MyFood e BacchetteForchette si uniscono in un unico gruppo dedicato alla consegna a domicilio di cibi di alta qualità preparati dai ristoranti milanesi e si preparano a crescere anche in altre città. Lo scrive oggi MF-Milano Finanza, che precisa che i due siti di e-commerce, che non sono startup, perché entrambi hanno già alle spalle un’esperienza di 12 anni, si stanno organizzando per un’evoluzione del loro business, trainata dall’attenzione che negli ultimi tempi sta ottenendo il settore anche in Italia, grazie all’ingresso nel nostro Paese dei colossi internazionali del settore. Un’attenzione che a sua volta ha fatto scattare l’interesse anche dei fondi di private equity e di venture capital.
Fondata nel 2009 da Christian Sarcuni, l’italiana Pizzabo, la società bolognese di consegna di pizze e altri cibi a domicilio, è stata per esempio comprata lo scorso febbraio dal gruppo tedesco quotato a Francoforte Rocket Internet (si veda altro articolo di BeBeez), nell’ambito di una complessa campagna acquisti condotta a livello globale per creare ex novo una divisione dedicata al food delivery e alla ristorazione, battezzata Global Online Takeaway Group.
Oltre a Pizzabo, il gruppo tedesco, che già controllava al 50% l’asiatica Foodpanda e possedeva una quota nella turca Yemeksepeti, ha infatti comprato in blocco anche il 30% di Delivery Hero (per 496 milioni di euro), l’intero capitale della controllata indiana di Just Eat, di Food Runner’s Room Service attivo in Malesia e a Singapore, di City Delivery nelle Filippine, di EatOye in Pakistan, di Koziness a Hong Kong, di Food By Phone in Thailandia e di La Nevera Roja in Spagna. Pochi giorni dopo ha annunciato l’acquisizione della kuwaitiana Tabalat, leader nel cibo takeway in Medio Oriente, per 150 milioni di euro, mentre nelle scorse settimane il gruppo tedesco ha portato al 39% la sua quota in Delivery Hero e al 52% quella in Foodpanda.
Tornando all’italiana MyFood negli ultimi tempi ha avuto a sua volta contatti con il gruppo tedesco quotato a Francoforte Rocket Internet e con il fondo di venture italiano P101 (che ha già in portafoglio una partecipazione nel marketplace Sgnam.it). Ma secondo quanto rferisce MF-Milano Finanza, anche 360 Capital Partners avrebbe visto il dossier.
Al momento, però, MyFood (controllata dai soci fondatori Daria Gentiloni Silverj, Filippo Marchi, Stanislao Lucheschi e Alberto Castelli) sta appunto andando avanti per la sua strada con l’aggregazione con BacchetteForchette (fondata da Stefano Dal Zotto e Mario Cassoli), che avverrà tramite la costituzione di una newco di cui BacchetteForchette avrà il 53% e MyFood il 47%.
A oggi il fatturato aggregato delle due società è di 2 milioni, ma per fine 2015 si attende un incremento di almeno il 20%. Il business è simile nell’approccio, che è quello di essere dotati di una propria flotta di mezzi di consegna a domicilio che viene messa a disposizione dei ristoranti affiliati. Un modello di business, quindi, a più alta marginalità rispetto a quello dei marketplace classici, che semplicemente mettono in contatto il cliente finale con pizzerie e paninoteche che provvedono da sole alla consegna e pagano una fee di intermediazione su scontrini bassi.
Detto questo, a differenza di quei marketplace, il numero degli utenti è per definizione più limitato. E il numero degli utenti è quello che di questi tempi sta facendo raggiungere alle valutazioni di queste piattaforme dei livelli incredibili, non giustificati dai numeri di fatturato. Rocket Internet, infatti, ha acquisito Pizzabo per ben 55 milioni di euro,battendo l’offerta della britannica Just East, quota a Londra, che aveva messo sul piatto 35 milioni.
MF-Milano Finanza scrive oggi che il prossimo target italiano a essere nel mirino dei colossi internazionali è Cliccaemangia. In particolare, questa volta l’acquirente potrebbe essere proprio Just Eat, già presente in Italia con una propria piattaforma, ma evidentemente interessata a crescere, anche vista la poderosa campagna pubblicitaria che sta conducendo in queste settimane.