Meno bond, più linee di credito, ma soprattutto più private equity. E’ il quadro tracciato per le imprese lombarde da parte di Banca d’Italia nel suo ultimo Rapporto sull’economia della regione, presentato nei giorni scorsi all’Università Bocconi (scarica qui il Rapporto di Banca d’Italia).
Gli analisti di Bankitalia hanno infatti sottolineato, tra le altre cose, che “nel 2015 si è interrotto il processo di sostituzione dei prestiti bancari con obbligazioni, che era stato intenso nel biennio 2012-13, riflettendo anche il miglioramento delle condizioni praticate sul credito bancario. Le emissioni lorde di obbligazioni da parte di imprese non finanziarie lombarde sono leggermente diminuite, a fronte di un aumento dei rimborsi; il saldo è stato negativo per 1,7 miliardi di euro nel 2015”.
Il rapporto spiega che “l’allentamento delle politiche di offerta si è riflesso sulle condizioni applicate ai finanziamenti: i tassi di interesse sui crediti a breve termine alle imprese sono scesi al 4,5 per cento alla fine del 2015, dal 5,3 per cento dell’ultimo trimestre dell’anno precedente; il costo delle nuove erogazioni a medio e a lungo termine si è attestato al 2,7 per cento alla fine del 2015, valore lievemente più basso rispetto all’anno precedente. È scesa anche la richiesta di garanzie sui prestiti; il grado di copertura, espresso dal rapporto tra il valore delle garanzie e il totale dei prestiti, si è ridotto nell’anno di quasi due punti percentuali, tornando sul livello del 2011. La copertura è rimasta significativamente più elevata per le imprese con meno di 20 addetti (73,0 per cento) e per quelle che operano nel settore delle costruzioni (72,2 per cento)”
Per contro, “tra i finanziamenti non bancari, nel 2015 le risorse investite in regione da operatori di private equity e venture capital sono sensibilmente aumentate, raggiungendo il massimo storico dell’ultimo decennio. La crescita ha riguardato non solo i volumi, ma anche il numero di operazioni portate a termine”. Secondo Aifi-PwC, continua il rapporto di Banca d’Italia, “nel 2015 si è registrata una forte espansione dell’attività di private equity e venture capital, che in Lombardia ha toccato i livelli massimi dell’ultimo decennio. Gli investimenti indirizzati a imprese lombarde sono stati pari a 3,3 miliardi di euro, volume più che doppio rispetto all’anno precedente. Alla crescita hanno contribuito sia l’incremento del numero di operazioni, salite a 127 (24 in più del 2014), sia la maggiore dimensione degli interventi, in media pari a circa 26 milioni (15 milioni nel 2014). In regione sono confluiti quasi i tre quarti delle risorse investite dal comparto a livello nazionale”.