Sorgente sgr è stata commissariata da Banca d’Italia per “gravi violazioni normative e irregolarità nell’amministrazione”. Lo rende noto la stessa sgr in una nota pubblicata sul suo sito internet.
La nota precisa che Bankitalia il 18 dicembre scorso ha disposto lo scioglimento del Consiglio di amministrazione di Sorgente sgr, l’ha sottoposta ad amministrazione straordinaria e contestualmente ha nominato Commissario straordinario Elisabetta Spitz (ex direttore generale dell’Agenzia del Demanio). Maria Teresa Bianchi, Giustino Di Cecco e Dino Donato Abate sono stati nominati componenti del Comitato di sorveglianza. Il neocommissario Spitz ha confermato Carlo Petagna direttore generale dell’sgr, che continuerà a operare regolarmente sotto la supervisione di Banca d’Italia.
Sorgente ha espresso “sorpresa e perplessità” per la decisione di Bankitalia e ha commentato che “l’iniziativa si inserisce nel contesto della controversia in atto dal mese di agosto 2015 fra la Fondazione Enasarco e Sorgente sgr, che ha dato origine ad atti giudiziari da entrambe le parti, nonché ad apposite audizioni parlamentari”.
Nello specifico, Enasarco, l’ente dei rappresentanti e degli agenti di commercio, la scorsa primavera ha revocato a Sorgente sgr il mandato di gestione del fondo Megas (tutto sottoscritto da Enasarco, con asset in gestione per 500 milioni) e del fondo Michelangelo Due (sottoscritto da Enasarco e da altri enti previdenziali tra i quali Enpam e Inpgi, con 350 milioni di euro in gestione), affidando la loro gestione a Prelios sgr e Dea Capital Real Estate sgr.
In proposito il presidente di Enasarco Gianroberto Costa in una nota inviata a BeBeez, ha precisato che “la Fondazione Enasarco ha proposto alle assemble dei fondi, dapprima la revoca del vecchio gestore Sorgente sgr e successivamente la nomina di due nuovi gestori. E così in data 26 marzo 2018 le assemblee dei fondi hanno revocato Sorgente sgr quale gestore dei predetti fondi e in data 25 giugno 2018 sempre le assemblee dei fondi hanno nominato quali nuovi gestori Prelios sgr e Dea Capital sgr. Nell’ambito della procedura di sostituzione Sorgente ha proposto un ricorso cautelare dinanzi il tribunale di Milano volto a ottenere l’inibizione del diritto di voto della Fondazione Enasarco in seno alle assemblee dei fondi (e dunque non a contestare il mancato esperimento di una gara per l’individuazione delle nuove sgr). Tale ricorso è stato rigettato dal tribunale di Milano che ha affermato il diritto della Fondazione Enasarco a esercitare il proprio voto in seno all’assemblea dei fondi di cui è quotista. Successivamente Sorgente ha promosso un ricorso dinanzi al Tar del Lazio volto a contestare le modalità di individuazione dei nuovi gestori. Anche tale ricorso è stato rigettato dal Tar del Lazio, che ha affermato la carenza di interesse di Sorgente sgr, senza ovviamente irrogare alcuna sanzione a carico della Fondazione Enasarco”
Nel 2015, su sollecitazione del presidente di Enasarco, Brunetto Boca, erano stati firmati nuovi patti con minori commissioni. Secondo quanto riferito oggi da MF, questi patti non sarebbero piaciuti a Banca d’Italia, che ravvisa un conflitto di interessi e una violazione delle procedure da parte di Sorgente sgr per il ricorso a consulenze di società interne al gruppo per advisory, project e facility management.
Sorgente sgr è una società di gestione del risparmio specializzata in fondi di investimento immobiliare, con un portafoglio immobiliare in gestione di 2,5 miliardi di euro con 23 fondi immobiliari operativi a giugno 2018. La società fa riferimento all’imprenditore Valter Mainetti. Sorgente sgr detiene il 58,98% delle azioni di Nova Re Siiq grazie a società (Saites srl e Dancalia 4 srl) e fondi in gestione (Fondo Tiziano Comparto San Nicola; Fondo Donatello Comparto Tulipano, Fondo Donatello Comparto Puglia Due, Fondo Tintoretto Comparto Akroterion).
(Articolo modificato il 10 gennaio alle ore 17.45, si riporta una nota di rettifica inviata a BeBeez dal presidente di Enasarco, in particolare si sottolinea che il ricorso al tribunale di Milano da parte di Sorgente non era inteso a contestare il mancato esperimento di una gara per l’individuazione delle nuove sgr)