Un totale di 47 fondi di real estate non quotati è previsto che dovranno essere liquidati tra adesso e il 2019, con un potenziale di ritorno nelle mani degli investitori pari a 8,5 miliardi di euro stando a una ricerca appena rilasciata da INREV, la associazione europea di investitori in veicoli di real estate non quotati. Si veda propertyfundsworld. Il Funds Termination Study 2017 rivela inoltre che per la prima volta negli ultimi quattro anni la richiesta agli invetsitori di un ulteriore periodo di durata ha superato il numero delle decisioni che invece hanno portato alla liquidazione del fondo nei tempi previsti. I dati analizzati suggeriscono una correlazione tra performance e decisione presa. Tra il 2012 e il 2016, i fondi che hanno deciso di usare la possibilità di prolungare hanno reso il 5,3% per anno mentre quelli che hanno optato per la liquidazione nei tempi hanno consegnato al mercato un -3,1% per anno medio. Interrogati su quali fossero i motivi che influissero sulla decisione di procedere alla messa in liquidazione, il 35,3% dei rispondenti ha fatto appello alle attuali condizioni di mercato come il driver più importante. Ventisette fondi avrebbero una scadenza 2017, con un NAV (Net Asset Value) di 5,6 miliardi di euro. Nel 2018, i fondi in scadenza sono 13 e totalizzano 1,6 miliardi di NAV, mentre nel 2019 ulteriori sette fondi per un totale di 1,3 miliardi di NAV scadranno. I fondi in scadenza nel 2017 sono per il 59,3% multi-paese e per il 40,7% mono-paese. Di questi circa la metà (45,5%) hanno una strategia focalizzata sul Regno Unito che conta per l’80,6% del totale NAV.
Fondi gestiti dal gruppo attivo nel real estate Ares Management hanno firmato l’accordo per la cessione di un portafoglio che consta di circa 1.550 unità residenziali distribuite tra le zone danesi della Grande Copenhagen, Aarhus, Odense, e le regioni Sjaelland e Triangle a Heimstaden per 2,9 miliardi di corone danesi (circa 393 milioni di euro). Si veda propertyfundsworld. La transazione include l’acquisto di 26 proprietà che ci si aspetta possano essere completate entro il 29 settembre, con l’acquisto di quattro proprietà addizionali da completarsi tra il quarto trimestre del 2017 e il secondo trimestre del 2019. Negli ultimi 22 mesi Ares ha completato le sette acquisizioni grazie alle quali ha costituito il portafoglio in oggetto; ha portato gli asset a poter essere considerati di qualità istituzionale e adesso li cede a Heimstaden, uno dei più grandi proprietari di immobili destinati al residenziale nei Nordic Countries (Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia, includendo i territori associati della Groenlandia, le isole Faroe e le isole Aland). Ares si aspetta di continuare la collaborazione col partner danese SF Management, per perseguire ulteriori opportunità di acquisizione. Ares ha avuto come advisor nella transazione JLL in collaborazione con Sadolin & Albaek.