche in vista delle Olimpiadi invernali del 2026. Il Comune infatti intende destinare parte dello Scalo Romana per gli alloggi e l’ospitalità degli atleti e dovrebbe lanciare un bando, cui intendono partecipare Coima, Covivio, Hines e Värde Partners (si veda altro articolo di BeBeez).
Abitare In è stata fondata da Luigi Francesco Gozzini e Marco Claudio Grillo ed è quotata su Aim Italia dall’aprile 2016. La società realizza solo progetti residenziali di rigenerazione urbana. Punto di forza del modello AbitareIn è la messa a punto di una strategia di marketing che consente che le unità immobiliari siano vendute prima dell’avvio dei lavori di costruzione. Oggi è controllata da Gozzini (23,72%) e Grillo (18,26%) e partecipata da Kairos Partners (5,9%), mentre il flottante è del 52,12%. Nel Cda della società entrerà a fine gennaio Giuseppe Vegas, in veste di amministratore (si veda altro articolo di BeBeez).
I soci di Abitare In hanno dato mandato a Mediobanca di occuparsi della ricerca di un nuovo partner nell’ottobre 2019. A valutare il dossier sarebbero in particolari fondi di private equity italiani ed esteri (si veda altro articolo di BeBeez). Non a caso la società era tra quelle individuate dallo studio Leanus-BeBeez sui potenziali target dei fondi di private equity del Nord-Italia sulla base dei bilanci 2017 (si veda altro articolo di BeBeez).
Abitare In al termine del primo semestre dell’esercizio fiscale 2018-2019 aveva un portafoglio ordini di 146 milioni e a fronte di ricavi per 29,7 milioni e un ebitda di 5,9 milioni, oltre a progetti in pipeline per 86,2 milioni. Attualmente i cantieri avviati e in fase di definizione si trovano in alcune aree semicentrali della città, quali Maggiolina, Certosa, Accursio, Corvetto e Naviglio Grande. Oltre a un progetto per la realizzazione di 60 appartamenti in Porta Romana. C’è poi il progetto Milano City Village, per il quale sono già state definite vendite per un controvalore di 78 milioni. Infine c’è il cantiere Trilogy Towers (tre edifici simil Bosco Verticale in miniatura), che prevede la realizzazione di circa 130 appartamenti per un valore complessivo di 48 milioni di euro in zona Portello. Mentre a giugno 2019 Intesa Sanpaolo ha concesso un finanziamento da 10 milioni.
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