![Carlo Erba Reagenti private equity](https://bebeez.it/wp-content/blogs.dir/5825/files/2013/04/carloerba.jpg)
Nel dettaglio la proposta, che ha già avuto il via libera informale degli istituti di credito, prevede da un lato uno stralcio di circa il 60% dei debiti bancari (in prima linea Unicredit, affiancata da Intesa Sanpaolo e Mediofactoring) e dall’altro l’ingresso nel capitale del gruppo chimico del nuovo socio industriale Dasit Group (ex D-Group) della famiglia Fracassi, che nel 2011 ha registrato un fatturato di 84,2 milioni con un ebitda di ben 21,9 milioni e un debito finanziario netto di 59,8 milioni. Dasit Group propone di rilevare 5 milioni di crediti dai fornitori e di convertirli in capitale.
Ad assistere il management di Carlo Erba Reagenti nella ricerca del nuovo investitore disposto a finanziare il salvataggio e lo sviluppo del gruppo è stato l’advisor DVR Capital, la boutique di consulenza fondata da Carlo Daveri.
Il vecchio azionista di Carlo Erba Reagenti, cioé il fondo di Barclays Private Equity (oggi Faberstone Capital Partners), uscirà quindi del tutto di scena, dopo una ricapitalizzazione nella primavera 2012 cui era seguito un accordo con le banche creditrici per riscadenzare il debito e un fallito tentativo di cessione a nuovi investitori. La crisi economica ha infatti pesato ulteriormente sui conti di Carlo Erba Reagenti, che ha chiuso il 2012 con un fatturato di 43 milioni, un ebitda negativo e un debito finanziario netto di 34 milioni.
I potenziali investitori stranieri (interesse era stato manifestato dagli industriali statunitensi Illinois Tool Works e Sigma Aldrich e dal fondo Hig Capital) hanno lasciato il campo, spaventati dalla domanda di concordato in bianco.