Secondo il sito specializzato P2P lending Italia, il mercato
dei prestiti fra privati è in sensibile crescita nel nostro Paese, dove si
trova un sistema bancario che, anche a causa del rilevante aumento delle
sofferenze e dei crediti deteriorati, fatica a concedere prestiti.
Nel primo trimestre del 2018 l’erogato complessivo delle
piattaforme di social lending ha superato i 126 milioni di euro, il triplo
rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
In particolare, nell’ambito dei prestiti fra privati sono
stati somministrati 24 milioni di euro, il doppio rispetto al primo trimestre
2017.
In questo settore dalle elevate potenzialità opera MotusQuo,
una piattaforma innovativa che fa incontrare chi desidera prestare con chi ha
bisogno di ricevere denaro.
Per potenziare ulteriormente il business, MotusQuo ha
avviato una campagna di Crowfounding presso la piattaforma Opstart.it.
minimo di raccolta è di 100mila euro ed è già stata raggiunta quasi la metà
della cifra.
Grazie alla piattaforma, chi richiede il prestito ha la
possibilità di ottenere liquidità in maniera semplice e sbrigativa, senza dover
ricorrere alle lunghe trafile burocratiche imposte dalle banche e dalle
finanziarie, che spesso pretendono garanzie elevate.
Al contrario, attraverso la piattaforma, che rimane attiva
24 ore su 24, è possibile rivolgersi a numero rilevante di investitori ed ottenere
liquidità, per un minimo di 1000 e un massimo di 25mila euro, ad un interesse
molto più basso rispetto a quello applicato dagli istituti di credito.
Chi desidera prestare denaro può ottenere interessi maggiori
di quelli solitamente assicurati dalle banche. Il social lending è un metodo
efficace per smobilitare dei risparmi che diversamente sarebbero poco
remunerativi.
Questi vantaggi sono possibili in quanto MotusQuo, a
differenza delle comuni società finanziarie, non deve sostenere costi di
rilevo, perché ha una struttura semplice e facilmente gestibile.
La situazione economica di tutti coloro che richiedono il
prestito viene preventivamente analizzata attraverso il Crif, la Centrale
Rischi Finanziari. In base alle rilevazioni del Crif, che raggruppa le
informazioni raccolte da vari istituti (banche e società finanziarie), a ciascun
debitore viene attribuita una classe, che esprime il rischio dell’investimento.
Chi desidera offrire denaro può differenziare il rischio
d’investimento, conferendo il credito a richiedenti appartenenti a classi
diverse. Naturalmente, maggiore sarà il rischio, più alto sarà l’interesse. “Attraverso il Crif, MotusQuo classifica i
debitori sulla base della solvibilità, agevolando in tal modo la scelta
dell’investitore”, afferma Giorgio
Martelli, fondatore e amministratore delegato di MotusQuo.
I tassi di interesse devono comunque essere compatibili con
i criteri di legge antiusura. La piattaforma, infatti, garantisce il rispetto
degli standard previsti dalla legge, e a chi richiede il prestito assegna
automaticamente l’investitore che propone l’offerta più conveniente.
Ma non è tutto; infatti, MotusQuo mette a disposizione
un’App, scaricabile dopo l’iscrizione, grazie alla quale è possibile monitorare
in tempo reale il proprio portafoglio.
In caso di insolvenza da parte del debitore, la piattaforma
si occupa dell’attività di recupero crediti, attivando, se necessario, anche
delle azioni legali. All’investitore non viene richiesto né anticipazione, né
partecipazione alle spese.
investimento, quindi copre, sempre nei limiti dell’importo investito, anche i
prestiti più rischiosi. “In tal modo,
MotusQuo non solo seleziona i debitori, ma condivide anche il rischio con
l’utente”, spiega Martelli.