Hudl, azienda americana leader dell’analisi delle performance applicata allo sport, ha rilevato il 100% dell’italiana Wyscout, leader nello scouting e reclutamento per club e squadre nazionali di calcio.
Lo studio legale Magrone ha assistito Hudl, mentre LCA Studio Legale ha seguito Wyscout. Nell’operazione sono state anche coinvolte JP Morgan e Credit Agricole in qualità di garanti di alcune obbligazioni e covenant degli accordi principali (si vedano qui il comunicato stampa delle società e qui quello degli advisor).
Wyscout è stata fondata nel 2004 a Chiavari (Genova) da Simone Falzetti, Matteo Campodonico e Piermaria Saltamacchia. Tra gli utenti di Wyscout rientrano più di mille club professionistici, mille agenzie per calciatori e 60 squadre e federazioni nazionali, offre strumenti che facilitano la comprensione del gioco, l’individuazione dei talenti e la valutazione delle prestazioni, compresi oltre 550.000 profili di giocatori e più di 200 tra leghe e campionati.
Quella di Wyscout è la nona acquisizione dal 2011 per Hudl. Quest’ultima è stata fondata a Lincoln (Nebraska) nel 2006. Conta oltre 150 mila squadre sportive clienti, rapporti consolidati in oltre 100 paesi e 1.000 dipendenti in 15 nazioni. Tra i prodotti e i servizi di Hudl figurano strumenti online, app per dispositivi mobili e fissi, smart camera, analisi, formazione del cliente e altro ancora. La società ha appena lanciato il suo nuovo servizio Sportscode all’interno della Hudl Pro Suite.
Hudl supporterà il percorso di crescita di Wyscout. In particolare, grazie al collegamento del suo archivio video e dati con la suite di soluzioni di livello professionale di Hudl, si otterrà la piattaforma dedicata a dati, analisi video e scouting più completa del settore, in grado di coadiuvare non solo le grandi organizzazioni ai vertici mondiali, ma anche i club a tutti i livelli del gioco.
John Wirtz, chief product officer di Hudl, ha dichiarato: “Anche in mancanza di un esercito di data analyst, i club di tutte le dimensioni saranno in grado di prendere quotidianamente decisioni elaborate, significative e basate sui dati. Grazie all’unione di Hudl e Wyscout, allenatori, analisti e l’intera comunità calcistica avranno a disposizione, come mai prima d’ora, tutti i video e i dati necessari per migliorarsi e scoprire talenti in tutto il mondo. Tutto ciò sarà a loro disposizione e a portata di mano, consentendogli di concentrarsi sulle loro attività principali ed evitare di passare da una piattaforma all’altra”.
Matteo Campodonico, ceo di Wyscout, ha aggiunto: “Oggi sono molte le interazioni che intercorrono tra i club e i procuratori, tra la prima squadra e la squadra giovanile, tra gli arbitri stessi e così via. Integrare le piattaforme semplificherà la vita non soltanto ai club, ma a tutti coloro che operano nel settore. Grazie al collegamento dei contenuti di Wyscout con la piattaforma di analisi e distribuzione video di Hudl, i club non avranno semplicemente accesso a una selezione di talenti locali, bensì a una rete globale di giocatori. Il super-sistema così creato consentirà a tutti di risparmiare molto tempo”.
Nel marzo 2008 l’ex startup Wyscout aveva incassato un angel round da 200 mila dollari e nell’agosto 2014 ha ottenuto un finanziamento da 3 milioni di dollari tramite una convertible note (si veda Crunchbase). La società è stata finanziata dalla famiglia Gozzi, socio di riferimento del Gruppo Duferco, che ha sempre supportato la crescita della società in questi anni.
La famiglia Gozzi è tra l’altro socio di maggioranza di Wylab, il primo incubatore in Italia focalizzato sulle tecnologie applicate al mondo dello sport (sportech), creato dal team di Wyscout a Chiavari per trasmettere il suo bagaglio di esperienze alle nuove imprese del settore. Il team di Wylab è formato da Matteo Campodonico (ceo di Wyscout), Marco Lanata (ceo di Vitual) e Stefano Tambornini (direttore di Wyscout),L ‘incubatore nell’aprile 2017 ha investito in Dynamitick, startup specializzata nelle soluzioni di prezzo dinamico per il settore dell’intrattenimento e dello sport (si veda altro articolo di BeBeez).