milanese che punta a digitalizzare il business del Lost & Found è stata
selezionata per partecipare al programma di accelerazione intensiva Paris
Landing Pack_Explore, promossa da Paris&Co, incubatore parigino tra i più
grandi d’Europa.
Il
programma, della durata di un mese, permette a dieci startup selezionate,
provenienti da tutto il mondo, di incontrare alcune delle maggiori realtà del
panorama economico francese, partner di Paris & Co. Tra i partner
dell’incubatore parigino, le più interessanti per FindMyLost sarebbero
AirFrance KLM [AIRF.PA], Gallerie Lafayette e Paris Airport.
FindMyLost
punta
sul modello social per semplificare la gestione degli oggetti smarriti ad
aziende di ogni tipo: le strutture o le persone che ritrovano un oggetto
smarrito possono inserirlo in un database dove, attraverso l’aiuto di un
algoritmo e dell’IA, può essere trovato da chi lo ha smarrito. Un miglioramento
drastico che può mandare in pensione sportelli, moduli e lunghe liste cartacee.
“Sono
felice che il nostro progetto susciti interesse anche in altri Paesi europei”,
ha commentato Elena Bellacicca, fondatrice e CEO di FindMyLost (nella foto), “l’efficace
gestione e restituzione degli oggetti smarriti rappresentano delle attività
importanti in ottica di customer service, soprattutto per aziende il cui
business prevede un elevato traffico giornaliero di clienti”.
Nelle
ultime settimane, gli oggetti smarriti sono stati al centro delle cronache per diversi
motivi. Ad attirare l’attenzione soprattutto le periodiche aste tenute dagli
aeroporti di Roma Fiumicino, proprietà del gruppo Atlantia [ATL.MI] e Palermo,
che hanno battuto complessivamente 8 mila oggetti persi dai viaggiatori nei due
scali. Le aste fisiche, per quanto suggestive, sono però un metodo di
smaltimento ancora fortemente inefficiente, considerando che gli acquirenti
devono recarsi sul posto in una precisa data e consultare lunghissimi elenchi,
talvolta ancora cartacei, che riepilogano le consistenze del deposito oggetti
smarriti della compagnia aerea o stazione ferroviaria del caso. La piattaforma
di FindMyLost può dare una mano alle aziende clienti in questo settore , grazie
al suo database e al modello social della sua comunità di utenti. Una volta che
l’oggetto è catalogato e fotografato nel database metterlo all’asta è questione
di un clic. Il servizio di aste dovrebbe, secondo le previsioni, partire non
prima dell’inizio del 2018, quando la comunità e il database di oggetti avranno
raggiunto una dimensione sufficiente.
Secondo la
stima del Baggage Report 2017 di SITA, solo gli aeroporti hanno avuto a che
fare nel 2016 con oltre 21 milioni di bagagli smarriti, per un costo
complessivo di 2,1 miliardi di dollari. I business della gestione
degli oggetti smarriti, ad oggi ancora
fortemente ‘analogici’, hanno un valore di diversi miliardi di euro e spesso il servizio
offerto è lontano dall’essere efficiente.
Le
potenzialità dell’applicazione di un modello digitale come quello di FindMyLost sono evidenti: il modello è vantaggioso per entrambe le parti in causa: le
società riducono i costi e aumentano l’efficienza del loro servizio Lost &
Found, in alcuni casi generando addirittura ricavi e al contempo promuovono
l’utilizzo della piattaforma semplicemente adottandola. Il business plan
prevede ricavi per 378 mila euro nel 2017 e 1,59 milioni nel 2018, con un
Ebitda rispettivamente di 212 mila e 690 mila euro. Per sostenere e
accompagnare il suo sviluppo FindMyLost ha lanciato una raccolta
equitycrowdfunding sul portale Tip Ventures Equity, con un target minimo di 100
mila euro, che dovrebbero essere principalmente destinati a sostenere le spese
di marketing e vendite.