GIC, il fondo sovrano di Singapore e Paramount Group, quotata al Nyse, hanno formato una JV 95/5 per acquisire l’immobile sito al numero 60 di Wall Street dove insiste il quartier generale della Deutsche Bank negli Stati Uniti per 1,04 miliardi di dollari ovvero 640 dollari al piede quadrato. La JV ha ottenuto un finanziamento di 575 milioni di dollari per finanziare l’acquisto. (si veda dealstreeteasia). Paramount è un real estate investment trust (REIT) fortemente integrato che detiene, gestisce, acquista e sviluppa proprietà destinate a uffici di classe A localizzati nei business district di New York City, Washington, D.C. e San Francisco. Albert Behler, Chairman, CEO e Presidente di Paramount, ha stigmatizzato che l’operazione certifica la confidenza di GIC nel vertice di Paramount e nella forza del mercato immobiliare di New York. L’immobile al 60 di Wall Street è strutturato su 47 piani e 1,6 milioni di piedi quadrati, certificato Silver in classe A nel Financial District di Downtown Manhattan, ed era al 100% in Deutsche Bank. Prima dell’acquisizione la Paramount ha detenuto e gestito circa il 5% della proprietà attraverso la sua partecipazione in alcuni fondi di private equity (PE). A seguito della acquisizione la Paramount mantiene il 5% già detenuto e continuerà a fungere da gestore. Adam Gallistel, a capo delle operazioni di Gic negli Stati Uniti, ha ricordato che la visione di lungo periodo sull’area di Downtown Manhattan si basa anche sul fatto che ben 30 miliardi di dollari sono stati recentemente investiti in infrastrutture e nuove costruzioni sia dal pubblico che dal privato. GIC viene descritto come un investitore disciplinato di lungo periodo e si stima che al luglio 2016 detenesse circa 344 miliardi di dollari di asset in gestione.
HNA Group Co Ltd, detentore della Compagnia aerea Hainan Airlines Co Ltd, compra terreno destinato all’edilizia residenziale in Hong Kong per 5,53 miliardi di dollari di HK equivalenti a 713 milioni di dollari. Si tratta del secondo acquisto della conglomerata cinese a HK negli ultimi tre mesi, infatti, nello scorso novembre, una controllata di HNA Group aveva acquisito 11.300 mq di terreno destinato all’edilizia residenziale per 8.8 miliardi di dollari di HK equivalenti a 1,134 miliardi di dollari. La transazione che era stata la prima di HNA sul territorio di HK era anche stata tra quelle di più grande dimensione nel 2016. La Hong Kong International Construction Investment Management Group Co Ltd, di proprietà della HNA, aveva dichiarato mercoledì scorso di aver vinto l’asta per l’aggiudicazione di un sito di 7.318 mq (si veda dealstreetasia). Il governo di Hong Kong ha dichiarato che nell’asta predetta HNA aveva prevalso su rivali importanti quali China Overseas Land & Investment Ltd, Vanke Property Overseas Ltd, Poly Property Group Co Ltd, Sun Hung Kai Properties Ltd, Cheung Kong Property Holdings Ltd, New World Development Co Ltd e Sino Land Co Ltd. HNA è stata anche attiva nell’industria dei viaggi comprando la Gategroup Holding Ltd che si occupa di catering oltre a partecipazioni in Servair, la holding che detiene gli hotel Hilton e la compagnia aerea brasiliana Azul. HNA è inoltre nei colloqui finali per l’acquisto dell’aeroporto di Hahn nella Germania occidentale.
Nel 2016, il totale degli investimenti all’estero da parte della Cina nel mercato immobiliare commerciale ha stabilito un nuovo record a 38.3 miliardi di dollari, in crescita del 49 per cento dal 2015, stando al China Outbound Investment Capital Watch relativo al quarto trimestre del 2016, rapporto di DTZ / Cushman & Wakefield (si veda propertyfundsworld). Gli Stati Uniti, che già erano la prima destinazione all’estero per gli investitori cinesi, hanno registrato un aumento del 400% sul 2015 a 18,3 miliardi di dollari. Gli investimenti cinesi sono aumentati anche a Hong Kong, Corea del Sud, Regno Unito, Canada e Germania. Nel Regno Unito, il volume degli investimenti è salito del 32 per cento anno su anno approfittando anche della debolezza della sterlina. Il mercato degli uffici ha assorbito la parte del leone degli investimenti in uscita dalla Cina con poco più del 45 per cento. Gli hotel hanno rappresentato il 27% del totale degli investimenti a 10,3 miliardi di euro. Si tratta di un livello sorprendentemente alto, difficile da ripetere nel 2017. Gli investimenti in siti di sviluppo è sceso di 18 punti percentuali dal 2015 fino al 15%. Il settore retail ha registrato il 3 per cento delle transazioni, mentre le residenze per anziani emergono come nuova categoria segnalata con il 2,5% degli investimenti è emerso con una quota del 2,5 per cento degli investimenti e sembra destinata a salire.