Unibail-Rodamco SE, il più grande detentore di proprietà commerciali in Europa, ha accettato di acquistare l’australiana Westfield Corporation per circa 21 miliardi di dollari australiani (15,8 miliardi di dollari) nella più grande acquisizione immobiliare dal 2013, segnale questo del consolidamento in corso nel settore degli operatori attivi nel settore dei mall. La società con sede a Parigi ha offerto una combinazione di liquidità e azioni, valutando Westfield a 10,01 dollari australiani per azione, o circa il 18 percento in più rispetto al prezzo di chiusura di lunedì scorso. L’offerta è stata definita accettabile dall’unanimità dal consiglio di Westfield. Unibail sta montando la più grande acquisizione di un’azienda nella regione Asia-Pacifico di quest’anno – e la più grande di sempre in Australia – dal momento che i proprietari dei centri commerciali cercano di far fronte alla pressione sempre più grande del commercio online. Le azioni di tali società sono state infatti duramente colpite dall’evolversi dell’e-commerce e le chiusure dei negozi stanno accelerando, facendo così pressione sui proprietari ai fini di riempire lo spazio vuoto e reinventare i centri commerciali. Fondata dal miliardario Frank Lowy, Westfield ha iniziato nel 1959 con un centro commerciale nella periferia di Sydney ed è diventata uno dei più grandi proprietari e gestori di centri commerciali del mondo. Westfield possiede e gestisce 35 centri commerciali negli Stati Uniti e nel Regno Unito, con un valore di 32 miliardi di dollari, secondo il suo sito web. Le proprietà di Westfield includono il centro commerciale Shepherd’s Bush a Londra e lo spazio commerciale nel World Trade Center di New York. Ottiene circa il 70 percento del suo fatturato annuale di 1,8 miliardi di dollari negli Stati Uniti, dove le aziende stanno cercando di riutilizzare centri commerciali in difficoltà. “I beni che ho speso nella mia vita costruendo, non potevo immaginare una casa migliore per loro che in questa nuova società”, ha detto Frank Lowy tramite un webcast da Londra. Lowy presiederà un comitato consultivo appena creato, e la famiglia Lowy manterrà un investimento sostanziale nel gruppo, secondo la dichiarazione. La transazione implica un EV di 24,7 miliardi di dollari, secondo la dichiarazione. Unibail ha offerto 0,01844 delle sue azioni più 2,67 dollari in contanti per ciascun titolo Westfield, con una quota quindi del 65% in azioni e del 35% in contanti, secondo la dichiarazione. Unibail-Rodamco ha venduto asset più piccoli e meno dominanti nel proprio portafoglio retail europeo e reinvestito i proventi nella sua pipeline di sviluppo che comprende centri commerciali più grandi, che dovrebbero essere più resistenti alla crescita degli acquisti online. La compagnia ha 8,1 miliardi di euro (9,5 miliardi di dollari) di progetti pianificati, secondo il suo sito web. La società si stava preparando a vendere un paio di centri commerciali nei Paesi Bassi per 660 milioni di dollari, secondo Bloomberg a settembre. Le azioni di Westfield sono diminuite del 9,4% quest’anno, con la peggiore performance dal 2011. Le azioni sono state sospese martedì prima dell’annuncio. Le azioni di Unibail-Rodamco sono diminuite dell’1,2 percento. In altri segnali di consolidamento nel settore, la Brookfield Asset Management Inc. sta cercando di acquistare la parte del centro commerciale GGP Inc. che non possiede già. L’hedge fund di New York Third Point sta spingendo per il cambiamento presso Macerich Co., compresa una possibile vendita, dopo aver preso una partecipazione nella rinnovata fiducia degli investimenti immobiliari. Simon Property Group, il più grande proprietario di mall negli Stati Uniti, ha visto i propri titoli scendere del 8,7% quest’anno. Anche i maggiori proprietari di mall commerciali quotati nel Regno Unito stanno unendo le forze. Hammerson Plc questo mese ha accettato di acquistare il suo concorrente più piccolo, Intu Properties Plc, in un accordo che valuta quest’ultimo a circa 3,4 miliardi di sterline ($ 4,6 miliardi). Si veda dealstreetasia.
Il compratore di origine cinese del grattacielo a Hong Kong dal miliardario Li Ka-shing per un controvalore record di 5,2 miliardi di dollari, stando ad un termsheet di cui Reuters è entrata in possesso, ha intenzione di ricorrere al debito fino al 90% dell’importo necessario. L’inusuale livello di leverage evidenzia il crescente appetito da parte di compratori provenienti dal “mainland” cinese che sembrano disposti a pagare anche prezzi molto alti pur di avere accesso al mercato immobiliare di Hong Kong. Tutto questo accade mentre i player locali stanno invece evidenziando una tendenza a vendere a Hong Kong e a comprare all’estero. La CK Asset Holdings del tycoon di Hong Kong Li ha dichiarato il mese scorso che era in corso il processo di vendita di “The Center”, una torre a uffici di 73 piani, a C.H.M.T. Peaceful Development Asia Property, nella più grande vendita immobiliare del mondo. Val la pena di ricordare che la China Energy Reserve and Chemicals Group Properties, con sede a Pechino, detiene il 55 per cento di C.H.M.T. Peaceful Development, mentre il resto è detenuto da un pugno di investitori di Hong Kong. Il compratore di “The Center” sta cercando di raccogliere circa il 40% dei 5,2 miliardi in un finanziamento mezzanino a un anno offrendosi di pagare l’8% di tasso, sempre secondo il termsheet relativo. Un ulteriore 50% verrebbe raccolto attraverso un senior loan. C.H.M.T. Peaceful Development non ha inteso commentare. La gran parte dei compratori a Hong Kong si fano prestare circa il 40-50 per cento dell’importo del deal per finanziare le loro acquisizioni, ma l’uso del mezzanino non è molto diffuso. I prestiti mezzanino richiedono tassi di interesse più alti degli altri tipi di prestito perché richiedono collaterali minimi. Le proprietà sulle quali è acceso un prestito mezzanino hanno tassi che stanno tra il 6 e il 10% a Hong Kong. Poiché poi le banche sono inibite dal prestare più del 50% del valore della transazione, i prestiti mezzanino vengono forniti da fondi. Si veda dealstreetasia.