CrowdFundMe festeggia il suo primo milione raccolto per 6 startup innovative. La piattaforma di equity crowdfunding ha tagliato il traguardo del milione di euro di raccolta sulle campagne di raccolta che hanno raggiunto o superato il target minimo, tra cui due sono ancora in corso (Cynny ed Oreegano). La prima in scadenza il prossimo 30 marzo mentre la seconda il 23 marzo.
Un risultato importante, ma guardandolo da vicino ancora migliore: infatti nei soli primi due mesi del 2017 ha già superato la raccolta di tutto il 2016. Tra gennaio e febbraio CrowdFundMe ha raccolto capitali per oltre 460 mila euro, mentre le sottoscrizioni di tutto lo scorso anno, compresa la raccolta 2016 di Sharewood, avevano toccato i 450 mila euro, arrivate da 250 persone. Un segnale positivo non solo per il portale, ma per tutto l’ecosistema dell’innovazione e delle startup, che grazie a questo strumento finanziario può raccogliere risorse in un modo fino a un paio di anni fa impensabile. E un segnale di fiducia degli investitori, anche piccoli, verso la sottoscrizione interamente online, che fino ad alcuni anni fa era vista come un tabù.
Un risultato possibile grazie anche ad una efficace strategia di comunicazione, che ha sfruttato molte nuove potenzialità offerta dai social network, come le dirette Facebook per far incontrare le startup e gli aspiranti investitori. Il prossimo esempio in questo senso sarà quello di Cynny, che ha programmato una diretta con l’amministratore delegato Stefano Bargagni sulla pagina Facebook di Crowdfundme (www.facebook.com/crowdfundme) il 21 marzo alle 19:30, per rispondere alle domande degli investitori o coloro che hanno ancora qualche dubbio a investire. Alla diretta parteciperà anche Fabrizio Barini, head of business development di Intermonte, investment bank socio di lungo corso di Cynny.
La media di capitale per ogni investitore è stato di circa 1800 euro, un numero che testimonia come ormai l’equity crowdfunding stia facendo breccia anche tra i piccoli investitori retail, non solo tra gli addetti ai lavori. Un modo per portare il prezioso patrimonio di risparmio degli italiani verso società neonate ma con un alto potenziale di crescita.
“Questo ci rende particolarmente orgogliosi”, spiega Tommaso Baldissera Pacchetti, fondatore e numero uno di CrowdFundMe, “il successo delle nostre campagne è anche il segnale che l’equity crowdfunding sta diventando sempre più una realtà affidabile per gli investitori retail italiani”.
Al risultato non hanno contribuito però solo i piccoli risparmiatori retail, ma anche investitori istituzionali come Intermonte Holding Sim, che ha partecipato con oltre 40 mila euro alla raccolta della startup Cinny. Un segnale di come la qualità delle società che scelgono di finanziarsi attraverso l’equity crowdfunding possa attirare anche i professionisti del settore.
Attirare le risorse di piccoli risparmiatori e di professionisti verso le aziende più innovative dell’ecosistema italiano è anche l’obiettivo del piano ‘Industria 4.0’ del Governo, che nel 2017 ha aumentato la detrazione sugli investimenti in startup e Pmi Innovative dal 19% al 30%. L’equity crowdfunding, uno strumento d’investimento recente ma semplice e in grado di raggiungere una vasta platea di investitori, può porsi come uno dei metodi principali di raccolta per le startup nei prossimi anni, grazie anche a questa generosa agevolazioni fiscale.