Record di disinvestimenti da parte degli investitori finanziari (tra i quali i fondi private equity e gli hedge fund fanno la parte del leone) nel mondo nel primo trimestre di quest’anno a quota 86,6 miliardi di dollari. Lo segnala Dealogic, precisando che il volume delle uscite ha toccato un record di 377 miliardi nel 2014, dopo essere sceso di meno dell’1% nel 2013 dall’anno prima.
Per contro, sempre secondo il database Dealogic, le operazioni di m&a che hanno visto protagonisti investitori finanziari sono scese a 40,4 miliardi di dollari nel primo trimestre, il dato più basso in tre anni, in calo del 31% dai 58,4 miliardi del primo trimestre 2014.
Gli investitori Usa hanno registrato uscite per 51,1 miliardi in 79 operazioni dai 35,5 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso e si trovano al secondo massimo storico per un trimestre, dopo il secondo trimestre 2014 a quota 60,7 miliardi. L’uscita più importante è stata quella da Freescale Semiconductor che Blackstone, Carlyle, Permira e TPG Capital hanno ceduto per 16,7 miliardi a NXP Semiconductors.
In Europa i disinvestimenti si sono attestati a 28,1 miliardi, in aumento del 44% dal primo trimestre 2014, la cifra più alta dal 2007 (39,2 miliardi).
A guidare la classifica degli advisor a livello globale su questo tipo di operazioni è stata nel trimestre Morgan Stanley con deal per 30,9 miliardi, seguita da Credit Suisse (22,3 miliardi) e aGoldman Sachs (20,3 miliardi).